Orticole: resistenza al Fusarium e selezioni migliorate
I risultati del workshop 'Dalla ricerca alla semente in orticoltura'
Questo articolo è stato pubblicato oltre 12 anni fa
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I temi della ricerca in orticoltura ed il rapporto con il mondo privato sono stati affrontati nel workshop "Dalla ricerca alla semente in orticoltura" che si è tenuto venerdì scorso, a Roma, presso la sede del Cra.
Sono intervenuti diversi ricercatori impegnati nel settore orticolo, facenti riferimento sia al Cra che ad altri gruppi di ricerca (università, enti locali) e coinvolti nelle attività previste dal progetto ministeriale 'Prom – Progetto di Ricerca per potenziare la competitività di Orticole in aree Meridionali'. Numerosi i rappresentanti anche di aziende sementiere orticole e delle loro organizzazioni.
L'incontro ha consentito alle unità di ricerca impegnate nel progetto (37) di presentare i risultati raggiunti al termine del secondo anno di attività: diverse le situazioni che già si preannunciano interessanti nonostante siano trascorsi solo due anni dall'attivazione del progetto, tanto che – come ha annunciato il coordinatore del progetto, Agostino Falavigna – "per l'interesse suscitato, il progetto ha ottenuto la proroga del finanziamento pubblico per un altro anno, oltre i tre previsti inizialmente".
Fra le azioni più interessanti portate avanti si segnalano la costituzione di linee di melanzana resistenti a Fusarium e altamente tolleranti a Verticillium, di linee di melone d'inverno resistenti a Fusarium razza 1,2, di selezioni migliorate di cipolla Tropea, di linee di fagiolo resistenti a nematodi o privi di fattori antinutrizionali, di selezioni migliorate di varietà locali di pomodoro con resistenza alle principali malattie.
Oltre a queste attività, notevole interesse hanno suscitato anche i risultati relativi all'individuazione di marcatori molecolari in diverse specie: si tratta di una attività a carattere orizzontale che interessa diverse azioni di ricerca del progetto e che rappresenta un importante strumento (selezione assistita) a disposizione dei ricercatori.
Come sottolineato dal Presidente del Cra, Romualdo Coviello, "obiettivo dell'istituto è il potenziamento o la creazione laddove ancora non esistono, di sinergie fra il mondo della ricerca pubblica e le aziende private, basate su un'ampia collaborazione fra gli operatori nelle diverse fasi di realizzazione delle attività (programmazione, sviluppo e diffusione dei risultati) e tale da consentire azioni più mirate e rispondenti alle esigenze del mercato, così come un utilizzo più efficace delle risorse disponibili".
Obiettivo che è stato condiviso anche dalle aziende sementiere presenti all'incontro e che tramite le proprie organizzazioni (Ais, Associazione Italiana Sementi, e Convase, Consorzio per la valorizzazione delle sementi) hanno confermato la loro disponibilità a collaborare con le istituzioni pubbliche, sollecitando innanzitutto la creazione di un tavolo di lavoro quale momento indispensabile di confronto e di concertazione.
Si ringrazia Alberto Lipparini della Segreteria Ais per la collaborazione nella redazione dell'articolo
Sono intervenuti diversi ricercatori impegnati nel settore orticolo, facenti riferimento sia al Cra che ad altri gruppi di ricerca (università, enti locali) e coinvolti nelle attività previste dal progetto ministeriale 'Prom – Progetto di Ricerca per potenziare la competitività di Orticole in aree Meridionali'. Numerosi i rappresentanti anche di aziende sementiere orticole e delle loro organizzazioni.
L'incontro ha consentito alle unità di ricerca impegnate nel progetto (37) di presentare i risultati raggiunti al termine del secondo anno di attività: diverse le situazioni che già si preannunciano interessanti nonostante siano trascorsi solo due anni dall'attivazione del progetto, tanto che – come ha annunciato il coordinatore del progetto, Agostino Falavigna – "per l'interesse suscitato, il progetto ha ottenuto la proroga del finanziamento pubblico per un altro anno, oltre i tre previsti inizialmente".
Fra le azioni più interessanti portate avanti si segnalano la costituzione di linee di melanzana resistenti a Fusarium e altamente tolleranti a Verticillium, di linee di melone d'inverno resistenti a Fusarium razza 1,2, di selezioni migliorate di cipolla Tropea, di linee di fagiolo resistenti a nematodi o privi di fattori antinutrizionali, di selezioni migliorate di varietà locali di pomodoro con resistenza alle principali malattie.
Oltre a queste attività, notevole interesse hanno suscitato anche i risultati relativi all'individuazione di marcatori molecolari in diverse specie: si tratta di una attività a carattere orizzontale che interessa diverse azioni di ricerca del progetto e che rappresenta un importante strumento (selezione assistita) a disposizione dei ricercatori.
Come sottolineato dal Presidente del Cra, Romualdo Coviello, "obiettivo dell'istituto è il potenziamento o la creazione laddove ancora non esistono, di sinergie fra il mondo della ricerca pubblica e le aziende private, basate su un'ampia collaborazione fra gli operatori nelle diverse fasi di realizzazione delle attività (programmazione, sviluppo e diffusione dei risultati) e tale da consentire azioni più mirate e rispondenti alle esigenze del mercato, così come un utilizzo più efficace delle risorse disponibili".
Obiettivo che è stato condiviso anche dalle aziende sementiere presenti all'incontro e che tramite le proprie organizzazioni (Ais, Associazione Italiana Sementi, e Convase, Consorzio per la valorizzazione delle sementi) hanno confermato la loro disponibilità a collaborare con le istituzioni pubbliche, sollecitando innanzitutto la creazione di un tavolo di lavoro quale momento indispensabile di confronto e di concertazione.
Si ringrazia Alberto Lipparini della Segreteria Ais per la collaborazione nella redazione dell'articolo