Un vasto campo anticiclonico è presente sul Mediterraneo e parte dell'Europa centro-occidentale, una struttura molto coriacea che va a garantire piena stabilità su oltre metà del continente e di conseguenza anche sull'Italia centro-settentrionale. Bel tempo che andrà a consolidarsi ulteriormente nei prossimi giorni, con temperature già primaverili.
 

Il punto della situazione

Un’alta pressione molto invadente in questa ultima fase invernale, molto presente tra Atlantico centrale, Penisola Iberica e parte della Francia, una figura altopressoria molto pigra e quasi incapace di elevarsi verso nord fin sulla Penisola Scandinava, posizione ideale per scatenare le eventuali discese fredde sul Mediterraneo centrale.
Le classiche invernate sono quindi escluse per il breve e medio termine, anche se faranno ancora eccezione le nostre regioni meridionali che vanno un po’ in controtendenza in questo contesto estremamente stabile e soleggiato, sotto l’influenza di refoli più freddi ed instabili in arrivo dai Balcani.
Le uniche zone peninsulari affette da un clima tipicamente invernale con instabilità fredda e fenomeni nevosi fin a quote collinari, almeno fino alla giornata di sabato.
Situazione invece preoccupante sulle restanti aree italiane, in particolare al Nord, contraddistinto da scenari stabili, siccitosi e miti, in quanto alimentati da flussi sub-tropicali.
 

Analisi e previsione

I massimi anticiclonici sono ubicati poco oltre Alpe, con le anomalie più marcate proprio sui rilievi alpini centro-occidentali; un clima comunque primaverile insisterà anche su Nord-Est, Sardegna ed aree interne del versante tirrenico.
Un quadro meteorologico come accennato molto diverso tra il Settentrione ed il Meridione, perché la nostra Penisola si trova in una zona di confine fra l’alta sub-tropicale ed un flusso di correnti instabili e fredde in evoluzione sui settori balcanici.
L’area depressionaria che ha portato il maltempo nei giorni scorsi sulle regioni ioniche italiane, ora sul Mar Egeo, contribuisce inoltre a richiamare ulteriori apporti di aria fredda verso l’Adriatico e le regioni del Sud, mantenendo attiva una vivace variabilità con fenomeni e possibili fioccate fino a bassa quota.
Un anticiclone però complessivamente duro a morire, con le poche novità al momento posticipate nei primi giorni della prossima settimana, quando si percepirà qualche segnale di invecchiamento e indebolimento della struttura.
 

Strascichi instabili fino al weekend

Dopo una breve parentesi più stabile e maggiormente soleggiata - con temperature in lieve rialzo - anche sulle aree meridionali, un nuovo impulso freddo dai Balcani raggiungerà alle porte del weekend il Sud Italia ed i versanti adriatici, rinnovando un quadro meteorologico orientato all’instabilità. Ampi spazi sereni e clima mite continueranno però a prevalere sulle restanti regioni, grazie alla ferma presenza dell’anticiclone che continuerà indistintamente ad abbracciare anche molti parti dell'Europa.
 

Valori termici oltre la norma

Un po' di freddo insisterà sulle regioni meridionali, specie venerdì a seguito dell'ingresso di correnti nord-orientali associate ad un nuovo impulso instabile. Situazione ben diversa al Nord e sulle aree tirreniche, con clima più mite soprattutto nei valori massimi durante le ore centrali della giornata. Da segnalare il caldo anomalo sulle Alpi. Il weekend avrà un sapore quasi primaverile su molte regioni.
 

Nuova settimana, buone nuove

Dall’analisi delle ultime emissioni modellistiche emergono tuttavia delle novità in avvio della nuova settimana, con il graduale indebolimento della struttura alto pressoria. L'anticiclone sembra difatti perdere energia nella graduale evoluzione verso i settori orientali europei, portando i primi segnali di un cambio circolatorio con l'avvicinamento d'aria più umida dall’Atlantico, sospinta da una depressione più organizzata dalla traiettoria ancora incerta.
Un possibile peggioramento che potrebbe coinvolgere, tra lunedì e martedì, il Nord-Ovest, la Sardegna e l'Alto Tirreno; si tratterebbe di una perturbazione comunque debole, legata ad un primitivo tentativo del nastro trasportatore oceanico.
 

Tendenza meteo

Saccature atlantiche da monitorare con estrema attenzione, perché potrebbero generare sbalzi termici importanti.
Eventuali affondi ciclonici in prossimità della Penisola Iberica attiverebbero inoltre richiami prefrontali d’origine subtropicale. Movimenti atmosferici che porterebbero sulle nostre regioni aria molto mite e di conseguenza un forte aumento dei valori termici.
Si tratterebbe però di fiammate brevi e temporanee intervallate da affondi perturbati; inevitabili contrasti termici prenderanno vita assieme a precipitazioni localmente intense, ma generalmente tipiche dei periodi di transizione tra l'inverno e la primavera.

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