Nella giornata del 23 maggio 2008 presso l'Az. Sperimentale 'Pantanello' sala convegni 'G. Michetti', si è tenuto un incontro tecnico intitolato 'Innovazioni agronomiche e varietali nei sistemi colturali meridionali in relazione ai cambiamenti climatici'. La giornata di studio è stata organizzata dall'Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura), dal Dipartimento per l'Agricoltura della regione Basilicata e dal Cra (Centro ricerche per l'agricoltura), con il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali.
'A causa dei cambiamenti climatici', ha spiegato R.Coviello del Cra, 'risulta necessario studiare gli effetti che essi hanno sulle tecniche agronomiche e sulle caratteristiche morfo-fisiologiche delle diverse specie. Pertanto è sempre più importante individuare delle ipotesi su nuovi sistemi colturali conservativi che consentano di salvaguardare le risorse primarie, come l’acqua.

Così il presidente del Cra Coviello, ha introdotto il convegno seguito dal direttore del Cra G. Lo Piparo, il direttore scientifico del Cra R. Aleandri, dal commissario straordinario dell'Alsia F.Pesce, dal preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Potenza I.Greco e dall'Assessore regionale all'Agricoltura per la regione Basilicata Falotico.

L'evento si è svolto in due sessioni: la prima dedicata alle innovazioni agronomiche nei sistemi colturali meridionali, la seconda alle innovazioni varietali in fragola e piccoli frutti (liste 2008 - Progetto Mipaaf + Regioni).

La fragola in numeri
'Secondo i dati Fao', ha detto Walther Faedi direttore del Cra, Unità di ricerca per la frutticoltura di Forlì, 'la coltivazione della fragola nel mondo è in fase di lenta ma progressiva crescita. Attualmente sono oltre i 260 mila gli ettari coltivati nel mondo e più di un terzo sono nell'Est Europa con una particolare considerazione per la Polonia, che ha fortemente incrementato negli ultimi anni la superficie investita raggiungendo i 55.600 ettari. Altri rilevanti investimenti si registrano negli Stati Uniti (21 mila ettari), in Germania (14.200 ettari), in Turchia (14 mila ettari) e Spagna (7.400 ettari), che rimane il principale produttore Europeo' (fonte Fao - Food and Agriculture organization of united Nations).

Fino a quest'anno si era registrato un calo di superficie ma i dati del Cso (Centro servizi ortofrutticoli) di Ferrara dimostrano come il trend sia invertito con un incremento nel 2008 delle superfici rispetto al 2007 pari al 4%. La produzione totale per il 2008 è risultata pari a 3.755 ettari distribuiti per l'80% in coltura protetta (3.014 ettari) e pari al 20% (71 ettari) in pieno campo. La prima regione italiana è la Campania con 826 ettari investiti seguita da Veneto (704 ettari), Basilicata (486 ettari), Emilia-Romagna (362 ettari), Sicilia (320 ettari), Calabria (270 ettari), Trentino-Alto Adige (231 ettari) e Piemonte (158 ettari). Le altre regioni raggiungono complessivamente un valore di 398 ettari (fonte Cso).
In Emilia-Romagna circa l'80% della fragolicoltura regionale è concentrata nell'area romagnola-cesenate. Gran parte di essa (80%) è attuata in pieno campo, anche se è in atto una tendenza alla copertura dei fragoleti con tunnelloni di tipo veronese finalizzati alla protezione delle piante dalle piogge durante il periodo di maturazione dei frutti. A Cesena risulta significativo anche il ruolo ricoperto dalle cultivar biologiche con il 15% del totale regionale (fonte Cso).

Climi a confronto per due annate diverse
L'annata 2006-2007 è risultata caratterizzata in tutte le arre fragolicole da valori medi di temperatura autunno-invernali e primaverili superiori di 5-6 °C rispetto alle medie stagionali. Nelle aree meridionali si è avuto una precocissima entrata in produzione con livelli produttivi eccezionali ma con qualità non sempre soddisfacente. Nelle aree settentrionali invece non si è riusciti a soddisfare il fabbisogno in freddo delle piante portando al sopraggiungere di gravi fenomeni di stress.
Nell'annata 2007-2008 che si stà per concludere invece l'andamento climatico ha permesso produzioni più regolari dal punto di vista quantitativo ma con una qualità molto superiore rispetto all'anno precedente. Le piogge successive al 10 maggio hanno portato però ad uno stop produttivo con il conseguente abbassamento della qualità in funzione di grado brix, sapore, pezzatura, colore, consistenza e shelf-life. 

Le principali varietà coltivate nelle principali aree fragolicole
Lo standard varietale conferma nel 2008 il dominio della cultivar Alba (38%) a maturazione precoce (anche se ha un calo rispetto al 2007 dell'1%). Seguono Roxana (20%) a maturazione intermedia e Onda (10%) sempre a maturazione intermedia. Nel Veneto c’è stato un avanzamento di Eva (22%), seguita da Roxana (15%), Irma (12%) ed Antea (4%).
Al Sud le varietà coltivate sono scelta tra una rosa papabile molto ristretta. In Campania si ha Camarosa (66%) seguita da Ventana (9%). In Basilicata Candonga (64%), Ventana (14%) e Camarosa (10%).

Fragole varietà Alba

Le liste varietali 2008 per il Sud
Non si evidenziano novità particolari rispetto all'anno precedente. Tutte le varietà sono pienamente adatte ad essere utilizzate come pianta fresca (sia cima radicata che radice nuda) ad eccezione di Tehis che è risultata positiva solo come pianta frigoconservata e nel metapontino. Inoltre bisogna far notare come Candonga abbia dato i migliori risultati con piante fresche (con piante frigoconservate si manifestava minore dolcezza dei frutti anche se con uguale consistenza della polpa). (fonte Progetto Mipaaf e regioni Liste di orientamento varietale in frutticoltura).
•    Camarosa*
•    Candonga® Sabrosa*
•    Naiad® Civl35*
•    Tethis*
•    Tudla® Milsei*
•    Ventana*

Le liste variateli 2008 per il Nord
Nella lista di quest'anno è stata inserita la novità Antea diffusa dal Civ di Ferrara e giudicata positivamente in Piemonte ed in Emilia-Romagna. Inoltre si sono apportate le modifiche di:
-    per la coltivazione biologica nel cesanate sono state tolte Idea e Patty*
-    per la coltura in pieno campo in ambienti abruzzesi non sono state inserite Asia*, Clery* e Dora*
-    per la coltura autunnale fuori suolo nel veronese non è stata inserita Alba* ma è stata inserita Eva*
-    per la coltivazione rifiorente nel cuneese non è stata inserita Diamante*
(fonte Progetto Mipaaf e regioni Liste di orientamento varietale in frutticoltura)

•    Adria*
•    Alba NF311*
•    Antea*
•    Arosa*
•    Asia NF421*
•    Clery*
•    Darselect*
•    Dora*
•    Eva*
•    Idea*
•    Irma*
•    Sugra Lia Lia*
•    Onda*
•    Patty*
•    Queen Elisa*
•    Record*
•    Roxana NF205*
•    Sveva*
•    Albion*
•    Charlotte*
•    Elsinore® Civri30*
•    Evie2*

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