I mesi di dicembre e quello di gennaio hanno ricalcato gli outlook individuati negli ultimi appuntamenti, con fasi invernali a tratti intense, specie negli ultimi giorni dell'anno ed i primi del 2021, con una propensione all'occidentalizzazione delle masse fredde a favore delle nostre regioni settentrionali.
Il mese di febbraio è invece risultato spesso mite, con poche occasioni - anche se di rilievo - di parentesi fredde continentali, visto il lago di aria gelida presente sulla Russia.
 

Comparazione col precedente outlook: brusche oscillazioni termiche

Questa fase stagionale sarà caratterizzata da un clima nel complesso primaverile, ma con elevati rischi di colate d'aria fredda continentale. Il mese di marzo verrebbe quindi conteso tra la protezione dell'anticiclone e gli affondi ancora molto freddi in discesa dai quadranti nordorientali.
 

Italia settentrionale

La prima settimana del mese di marzo aprirebbe le danze con tempo stabile seguito da un leggero calo delle temperature attorno al 5-6, quando qualche fiocco di neve lambirebbe i settori alpini settentrionali.
Alla fine della prima decade il quadro meteorologico diverrà a tratti variabile, con venti meridionali e temperature nuovamente molto miti. Nella fase tra il 12 ed il 15 si registrerà il culmine dell'alta pressione, ma seguito subito da un rapido peggioramento ad iniziare dai settori nordorientali, proprio attorno al giro di boa mensile.
Sostenuta ventilazione su tutte le aree, con possibili fiocchi a quote collinari grazie ad un sensibile calo termico; rovesci di neve sui rilievi alpini e appenninici. Ripristino del tempo stabile con sensibile aumento termico atteso per la fine della seconda decade, specie sulle aree occidentali.
Non è del tutto esclusa per l'ultima settimana del mese una nuova incursione fredda che porterebbe neve sui versanti esteri alpini; nuova aria fredda in scorrimento tra Veneto e Romagna, questa volta più marginale con nevicate solo sui monti.
Il mese di marzo trascorrerà nel complesso variabile ma spesso asciutto, con brusche oscillazioni termiche.
 

Italia centrale

Anche per il Centro il mese di marzo aprirà all'insegna del bel tempo e clima mite, con un lieve calo dei valori termici al termine della prima settimana, quando si affaccerà un nucleo freddo dai quadranti orientali. Alla fine prima decade il tempo è atteso a tratti variabile, con venti meridionali e temperature miti che attiveranno locali piovaschi.
Nella fase centrale avremo una decisa stabilizzazione del tempo, grazie all'estensione dell'alta pressione; un rapido peggioramento seguirà sulle adriatiche dopo il giro di boa mensile, con venti forti, maltempo e neve in collina.
Tra alti e bassi si arriverà all'ultima settimana del mese, quando potrebbe arrivare nuova aria più fredda con fioccate sulle aree interne collinari; ampi spazi sereni invece sui settori tirrenici.
Il mese si potrebbe mostrare quindi molto dinamico, con colpi di freddo in particolare lungo i settori adriatici.
 

Italia meridionale

Marzo aprirà all'insegna del bel tempo con clima mite, pochi disturbi localizzati tra Salento e aree ioniche al termine della prima settimana.
Alla fine della prima decade tornerà la variabilità, con una sostenuta ventilazione meridionale e temperature piuttosto miti; non saranno esclusi locali rovesci. Una rapida estensione dell'anticiclone garantirà qualche giorno stabile prima di un rapido peggioramento sulle adriatiche dopo metà mese.
Sostenuta ventilazione con maltempo e nevicate sino all'alta collina sull'Appennino meridionale. 
L'ultima fase potrebbe essere caratterizzata sempre tra alti e bassi, con parentesi più stabili seguite da un sensibile aumento termico specie sulle aree occidentali. Nuova aria fredda potrebbe chiudere il mese con fioccate sulle aree interne montuose; finale discreto invece sulle aree tirreniche.
Il mese di marzo al Sud, come per le restanti aree italiane, si presenterà dinamico e molto ventilato, con colpi di freddo sulle aree orientali. 
 

Tendenza successiva prossimi mesi Italia

Dalle ultime analisi la tendenza primaverile verrà caratterizzata tra alti e bassi, da colate fredde specie nella prima parte e fasi anticicloniche piuttosto miti.

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