Nella giornata di venerdi 23 maggio 2008 presso l'Az. Sperimentale 'Pantanello' si è tenuto un evento dal titolo 'Innovazioni agronomiche e varietali nei sistemi colturali meridionali in relazione ai cambiamenti climatici'. Questa giornata di studio è stata organizzata dall'Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura), Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), Mipaaf, regione Basilicata e facoltà di Agraria di Potenza. L'evento si è svolto in due sessioni, la prima dal titolo 'Innovazioni agronomiche nei sistemi meridionali' e la seconda  'Innovazioni varietali in fragola e piccoli frutti: liste 2008'. All'interno di quest'ultima parte sono state presentate le Liste di orientamento varietale in frutticoltura per i piccoli frutti.
'Il mercato dei piccoli frutti nei Paesi europei', ha dichiarato Giancarlo Bounous direttore del Dipartimento di colture arboree dell'Università di Torino, 'è cresciuto a livello complessivo su tutti gli indicatori nell'ultimo decennio; malgrado il ruolo ancora marginale del nostro Paese nello scenario di mercato internazionale, si è assistito ad un notevole sviluppo sia dell’import sia dell’export, cresciuti più che proporzionalmente rispetto alla produzione. Tale fenomeno si è tradotto in un incremento delle superfici coltivate non solo nei tradizionali areali di coltivazione, che coinvolgono le regioni dell’arco alpino, ma anche nelle regioni del centro-sud, dove gli impianti specializzati di mirtillo gigante, lampone e rovo sono in continua espansione'.
'In considerazione della dinamicità della coltura', continua Bounous, 'e del suo mercato, nell’ambito del progetto 'Liste Varietali piccoli frutti Mipaaf' e di altri progetti regionali, sono state acquisite negli ultimi tre anni oltre 70 nuove cultivar e selezioni avanzate di piccoli frutti da centri di ricerca pubblici e privati internazionali in ampio anticipo rispetto alla loro diffusione commerciale. Sono stati inoltre coinvolti nel progetto nuovi enti e sono stati realizzati nuovi campi-collezione al fine di poter contribuire ad assecondare ed indirizzare le scelte degli operatori del settore per il miglior successo colturale.'

LAMPONE
Tra le cultivar unifere a maturazione più precoce Glen Lyon, pur presentando un frutto medio-piccolo, è di sapore mediocre, di facile raccolta e resistente alle manipolazioni. Malahat e Glen Ample, rispettivamente poco più precoce e tardiva di Tulameen, ne affiancano la coltivazione con caratteristiche qualitative del frutto leggermente inferiori, ma produzioni unitarie più elevate. La cultivar unifera  maggiormente diffusa sul territorio nazionale risulta essere ancora Tulameen,  nonostante in qualche areale si riveli sensibile al freddo invernale e poco pollonifera; è inoltre l'unica cultivar utilizzata nella coltivazione programmata. Nell'ambito del materiale di tipo unifero, dopo l'eliminazione di alcune cultivar (Glen Garry, Dr. Bauers’s® Rusilva®, Qualicum, Octavia*) avvenuta nell'anno precedente non si è ritenuto utile apportare alcuna modifica alla lista.
Tra le cultivar rifiorenti resistono ancora le 'vecchie' Heritage (sempre produttive) e, nonostante la conclamata sensibilità all'RBDV, anche Autumn Bliss. Polka e Himbo Top stanno, tuttavia, emergendo, soprattutto per la coltivazione tardiva sotto tunnel. Per le accessioni rifiorenti, alle cultivar già giudicate negativamente (Josefine, Ruby) si sono aggiunte Caroline e Polana.
Relativamente alle cultivar che il progetto ha introdotto più recentemente, tra cui le unifere Cascade Delight (Western Washington Research & Extension Centre), Cowichan (Agriculture & Agri-Food Quebec Canada) e la rifiorente Autumn Treasure (East Malling Research), non sono ancora disponibili informazioni sufficienti per poter esprimere giudizi attendibili.

ROVO
La cultivar medio-tardiva Hull Thornless è stata eliminata dalla lista, mentre è stata mantenuta la cultivar precoce Arapaho, non avendo osservato cultivar che abbiano mostrato caratteristiche migliori di quest'ultima per poterla sostituire.
Seguono le cultivar in Lista che si differenziano per epoca di maturazione e presentano tutte caratteristiche produttive e qualitative abbastanza elevate.
  • Arapaho (precoce)
  • Navaho(medio-precoce)
  • Lochness Nessy® (media)
  • Chester (medio-tardiva)
     
Vigneti - Tenuta di Corbara - Orvieto
 
MIRTILLO GIGANTE
Nessuna cultivar è stata eliminata dalla Lista rispetto al 2007; sono state invece inserite Legacy e Ozarkblue®, valutate positivamente per areali non soggetti ad inverni rigidi e a gelate primaverili tardive, essendo varietà a basso fabbisogno di freddo.

