Il quadro meteorologico degli ultimi giorni di novembre verrà ancora caratterizzato dall’instabilità diffusa, ma con clima ancora sostanzialmente mite, per il passaggio di alcune perturbazioni atlantiche. Una svolta più incisiva sulla stagione invernale potrebbe arrivare per i primi di dicembre quando l’assetto barico sul comparto europeo inizierà a proporre le prime fasi fredde e nevose a bassa quota.
 

Analisi

Il mese di dicembre segnerà l’inizio dell’inverno meteorologico e le manovre bariche sul continente confermeranno l'avanzare della stagione. Il freddo artico metterà difatti nel mirino l'Europa e anche le ultime elaborazioni modellistiche previsionali confermano tale ipotesi vedendo maggiori affondi artici verso i settori centro-meridionali.
La vasta area depressionaria atlantica, ora in prossimità della Gran Bretagna ove ha assorbito ulteriori energie dall'ex uragano Sebastien, tenderà infatti a spostarsi nei prossimi giorni sulla Penisola Scandinava così da lasciar maggiore spazio all’alta pressione delle Azzorre che sfrutterà l’occasione per elevarsi verso l'Islanda ed il Regno Unito.
Un totale cambio circolatorio che attiverà un flusso più freddo richiamato dall’Artico, il quale inizierà a condizionare radicalmente il Nord Europa e, con il passare dei giorni, potrebbe portarsi anche sulle nazioni occidentali del continente, in quell’area ove è presente il vortice depressionario iberico.
Sarà proprio questa bassa pressione la protagonista indiscussa sul quadro meteorologico italiano anche se attualmente non è ancora ben definita la rotta e, nella prima fase evolutiva verso oriente, potrebbe richiamare aria più mite ed umida afromediterranea.
 

Previsione

Dopo la breve pausa di inizio settimana sono tornate le precipitazioni sul nostro territorio grazie ad un nuovo fronte perturbato atlantico che ha raggiunto le regioni settentrionali; fenomeni di rilievo, seppur non paragonabili ai precedenti, hanno coinvolto la Liguria ove si misurano accumuli di pioggia fino a 70-80 millimetri.



La perturbazione non apporterà maltempo in maniera diffusa su tutte le aree, ma evolvendo verso il Centro-Sud innescherà instabilità principalmente sulle aree tirreniche e sulla Sardegna occidentale, con rovesci intermittenti che non andranno oltre la dorsale appenninica.
Le nuvole attraverseranno rapidamente le regioni italiane, tant’è che un miglioramento è già dietro l’angolo con maggiori spazi sereni su Toscana e parte della Sardegna; il teso flusso occidentale manterrà comunque viva una sostanziale variabilità con qualche locale pioggia soprattutto sulle aree di ponente, quelle maggiormente esposte ai venti di libeccio.
Non tornerà quindi il bel tempo, in quanto l'anticiclone se ne starà ben defilato dall’areale del Mediterraneo.
 

Migliora, clima mite

Fino al weekend non avremo particolari novità, tant’è che nubi irregolari interesseranno il medio-basso versante tirrenico ed i settori alpini, con spruzzate di neve oltre i 1500 metri di quota. Piovaschi bagneranno anche il levante ligure ed il Friuli, schiarite domineranno invece le regioni adriatiche e le zone ioniche.
Una sostenuta ventilazione dai quadranti sud-occidentali interesserà il Centro ed il Meridione, tale da non escludere possibili mareggiate sulle coste centro-settentrionali tirreniche e sulla Sardegna nord-occidentale.
Sabato avremo la giornata migliore con tempo stabile, le temperature si manterranno nel complesso oltre le medie, ma con una lieve flessione termica sulle Alpi per infiltrazioni più fredde dai quadranti settentrionali.
 

Nuovo peggioramento nel weekend

Il clima si manterrà decisamente mite con temperature non consone al periodo soprattutto sui versanti adriatici laddove avremo correnti di ricaduta dall'Appennino.
Questa fase più tranquilla precederà il nuovo guasto meteo che subentrerà nel corso del fine settimana grazie al cambio di circolazione a livello europeo anticipato durante l’analisi.
Correnti più fredde inizieranno a fluire sull’Europa settentrionale e faranno sentire gradualmente i propri effetti anche più a sud, andando ad alimentare la depressione presente sulla penisola iberica.
Il nuovo peggioramento condizionerà il tempo delle regioni nord-occidentali nella giornata di domenica, per poi estendersi soprattutto del Centro-Nord in avvio di settimana.
 

Tendenza

L’estrema dinamicità atmosferica renderà la traccia evolutiva molto incerta già dai primi giorni della prossima settimana, quando non è da escludere un cospicuo peggioramento. Una nuova depressione mediterranea potrebbe difatti richiamare aria più fredda dall'Europa centro-settentrionale, soprattutto sulle nostre regioni settentrionali.

Questo articolo appartiene alle raccolte: