La blanda perturbazione che ha investito la nostra penisola, specie la Sardegna e le regioni del Centro-Sud, sta lasciando in queste ore il territorio nazionale. L'alta pressione, costretta negli ultimi giorni alla ritirata sotto i colpi delle perturbazioni atlantiche, riprenderà la scena garantendo qualche giornata dal tempo stabile, prevalentemente soleggiata e dai valori termici sostanzialmente piacevoli.
 

Analisi e previsione

La consistenza della rimonta anticiclonica sarà però differente da quella precedente, perché la struttura continuerà ad essere disturbata dalle interferenze atlantiche e si ritroverà oltretutto schiacciata sui paralleli anche grazie alla vasta area depressionaria presente sul Nord Europa. L'atmosfera rimarrà pertanto orientata alla dinamicità e questo porterà ad un rapido susseguirsi delle ondulazioni zonali sul continente.
Tale fenomeno mostrerà un ruolo fondamentale nel condizionare radicalmente il quadro barico continentale, ma ancora più fondamentale in realtà sono le azioni ben più profonde identificabili nel Vortice polare (Vp), perché in seguito alle sue conseguenti variazioni circolatorie emisferiche andrà a provocare un autentico sconquasso sull'areale europeo. Non è difatti raro che nei periodi di transizione stagionali il Vp possa giocare un ruolo fondamentale nell'ultimo colpo di coda dell'inverno e difatti è quello che potrebbe avverarsi proprio nei prossimi giorni quando spingerà verso i settori meridionali dell'Europa un blocco di aria molto fredda dal Circolo polare artico; la strutturazione di un blocco anticiclonico inibirà inoltre il teso flusso atlantico senza disturbare minimamente la colata gelida.
 

Breve termine

Le ultime fasi instabili interesseranno le regioni meridionali con precipitazioni in genere contenute anche se non si escludono locali episodi a sfondo temporalesco. Sui rilievi è anche tornata la neve, talvolta a quote insolitamente basse sull'Appennino specie sul lato adriatico, fenomeno garantito dall'aria fredda richiamata dal Nord Europa in coda al vortice ciclonico.
Il quadro meteorologico è però in rapido miglioramento per l'espansione dell'anticiclone dai quadranti occidentali, perciò le condizioni tornano più stabili con temperature in aumento. Il ritorno dell'alta pressione sul Mediterraneo è stato innescato dall'approfondimento di una vasta area depressionaria sull'Europa centrosettentrionale, la quale ha movimentato le sorti del continente con perturbazioni atlantiche in transito a Nord delle Alpi. Parte di questo flusso continuerà comunque a lambire l'Italia, che risentirà di brevi parentesi instabili alternate ai modesti effetti del campo anticiclonico. Le infiltrazioni atlantiche si avvertiranno in particolare al Nord e sul medio-alto Tirreno nei giorni che ci accompagneranno al weekend, mentre sulle restanti aree prevarrà il sole.

Torna il freddo: il colpo di coda dell'inverno

I modelli oggi confermano: da metà della prossima settimana torneranno condizioni tipicamente invernali. Come anticipato le dinamiche atmosferiche evolveranno rapidamente, tant'è che passeremo dalla parentesi mite e soleggiata (non ovunque) alle interferenze gelide traghettate dell'irruzione artica che si farà strada verso i settori meridionali europei. Tra l'altro, il blocco anticiclonico che si verrebbe a costituire ad Ovest sarà in grado di persistere per diverso tempo e quindi di mantenere aperta la porta settentrionale per più giorni, così dopo il primo impulso freddo ne potrebbero arrivare altri.
Le ultime elaborazioni modellistiche individuano oltretutto come obiettivo principale dell'irruzione proprio l'Italia, questo significa che le condizioni meteo subiranno un drastico peggioramento di chiaro stampo invernale con anomalie termiche negative.
La neve tornerà ad imbiancare anche le colline, se non addirittura le pianure del Nord. Le regioni settentrionali verranno difatti colpite direttamente e se il freddo dovesse confermare le attuali traiettorie, attendiamo anche un coinvolgimento del Sud Italia.
 

Evoluzione a lungo termine

La primavera che ha permesso la prima fioritura delle colture arboree lascerà strada ad un ritorno in grande stile dell'inverno. Le danze si apriranno ad iniziare dall'Europa settentrionale, si proseguirà con l'Europa centrale ed infine si chiuderà con il coinvolgimento del Mediterraneo. Vista la costanza dei più autorevoli centri di calcolo internazionali ci sentiamo di confermare con una probabilità del 60-70% un coinvolgimento del territorio nazionale, per maggiori dettagli seguiteci nei prossimi appuntamenti.

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