La breve parentesi più stabile dettata dall’alta pressione è già alle battute finali: il quadro meteorologico subirà difatti l’ennesimo cambio già dalle prime ore del fine settimana, quando le regioni settentrionali verranno raggiunte della parte avanzata di una nuova perturbazione. In questa fase le piogge raggiungeranno con più decisione anche il Nord Italia.
 

Il punto della situazione

L’anticiclone delle Azzorre se ne sta al momento ben radicato in pieno oceano Atlantico, mentre l’Europa occidentale è alle prese con un treno di numerosi vortici perturbati che dalla Groenlandia scendono oltre la Penisola Scandinava, tra Regno Unito, Danimarca e Paesi Bassi. Altre aree depressionarie sono invece presenti nel basso Mediterraneo in prossimità della Turchia e nelle aree limitrofe al Mar Nero. Un assetto barico che disegna un asse immaginario molto inclinato da Nord-ovest a Sud-est, una strada direttamente percorsa dai fronti atlantici che collega i principali centri di bassa pressione ed il loro spostamento.
Questo asse è però - al momento - poco molto proficuo per le grandi piogge su molte regioni italiane, perché le ondulazioni oceaniche impattando perpendicolarmente sulla catena alpina vengono frenate portando conseguentemente fenomeni, ma anche nevicate, molto abbondanti solo oltralpe. Dall'altra parte, sulla Val Padana, il discorso cambia perché le nubi si presentano pressoché sterili con al più rapidi temporali (con forti colpi di vento ed intense fulminazioni) in prossimità delle aree appenniniche.
Purtroppo, finché la situazione rimarrà immutata, non avremo conseguenze piovose sul nostro paese con un quadro comunque molto dinamico, ma solo per la sostenuta ventilazione o con al più rovesci occasionali e irregolari.
 

Analisi e previsione

Come accennato i primi sintomi di un cambiamento li avvertiremo nel weekend, ma la parte più attiva della perturbazione raggiungerà la nostra Penisola nei primi giorni della prossima settimana, quando precipitazioni più abbondanti andranno ad interessare Lombardia, regioni nord-orientali, Liguria, Emilia Romagna e la Toscana.
Le correnti umide nord-atlantiche torneranno sulla scena nazionale, con una prima perturbazione sospinta da una saccatura che affonderà sui settori occidentali del Mediterraneo. Un assetto che innescherà in un primo momento un richiamo di correnti più miti sud-occidentali che favoriranno abbondanti precipitazioni sulle aree settentrionali.
Dall’analisi delle ultime elaborazioni modellistiche in questa fase risulteranno maggiormente coinvolte le regioni del centro nord e la Sardegna, mentre il Mezzogiorno verrebbe penalizzato rimanendo temporaneamente fuori dai giochi.
Il maltempo garantirebbe il ritorno delle piogge anche su quelle aree ove la siccità a rappresentato un sostanziale problema durante la stagione invernale, ma i netti contrasti termici fra flussi africani piuttosto caldi e le infiltrazioni più fresche atlantiche potrebbero scatenare i primi temporali anche di forte intensità, con rischio di fenomeni violenti.

Peggiora nel weekend

Tra venerdì e sabato l'Italia risentirà della massima espansione dell’alta pressione che convoglierà aria molto mite di matrice sub-tropicale: la colonnina di mercurio tornerà nuovamente oltre le medie di riferimento. Le prime infiltrazioni umide ed instabili inizieranno a fluire dai quadranti occidentali portando un aumento della copertura nuvolosa sulle aree tirreniche centro-settentrionali.
Nella giornata di domenica la perturbazione atlantica entrerà nel vivo interessando direttamente il Nord Italia, con piogge a tratti moderate o forti ad iniziare dai settori alpini occidentali, Liguria e Piemonte. Nubi in successiva estensione verso Lombardia e regioni nord-orientali, con precipitazioni abbondanti e diffuse ad inizio settimana.
 

Clima mite, temperature in forte aumento

Il rovescio della medaglia verrebbe delineato da un contesto decisamente mite grazie all'aria calda sospinta dal richiamo subtropicale africano. Le correnti di Libeccio attraversando i mari del Mediterraneo si caricheranno però di elevati quantitativi di vapore acqueo che salveranno il Nord dalla siccità, ma manterranno le temperature ben oltre la norma in particolare sulle regioni centro-meridionali.

Tendenza

Il guasto in arrivo ci accompagnerà per la prima parte della nuova settimana e, anche se avrà una dinamica differente dalle precedenti ondate di maltempo (tale da regalare finalmente delle precipitazioni anche sul Nord Italia), il quadro meteorologico continuerà a presentarsi assai movimentato.
I contrasti termici assicurerebbero difatti i presupposti più importanti per l’affermazione della stagione dei temporali, anche se al momento i modelli confermano un susseguirsi di pesanti anomalie innescate dall’attrito fra l'alta pressione sulle aree sud-occidentali europee ed il vortice depressionario afro-mediterraneo.

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