Una stagione invernale spesso influenzata nel mese di gennaio da un flusso di correnti artico-marittime con nuclei instabili in discesa dal Polo Nord.

Spicca difatti la -40°C a 500 hPa (circa 5500 metri di quota) nei primi giorni del mese, con ricadute successive prima sui settori centro-meridionali e successivamente sulle regioni settentrionali con nevicate e diverse parentesi fredde.
Un quadro climatico che ha confermato gli outlook precedenti, in una tendenza caratterizzata da rapide evoluzioni.
 

Inverno al capolinea

Caratterialmente più dinamico dei mesi precedenti, marzo rappresenta il passaggio di testimone tra la stagione invernale e quella primaverile: le prime fasi miti si profilano sui settori sud-orientali del continente, ma sono ancora possibili brevi fasi fredde.
Sono perciò attesi dei possibili colpi di coda invernali, anche intensi, nella prima e seconda decade.
 

Casa cambia rispetto al precedente outlook

L’attuale fase stagionale verrà denotata da un clima più umido e dinamico, ma meno rigido, di quella precedente. Mentre il mese successivo, dopo un ritorno invernale, continuerà a mostrarsi dinamico sulle regioni settentrionali e mite al mezzogiorno.
 

Italia settentrionale

La prima decade del mese di marzo evolverà verso un rapido peggioramento con sostenute correnti meridionali; ampi spazi sereni avanzeranno gradualmente dai settori occidentali. Temperature in sensibile flessione con neve a fine fase in collina sull’Emilia Romagna.
Previste nuove nevicate al giro di boa mensile sui settori nord-occidentali fino a quote medio-basse, con precipitazioni in movimento verso levante.
Giorno dopo giorno le temperature
tenderanno ad aumentare per il normale intercedere della stagione, ma con nuovi passaggi perturbati in terza decade, in un contesto termico normale. Una maggiore invadenza anticiclonica intercederà negli ultimi giorni del mese.
Marzo chiuderà sostanzialmente entro le medie di riferimento, risultando a tratti giusto umido e fresco.
 

Italia centrale

Una sostenuta ventilazione innescata da una depressione sul Mediterraneo aprirà il mese di marzo. Aria sostanzialmente fredda caratterizzerà la prima decade con nevicate attese sui settori appenninici a quote collinari.
Una rotazione della ventilazione dai quadranti meridionali attiverà una successiva impennata termica con deboli fenomeni localizzati sui settori tirrenici.
Anche la seconda parte del mese verrà caratterizzata da blande interferenze che produrranno un po’ d’instabilità fino all’ultima settimana, ma in un contesto termico più consono alla stagione primaverile.
Il mese risulterà sostanzialmente entro le medie, più mite e asciutto nella terza decade.
 

Italia meridionale

Venti intensi interesseranno anche le regioni del Mezzogiorno nei primi giorni di marzo, ove oltretutto subentrerà un vivace maltempo. Venti più freddi riporteranno qualche nevicata sulle cime appenniniche più alte all’inizio della seconda decade, con instabilità diffusa sui settori tirrenici e sulle Isole Maggiori.
La ventilazione ruoterà gradualmente dai quadranti meridionali, attivando una cospicua ascesa dei valori termici. Terza decade a tratti calda per il periodo, con ampie schiarite su tutte le aree.
Marzo a tratti dinamico nella prima parte, più secco e mite dalla seconda decade.
 

Tendenza per i mesi successivi

Dalle ultime analisi solo il Nord potrà ambire a ritorni invernali nell’ultima parte della stagione, con prime interferenze primaverili sui settori sud orientali europei.
 

Tendenza successiva

La primavera si profila a tratti molto capricciosa ed instabile secondo i centri di calcolo nel mese di aprile. Un’altalena termica che porterà fasi molto miti alternate a parentesi più instabili, fredde e molto umide.

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