Un vasto promontorio subtropicale ha nuovamente colpito le aree europee centro-occidentali: un anticiclone africano che ha portato cospicui flussi di aria molto calda d'estrazione sahariana direttamente sulla Penisola Iberica, Francia, Regno Unito e Germania.
Anche l’Italia ha risentito marginalmente di questa fiammata, ma dal weekend le fresche correnti atlantiche attiveranno un autentico crollo termico, anche se temporaneo.
 

Il punto della situazione

La formazione di un nucleo depressionario in pieno Atlantico è la causa principale di questa intensa rimonta anticiclonica africana sul continente europeo. Un promontorio che abbraccia nuovamente le aree già colpite a fine giugno, ma questa volta non si accontenterà della Penisola Iberica e della Francia, perché si estenderà anche sui paesi centrali dell'Unione europea. Naturalmente a soffrire maggiormente della canicola rovente alla fine della fiera sarà ancora la Francia, con temperature ben oltre le medie del periodo e punte massime fino a 40 gradi.
Giusto qualche dato per rendere l’idea: nella giornata di martedì ed in quella di ieri (più o meno in fotocopia) sulle aree interne della Francia i termometri hanno superato quota 40°C: in particolare su Brive-la-Gaillarde (nel Sud-Est del paese) la colonnina di mercurio ha raggiunto i 42,1°C, mentre a Bordeaux ci siamo "fermati" a quota 41,2°C, record per la stazione di riferimento.
Anche l'Italia è in parte colpita dall’alito rovente nord-africano, con valori termici particolarmente elevati sulle regioni del Centro-Nord, ove localmente abbiamo toccato i 40 gradi (tra Piemonte, Emilia, Toscana e Umbria). 
Non è un caldo estremo da record, ma gli alti tassi di umidità hanno reso queste giornate opprimenti, ad esclusione dei versanti adriatici e parte del Sud, aree ancora sotto l’effetto delle correnti più secche dai quadranti nord-orientali.


 

Analisi

Dalle ultime emissioni viene confermato un drastico cambio del quadro meteorologico tra il medio ed il lungo termine, ovvero per la prima settimana di agosto. Un primo assaggio arriverà nel fine settimana, quando fresche correnti atlantiche riusciranno a bucare il lato nord-occidentale del muro anticiclonico e, se inizialmente s’intravedevano solo blande interferenze sui rilievi alpini, oggi pare arrivare un guasto esteso molto intenso seguito da flussi d’aria fresca, forti temporali e possibili grandinate rovinose, perché i contrasti termici che verranno a crearsi potrebbero rendere la situazione davvero esplosiva
Per un cambio più radicale dobbiamo però attendere la prima settimana di agosto. I modelli previsionali sono difatti concordi nell’individuare un periodo maggiormente dinamico, non prima però di un’altra moderata fase anticiclonica. Non vuol dire che avremo una prevalente instabilità, ma un contesto alternato tra alte pressioni sostanzialmente subtropicali (improvvise ed intense) e ficcanti intrusioni fresche oceaniche.
Condizioni senza dubbio pericolose e proficue a forti contrasti termici. Le precipitazioni potrebbero risultare a tratti violente, accompagnate di sovente da forti colpi di vento e dalla grandine.
 

Evoluzione in tre fasi

Fino al 3 agosto avremo due principali fasi di caldo africano: la prima fase a tratti rovente terminerà tra il 26-27 luglio, con la massima intensità raggiunta proprio durante queste ore e caldo intenso soprattutto al Centro-Nord. La massime toccheranno tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e regioni tirreniche i 36-38, con talune locali punte superiori solo sulle aree interne di Emilia, Umbria e Toscana. 
Subentrerà presto una seconda fase, tra il 27 ed il 29 luglio, caratterizzata da una intensa perturbazione atlantica seguita da venti molto freschi che daranno luogo a rovesci e temporali sul Nord Italia, Romagna inizialmente esclusa. Fenomeni che si estenderanno nella giornata di domenica 28 a tutta l’Italia, lasciando ai margini solo le regioni ioniche e la Puglia. 
Temporali che si presenteranno anche di forte intensità considerando la forte differenza termica tra le correnti atlantiche e l'aria molto calda rovente lasciata in eredità dall'anticiclone nord africano; valori termici in sensibile diminuzione, localmente scenderanno addirittura di 10-15 gradi, in particolare sulle regioni centro settentrionali italiane, con calo meno marcato invece sulle regioni meridionali ove si assesterà tra i 4 ed i 6 gradi. 
Una flessione che riporterà le temperature massime sul Centro Nord ovunque sotto i 30 gradi. 
Una rinfrescata che si presenterà però effimera e temporanea, perché dal 30 giugno al 3 agosto ritornerà l’alta africana, ma in forma più leggera. Per questa terza fase del periodo previsionale in oggetto dobbiamo quindi attendere valori termici sempre superiori alla norma, ma generalmente non oltre i 35 gradi; ovviamente il bel tempo costituirà l’ingrediente principale di questi primi giorni di agosto.

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