La stagione invernale ha chiuso con un mese di febbraio meno dinamico del previsto sul settore europeo sud-occidentale, con pochi passaggi instabili e freddi localizzati negli ultimi giorni del passaggio di testimone con gennaio.
Il mese di marzo, primo mese della stagione primaverile, si mostrerà dalle ultime elaborazioni modellistiche maggiormente dinamico e movimentato, riservando anche il classico colpo di coda entro la fine della seconda decade. In base alle previsioni attuali anche aprile appare decisamente in linea con l’andamento statistico trentennale, spesso caratterizzato da brevi - ma continue - fasi instabili e sbalzi termici innescati dall’alternanza tra le alte pressioni subtropicali ed i nuclei più freddi in discesa fin sulle basse latitudini.
 

Cosa cambia rispetto al precedente outlook

Questa fase stagionale denota un clima chiaramente a stampo primaverile, con periodi asciutti e miti intervallati da alcuni veloci passaggi instabili; molto probabile anche il classico colpo di coda invernale entro la fine della seconda decade (15-20 marzo). Il mese successivo, come accennato, verrà invece improntato su una maggiore dinamicità e instabilità, grazie ad una ritrovata attività atlantica.
 

Italia settentrionale

Il mese di aprile aprirà sotto il segno della variabilità, con rovesci sparsi in evoluzione dai settori occidentali a quelli orientali, localmente anche intensi.
Nella parte centrale la ventilazione ruoterà dai quadranti meridionali, attivando correnti che anticiperebbero un’intensa perturbazione; per l’occasione avremo neve in quota sulle Alpi e precipitazioni anche forti alternate a schiarite, in particolare sui settori occidentali. Fase più tranquilla seppur sempre in un contesto umido dopo il 17-20 del mese.
La terza decade si mostrerà sempre variabile, ricalcando l’andamento delle precedenti settimane, con fenomeni più insistenti sulle orientali, con clima fresco e ventilato.
Aprile risulterebbe nel complesso dinamico in particolare sulle regioni adriatiche; generalmente entro le medie invece sulle restanti aree.
 

Italia centrale

La prima parte del mese ricalcherà l’impronta dinamica della primavera, con cieli nuvolosi o molto nuvolosi e rovesci specie nelle ore centrali della giornata, soprattutto nelle aree interne e collinari.
Al termine della prima decade subentrerà un flusso meridionale che attiverebbe un vivace maltempo sul settore tirrenico e Sardegna, in evoluzione successivamente verso i settori orientali. Miglioramento nel periodo 17-22 con calo delle temperature, con residui ed isolati fenomeni sulle adriatiche.
Nell'ultima decade venti più settentrionali porteranno una flessione delle temperature con iniziali fenomeni localizzati solo sulle aree di levante, ma il trend si orienterebbe su tutte le regioni verso il fresco, con rovesci soprattutto sui settori orientali.
Il mese di aprile risulterà nel complesso dinamico, con clima entro le medie del periodo.
 

Italia meridionale

Il mese aprirà all’insegna della variabilità anche al Sud, con isolati fenomeni sugli Appennini in un contesto climatico generalmente mite.
Un peggioramento avanzerà dai quadranti occidentali con il passare dei giorni, con temporali anche intensi dal Tirreno verso le aree ioniche sul finire della prima decade.
Maggiori schiarite alla fine della seconda decade, ma nell’ultima parte del mese non mancheranno nuovi annuvolamenti associati a rovesci diffusi, in un contesto ventilato e fresco.
Aprile trascorrerà quindi sotto il segno della dinamicità, con fenomeni localmente intensi e frequenti sbalzi termici.
 

Tendenza per i mesi successivi

Dalle ultime analisi dobbiamo attenderci una primavera improntata alla dinamicità, dopo un inizio mite con pochi passaggi instabili.

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