Pregi e difetti delle cultivar di mirtillo gigante valutate positivamente:
  • Duke (precoce) - Pregi: Resistente al freddo, frutti ben distribuiti nella chioma, facili da raccogliere, colore attraente, ricchi di pruina, aromatici, buone caratteristiche organolettiche. Piante produttive. - Difetti: Cespuglio di media vigoria.
  • Berkeley (medio-tardiva) - Pregi: Grande adattabilità a diversi areali, produttività elevata, frutti di buone dimensioni e pruinosi. - Difetti: Frutti poco aromatici, adatti solo per il mercato fresco.
  • Bluecrop (medio-tardiva) - Pregi: Resistente al freddo invernale e ai ritorni di gelo tardivi; elevata tolleranza alla siccità, buona produttività. Frutti consistenti, molto pruinosi, ottime caratteristiche organolettiche. Per produttività e adattabilità al pedoclima è la cultivar più coltivata nel mondo. - Difetti: La tendenza alla sovrapproduzione deve essere mitigata intervenendo con regolari potature. Apparato radicale ridotto ed elevata sensibilità agli stress idrici.
  • Legacy (medio-tardiva) - Pregi: Arbusto vigoroso, eretto, a portamento espanso. Frutti di buona pezzatura e ottima qualità organolettica, mantengono a lungo la pruina, sono dolci e aromatici, di facile raccolta. Buona la conservabilità. - Difetti: Le foglie in inverno sono persistenti ed è soggetta a danni da freddo (gelate tardive). E’ importante un’accurata scelta del sito di impianto: zone ben esposte, poco ventose, ad altitudini di circa 300-500 m s.l.m. risultano ottimali.
  • Coville (medio-tardiva) - Pregi: Pianta assurgente, molto vigorosa e produttiva. Mirtilli di buona pezzatura, di elevato grado zuccherino e con buone caratteristiche qualitative. Buona tenuta dei frutti sulle piante anche oltre il raggiungimento dello stadio ottimale di raccolta. - Difetti: Segnalati numerosi problemi di rispondenza varietale del materiale vivaistico.
  • Ozarkblue® (medio-tardiva) - Pregi: Arbusto vigoroso, entra velocemente in produzione con rese molto elevate. Frutti di ottima pezzatura, costante nel corso delle raccolte, di buona qualità organolettica, particolarmente aromatici, facili da raccogliere, grazie anche ad una ridotta scolarità della maturazione. Ottima la conservabilità.  - Difetti: Basso fabbisogno di freddo, è importante un’accurata scelta del sito di impianto: zone ben esposte, poco ventose, ad altitudini di circa 300-500 m s.l.m. risultano ottimali.
  • Brigitta Blue (medio-tardiva) - Pregi: Cespuglio molto vigoroso, bacche di buona pezzatura e grado zuccherino elevato, idonee alla conservazione in cella frigorifera dove mantengono a lungo le caratteristiche qualitative. - Difetti: Cultivar poco produttiva, sensibile ai freddi invernali, da utilizzare solo ad altitudine < ai 600 m. s.l.m.
  • Elizabeth (tardiva) - Pregi: Cespuglio di buona vigoria, a portamento eretto. Bacche di buona pezzatura con grado zuccherino medio-elevato. E’ una valida alternativa per i raccolti tardivi. Elevato contenuto in antociani e capacità antiossidante. - Difetti: Produttività inferiore a Lateblue.
  • Lateblue (tardiva) - Pregi: Frutti di buona pezzatura, diffusa in particolare per estendere il periodo di commercializzazione nella tarda estate - inizio autunno. Elevato contenuto in antociani e capacità antiossidante. - Difetti: Scarsa conservabilità dei frutti.
(Si ringraziano Giancarlo Bounous Direttore Dipartimento di Colture Arboree dell’Università degli Studi di Torino e Gabriele Loris Beccaro PhD Researcher del Dipartimento di Colture Arboree dell’Università degli Studi di Torino per la collaborazione e per le informazioni fornite)

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