Sull'Italia è aria di cambiamento. Le prime correnti fredde in quota, indotte dall'irruzione fredda in evoluzione sull'Europa orientale, hanno difatti condizionato con sensibili ripercussioni termiche diverse regioni centro-settentrionali, in particolare quelle orientali.
L'Italia si ritrova quindi divisa in due: da un lato fluisce aria fredda che induce un meteo dal sapore pienamente invernale, ma in condizioni di stabilità, dall’altro invece scorre ancora aria più mite ed umida sospinta dal vortice ciclonico in arrivo sulla Sardegna.
 

Analisi

Ad ovest della Sardegna è dunque presente una vasta area depressionaria in ulteriore approfondimento in seguito all'estensione sul Nord Africa, ove ha trovato aria più mite e molto umida. Tale ciclogenesi andrà ad evolvere verso levante e coinvolgerà diverse aree italiane ad iniziare appunto dalla Sardegna ed in successiva estensione su parte del Sud, in particolare sulle regioni ioniche ove non saranno esclusi temporali anche di forte intensità con locali nubifragi.
Una volta che avrà raggiunto il nostro paese il vortice ciclonico perderà la sua energia rapidamente, rallentato anche dal muro anticiclonico presente sui settori orientali del continente, ma nonostante questo continuerà ad essere alimentato da importanti contrasti di masse d'aria molto diverse fra loro, esaltando quindi gli effetti di quella che poteva essere una banda perturbazione con venti sostenuti dai quadranti sud-occidentali.
Come accennato l’Italia settentrionale è invece condizionata da aria più fredda, che in alcune aree del Nord ha raggiunto facilmente anche i bassi strati innescando le prime forti brinate durante le prime ore del giorno, anche se tale irruzione è tutto sommato contenuta rispetto agli effetti apportati oltre confine, sull'Europa centro-orientale.


 

Weekend tranquillo

Il flusso mite sciroccale attraverserà i mari del Sud, ove il quadro meteorologico si orienterà verso l’instabilità mostrandosi quindi più autunnale che invernale. La depressione verrà man mano rallentata dall’alta pressione presente ad est fino a dissiparsi quasi completamente nell'avvicinarsi verso l'Italia. 
I residui effetti della depressione favoriranno le ultime nubi sparse localmente anche al Nord, in Emilia Romagna. Il maltempo si limiterà quindi soprattutto al Sud Italia, in Puglia, con rovesci moderati sul Salento, mentre le regioni centrali e soprattutto quelle settentrionali avranno una maggiore stabilità grazie ad una temporanea ripresa dei valori barici.
Nel fine settimana il lembo anticiclonico estenderà i propri effetti anche su parte del Centro-Sud, pertanto attendiamo un ulteriore miglioramento ovunque, pur senza escludere ancora disturbi nuvolosi a tratti consistenti lungo le regioni tirreniche centro-meridionali ove avremo qualche piovasco. Sul resto d'Italia prevarranno ampi spazi sereni; nessuna novità per domenica, con solo un possibile peggioramento serale sulle Alpi per l'approssimarsi di un fronte nord-atlantico. 
 

Temperature in aumento

La colonnina di mercurio riprenderà a salire di qualche grado grazie al flusso di aria più mite sciroccale richiamata dal vortice mediterraneo. Tuttavia, almeno sul Nord Italia il clima notturno resterà ancora a tratti rigido per via delle forti inversioni termiche esaltate anche dai fitti banchi di nebbia. 
Solo nei primi giorni della nuova settimana è previsto un nuovo calo termico a partire dalle Alpi.
 

Svolta più fredda

Qualche novità arriverà quindi durante le prossima settimana, quando l’anticiclone verrà colpito dalla nuova massiccia colata artica polare che scivolerà rapidamente verso l’Europa centrale e successivamente sui Balcani. Questo flusso andrà solo a lambire la Penisola Italiana innescando variabilità sparsa, generalmente più marcata sui settori adriatici, ed una sensibile flessione delle temperature. Prenderà così piede, dopo il 10 dicembre, l’ennesima fase molto dinamica la quale potrebbe precedere un consistente periodo di maltempo invernale.
 

Tendenza

Una probabile perturbazione causerà un peggioramento soprattutto al Centro Nord a metà della nuova settimana, ma stando alle ultime elaborazione modellistiche l’evoluzione sarà rapida. La perturbazione verrà seguita da correnti più fredde, ma senza eccessi, in quanto l'aria polare in coda al fronte avrà come principale obiettivo l’Europa orientale. 
Non si prevede al momento una fase più stabile, tant’è che le condizioni meteorologiche rimarranno orientate sulla dinamicità non escludendo una fase perturbata invernale a metà mese.

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