La prossima fase climatica verrà caratterizzata da invadenti blocchi altopressori che si soffermeranno spesso sull’Europa centrale e di conseguenza anche sul Mediterraneo. Non mancheranno alcune fasi instabili per infiltrazioni più umide dal settore iberico che animeranno in particolare le aree tirreniche e le due isole maggiori.

La stagione estiva che sta per concludersi ha visto diverse ondate di caldo a tratti molto intense, ma anche passaggi temporaleschi importanti con fenomeni di forte intensità, in particolare tra giugno e luglio. Anche agosto, benché sostanzialmente più stabile, ha ricalcato la precedente tendenza, con il blocco anticiclonico sempre presente sul Mediterraneo, ma più spostato ad ovest, lasciando l'Italia esposta a minacce temporalesche talvolta anche forti, specie sui settori nord-orientali e al Centro-Sud. 
Settembre si mostrerà anch’esso poco dinamico ed un po’ pigro, ma il flusso atlantico riuscirà comunque a raggiungere di tanto in tanto l’arco alpino, il litorale tirrenico e le nostre due isole maggiori, mentre altrove i fenomeni diverranno meno probabili e avremo cieli spesso sereni. 
 

Cosa cambia rispetto al precedente outlook: focus Italia 

Questa fase stagionale verrà denotata da un contesto a tratti dolce e gradevole, pur senza escludere alcune insidie contrapposte con ondate di caldo intense - non stazionarie - intervallate a parentesi movimentate da forti temporali talvolta anche grandinigeni. Una fase perturbata degna di nota raggiungerà con buone probabilità l’areale italico nella terza decade.
 

Italia settentrionale 

Settembre aprirà in un contesto mite e sostanzialmente stabile, con pochi fenomeni relegati ai settori montuosi dell’arco alpino. Al termine della prima decade un rapido impulso instabile raggiungerà i settori occidentali, ove subentreranno veloci rovesci in rapido assorbimento; previsti dei piovaschi anche sul Nord-Est, ma con una prevalente ventilazione meridionale. 
Tra il 15 ed il 20 pochi fenomeni ed ampie schiarite; solo nell'ultima parte del mese potrebbe arrivare un peggioramento più consistente con fenomeni anche violenti. Brusco calo termico in chiusura.
Il mese di settembre risulterebbe complessivamente mite con poche fasi precipitative, concentrate soprattutto nella seconda parte del mese, quando sopraggiungerà una perturbazione più convincente.
 

Italia centrale 

Nella prima decade del mese avremo pochi fenomeni e per lo più localizzati sulla dorsale appenninica, settori interni di Toscana e rilievi del Lazio; altrove il tempo si presenterà nel complesso stabile. Un rapido impulso instabile raggiungerà il comparto tirrenico e la Sardegna tra il 10 ed il 15, attivando veloci rovesci. Previsti piovaschi anche sui settori orientali, ma in forma più isolata; sostenuta ventilazione dai quadranti meridionali. 
Tra il 15 ed il 20 subentrerà una parentesi più stabile, con molte schiarite e rari fenomeni. Solo l'ultima parte del mese potrebbe mostrarsi più movimentata per merito di un forte peggioramento seguito da fenomeni violenti. Atteso un brusco calo termico con venti di libeccio prima, in successiva rotazione fino ad arrivare a venti di tramontana a fine periodo.
Il mese di settembre risulterebbe generalmente mite con poche fasi precipitative, concentrate come per le regioni settentrionali nella seconda parte del mese in particolare sui settori di ponente. 
 

Italia meridionale 

Pochi fenomeni e principalmente confinati ai settori interni e tirrenici sino alla fine della prima decade, quando è atteso un veloce impulso instabile. Fenomeni diffusi su Campania e settori di ponente in generale, con rovesci in rapida attenuazione; piovaschi sparsi anche sull'area ionica a fine fase seguiti da una ventilazione meridionale. 
Tra il 15 ed il 20 avremo una parentesi più stabile con molte schiarite e fenomeni pressoché rari. Solo l'ultima parte del mese potrebbe mostrarsi più animata per l’arrivo di un forte peggioramento che porterebbe temporali anche violenti.
Il mese di settembre si presenterà generalmente mite e con pochi fenomeni, più invadenti tra il 25 ed il 30. 
 

Tendenza per i prossimi mesi 

Dalle ultime analisi il semestre autunnale potrebbe mostrarsi a tratti molto dinamico: i modelli sono difatti propensi ad una elevata attitudine negli scambi meridiani. Un assetto barico che favorirebbe contrasti termici degni di nota, quindi precipitazioni a tratti intense specie nella seconda parte; le temperature subirebbero diversi sbalzi, fino a calare anche sensibilmente con la prima neve sui rilievi a fine ottobre.

Questo articolo appartiene alle raccolte: