Il CRA-Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma è stato la sede della consueta mostra pomologica che oramai si svolge da diversi anni l’ultimo sabato di luglio e settembre.
E’ stata l’occasione per conoscere varietà e selezioni delle specie frutticole di Albicocco, Pesco a polpa gialla, Pesco a polpa bianca, Nettarine a polpa gialla, Nettarine a polpa bianca, Percoche, Susino europeo e Susino cinogiapponese che fanno parte di questa prima parte dell’annata agraria in corso.
In particolare, nel corso dell’evento il prof. Nicotra ha evidenziato la presenza di alcune nuove selezioni e varietà nella specie pesco, nate col miglioramento genetico intrapreso presso il CRA di Roma. Queste possono essere identificate con il nome di pesche platicarpe della serie UFO, che acquistano sempre più sapore ed aspetto attraente; le Ghiaccio (novità mondiale), che presentano elevato grado Brix (22°) ed una capacità di conservazione del prodotto su pianta fino a 20 giorni e in frigorifero fino a 35 giorni; le pesche sub-acide, con elevata pezzatura, colore interessante e sapore dolce e scarsa acidità; infine, le deantocianiche.

Considerazioni sulle varietà presentate alla mostra

Pesche a polpa gialla
Si tratta del gruppo pomologico più numeroso e si contraddistingue per le pregevoli caratteristiche come la forma rotonda, la colorazione attraente, la polpa soda, anche se non sempre con un sapore adeguato alle esigenze del consumatore medio.

Pesche a polpa bianca
Le innovazioni di questo gruppo sono costituite quasi esclusivamente da cultivar sub-acide con forma e colorazioni attraenti e polpa soda con caratteristiche organolettiche che non hanno incontrato il favore del consumatore italiano, facendo così ridurre l’interesse per queste specie. A differenza delle gialle, le nuove varietà hanno evidenziato una minore consistenza della polpa ed una maggiore suscettibilità ai patogeni.

Nettarine a polpa gialla
Le nettarine a polpa gialla stanno riscontrando sempre più interesse da parte del consumatore e conseguentemente gli standard pomologici sono notevolmente migliorati. E’ importante evidenziare come la loro maturazione sia concentrata tra la fine del periodo intermedio e l’inizio di quello tardivo, rendendole idonee a tutte le aree di maggior interesse peschicolo e garantendo così la permanenza del prodotto fresco sul mercato per oltre 3 mesi.

Nettarine a polpa bianca
Questo gruppo continua a ricoprire un ruolo di secondo piano seppure negli ultimi anni siano state licenziate diverse cultivar interessanti che hanno dato risultati soddisfacenti. Se i risultati ottenute dalle sperimentazioni confermeranno i dati precedentemente ottenuti, potranno sostituire quelle attualmente coltivate e rinnovare l’interesse del mercato per questo gruppo pomologico.

Percoche
Infine si vuole dare accenno alle percoche che non risultano minimamente interessate dal rinnovamento e dalla evoluzione varietale registrata nella peschicoltura. Questa varietà sta ancora oggi attraversando un periodo di stasi, ad eccezione di qualche varietà a maturazione precoce che però risulta essere più indirizzata, per caratteristiche pomologiche ed intrinseche, al mercato fresco che alla trasformazione industriale.

Albicocco
Nell’ultimo decennio, l’interesse per la coltura dell’albicocco ha determinato un incremento della superficie dell’11% nel mondo e del 33% in Italia. Negli ultimi anni il miglioramento genetico ha reso disponibili numerose novità varietali caratterizzate da buona produttività, interessante epoca di maturazione, minore suscettibilità alle fitopatie, lenta maturazione dei frutti (long shelf life) che può consentire una più facile commercializzazione, resistenza alle gelate tardive maggiore delle cultivar passate ed una colorazione arancio con estesa sovracolorazione rossa. Questi caratteri, unitamente ad una maggiore resistenza alle manipolazioni ed ai trasporti, si trovano spesso accoppiati nelle nuove cultivar ad aspetti non sempre soddisfacenti, quali l’elevato fabbisogno in freddo e la autoincompatibilità. L’attuale panorama varietale per l’albicocco è caratterizzato da una gamma piuttosto ristretta di cultivar nel periodo precoce ed in quello tardivo, mentre ci sono molto cultivar con epoca di maturazione a S. Castrese. Questo causa una concentrazione dell’offerta piuttosto ristretta a svantaggio della remunerazione commerciale del prodotto.

Galleria fotografica dell’edizione di luglio 2006