Colonnina di mercurio in rapida ascesa: confermata la prima fase assolutamente estiva. L'alta pressione si estenderà difatti sul Mediterraneo centrale e quindi sull'Italia regalando una parentesi assolutamente stabile e calda. Attenzione però perché con l'incremento termico aumenterà anche l'energia per i fenomeni convettivi, i quali potrebbero scoppiare facilmente nel corso delle ore centrali della giornata, proprio come potrebbe accadere nei giorni del weekend.

 

Analisi e previsione

Dopo una prima settimana di maggio molto dinamica ecco che la primavera mostra invece il suo lato più stabile e caldo, con il ritorno della stabilità e, soprattutto, di valori termici in forte aumento che oltrepasseranno facilmente la soglia psicologica dei 30 gradi. Nulla di eccezionale per il mese di maggio, perché nonostante questo improvviso arrivo del caldo innescato dall'estensione dell'anticiclone africano, che giorno dopo giorno si stabilizzerà su gran parte del nostro Paese, non usciremo troppo dai ranghi stagionali.

 

Non su tutta la Penisola vivremo però il medesimo scenario, tant'è che sulle regioni meridionali e sulle Isole Maggiori risentiremo ancora dell'azione marginale dell'area ciclonica che nei giorni scorsi ha attraversato l'Italia, seppur in forma molto attenuata, ma quanto basta per limitare temporaneamente la risalita dei termometri.

 

In questa seconda parte settimanale è comunque atteso un aumento delle temperature anche al Sud, quando contemporaneamente al Centro Nord toccheremo massime sui 31-32°C in alcuni settori della Val Padana e lungo le classiche vallate alpine del Trentino e Alto Adige.

Quadro meteorologico che ci accompagnerà fino al weekend, quando sui settori alpini e alte pianure di Lombardia e Veneto potremmo avere disturbi pomeridiani legati a maggiori infiltrazioni umide in quota.

 

Fine settimana tra temporali e tempo estivo

Il weekend si presenterà quindi nel complesso stabile con temperature estive quasi ovunque: come appena accennato, tuttavia, avremo una maggiore presenza dei classici temporali ad evoluzione diurna sui settori alpini più importanti, che tra il pomeriggio e la serata potranno coinvolgere parzialmente anche le aree di pianure adiacenti.

 

Le aree più a rischio nel corso della giornata di sabato 14 maggio, saranno soprattutto quelle montuose di Alpi e Appennini centrosettentrionali, ove si attiveranno nubi convettive associate a locali rovesci, in esaurimento comunque entro la serata.
Difatti restando in un contesto sempre prevalentemente anticiclonico, i temporali di calore non avranno un sostegno consono per attivare prolungate attività instabili, le quali concluderanno rapidamente il loro ciclo nel giro di una o due ore.

 

Poche novità per domenica 15 maggio, quando l'alta pressione rappresenterà sempre l'elemento principale dalla giornata garantendo ampi spazi sereni e solo al pomeriggio avremo qualche nota instabile, specie tra Alpi e Appennini settentrionali. Non sarà quindi ancora escluso il rischio di temporali, seppur in forma meno insistente rispetto alla giornata precedente; sulle restanti zone del Paese il sole ed il caldo caratterizzeranno il quadro meteorologico con valori massimi sempre vicini ai 30°C, specie in Val Padana, vallata dell'Adige e zone interne di Toscana.

 

La tendenza per la prossima settimana

L'assaggio estivo di questi giorni non sarà un fuoco di paglia, ma verrà confermato anche nel corso della nuova settimana, quando si consoliderà un'ulteriore ondata di caldo. L'alta pressione con chiari contributi africani abbraccerà difatti tutto il territorio nazionale garantendo un forte incremento termico che porterà le temperature oltre le medie del periodo.

 

Una seconda avanzata anticiclonica è quindi attesa a partire da lunedì 16 maggio, quando dal Nord Africa si attiverà un flusso di correnti molto calde che invaderanno l'Italia portando caratteristiche pienamente estive.
Se consideriamo che in questo periodo la media dei valori massimi dovrebbe aggirarsi tra i 20 ed i 24°C, lo scarto positivo che ci porterà questa nuova ondata di calore subtropicale potrebbe aggirarsi anche al di sopra dei 10°C, con picchi di 32°C ed oltre sulle grandi metropoli del Nord, specialmente su Torino, Milano e Bologna, i settori tirrenici di Toscana e del Lazio.

 

L'apertura della porta atlantica ipotizzata nel precedente appuntamento è quindi rimandata almeno fino al termine della seconda decade del mese, perché se confermata, l'Italia potrebbe trovarsi in preda ad un blocco anticiclonico con l'alta pressione ben radicata sull'Europa centromeridionale per un lungo periodo.

 

Per una possibile svolta occorrerà attendere l'ultima parte del mese, quando aumenteranno le possibilità per un periodo più variabile contraddistinto dall'attivazione del flusso umido e fresco atlantico.

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