Le superfici coltivate a mais in Italia, nel 2006, si sono complessivamente attestate tra destinazione a granella e per insilato su circa 1.180.000 ettari, con una contrazione di 60-70.000 ettari rispetto alla campagna precedente. Lo comunica l'Ais, Associazione italiana sementi, rendendo noti i risultati di una indagine condotta tra le aziende sementiere del settore maisicolo.

Il dato elaborato dalle vendite di sementi - sottolinea l'Ais - dovrebbe consentire di avere un'idea più precisa sui reali investimenti nazionali e sulle produzioni effettivamente disponibili sul mercato, visto che le statistiche ufficiali e le stime da altre parti diffuse non sono affatto convincenti.

L'indagine Ais sulle sementi di mais ha visto quest'anno anche un approfondimento, elaborato su una quota del mercato delle sementi, circa la destinazione della produzione e le classi di maturità. E' emerso che viene destinato alla produzione di granella il 75% circa della superficie maisicola, mentre alla produzione di insilato il restante 25%. Per quanto riguarda invece il diverso grado di precocità dei materiali coltivati, il mercato si suddivide tra varietà medio-precoci (classi Fao 200, 300 e 400) con circa il 19%, varietà medio-tardive (classi Fao 500 e 600) con il 60% e varietà tardive (classe Fao 700) con il 21%.

E' la seconda campagna consecutiva, dopo la riforma Pac avviata nel 2004, che la superficie maidicola in Italia subisce una contrazione. Ed il sensibile aumento con le recenti semine autunnali delle superfici a frumento, soprattutto nelle Regioni del Nord, non lascia grande spazio per un eventuale recupero del mais nella prossima campagna.

Foto by: Marykbaird

Per informazioni:
Associazione italiana sementi
Piazza della Costituzione 8 - Bologna - Tel. 051 503881 Fax 051 355166 ais@sementi.it www.sementi.it