Oltre 400 varietà frutticole e selezioni attuali, che si aggiungono alle 200 ‘vecchie’ cultivar di melo, pero, susino, pesco e nettarine, uva da tavola e sorbo.
Sono i numeri della tradizionale Mostra pomologica delle varietà di fruttiferi che si è svolta il 6 ottobre scorso a Roma, organizzata dal Cra - Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma.
Nel corso della giornata - introdotta da Carlo Fideghelli, direttore Cra-Isf - si sono susseguiti gli interventi di ricercatori ed esperti dell’Istituto, che hanno illustrato in dettaglio caratteristiche tecniche e pomologiche delle varietà esposte.

Pesco e nettarine
L. Conte - Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma
33 varietà di pesco (oltre a 13 selezioni), 2 varietà di percoche e 36 varietà di nettarine (oltre a 2 nuove selezioni)..
Antonino Nicotra - Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma, ha evidenziato le linee di miglioramento genetico del pesco
· varietà "molto precoci" o "molto tardive" per ampliare i calendari di maturazione della specie
· linee di "pesche piatte o Ufo"
· linee di "pesche ghiaccio" caratterizzate dall’elevato grado zuccherino e possibilità di restare sulla pianta per lungo tempo
· linee di pesche serie Kalos con caratteristiche più adatte al consumo da perte dei giovani (maggior colore, aroma marcato, spiccato sapore e molto zuccherine).

Susino
Valter Nencetti – Dipartimento di Ortofloricoltura dell’Università degli Studi di Firenze
In mostra 35 varietà e 4 selezioni.
“La situazione varietale della specie evidenzia che il 75% delle varietà di susine appartengono al gruppo delle ‘cinogiapponesi’ e solo il 25% al gruppo delle ‘europee’ anche se le prime risultano suscettibili a Sharka e, quindi, molto a più a rischilo sotto il profilo agronomico-colturale. Questo perchè le susine europee non hanno caratteristiche organolettiche richieste dal mercato e le più diffuse sono ancora la Empress, la President e la vecchia Stanley. Le linee di miglioramento sono quindi volte a migliorare le qualiotà organolettiche delle susine europee o indurre tolleranza o resistenza alla Sharka delle varietà cinogiapponesi”.

Melo
Mauro Bergamaschi – Istituto Sperimentale per la Frutticoltura – Sezione di Forlì
Tante le varietà in mostra: circa 150 varietà commerciali e 4 selezioni.
“Tra le varietà estive la parte del leone spetta al gruppo Gala, seguito dal gruppo Delicious e Golden, mentre tra le varietà estive le più interessanti sono quelle apparteneneti al gruppo Fuji.
Molto interesse per le cultivar resistenti alla ticchiolatura anche se le molte varietà presenti non hanno ancora molti sbocchi sotto il profilo commerciale per carenze di carattere agronomico o organolettico”.

Pero
Lorenzo Rivalta – Istituto Sperimentale per la Frutticoltura – Sezione di Forlì
33 varietà in mostra e 6 selezioni, oltre a 3 varietà di nashi e 1 incrocio pero x nashi.
“Obiettivi principali della ricerca sono l’individuazione di varietà con resistenza (o tolleranza) a Psilla e Colpo di fuoco batterico (i primi risultati sono le due varietà Boheme e Aida), la colorazione rossa di buccia e polpa oltre a anticipo e ritardo della maturazione.
E’ difficile introdurre nuove varietà nel pero perché i consumatori conoscono e cercano sempre le stesse varietà, con gusto e caratteristiche analoghe a quelle a cui sono abituati da anni”.

Uva da Tavola
Flavio Roberto De Salvador – Istituto Sperimentale per la Frutticoltura – Sezione di Trento
“L’Italia sta perdendo posizioni nella classifica dei paesi produttori di uva da tavola (circa la metà della superficie negli ultimi 20 anni) sia per problemi di competitività, sia per la scarsa disponibilità di nuove varietà (il 50% della produzione è rappresentata dall’Uva Italia che, seppur con caratteristiche organolettiche eccellenti, presenta i semi, non graditi dal consumatore).
L’obiettivo della ricerca è quello di selezionare nuove cultivar apirene ma che accompagnano a questa caratteristica anche una buona produttività, ottimo sapore e con acini di adeguata pezzatura”.