L’autunno potrebbe chiudere all’insegna della variabilità, in un quadro prettamente variabile in particolare per le regioni del Centro Sud, ma in un contesto ancora tutto sommato mite, salvo qualche intervallo più fresco per irruzioni dai settori settentrionali europei.
 

Le tendenze stagionali in Europa ed in Italia 

La stagione autunnale è iniziata nel segno dell'estate mediterranea, continuando sulla falsa riga su cui era iniziata, dando risalto a fasi spesso stabili con un trend termico costantemente mite per il periodo, intervallato solo da brevi parentesi di maltempo. Così il primo mese autunnale - settembre - ha fatto registrare anomalie termiche e bariche superiori a quelle rilevate durante il mese di luglio. 
Il mese di novembre, dalle ultime elaborazioni, potrebbe manifestarsi maggiormente ventilato, grazie ad un trend dinamico con precipitazioni molto insistenti specie al Centro Sud. Parentesi stabili più lunghe interesseranno invece le regioni settentrionali, ove le temperature si attesteranno ancora ben oltre le medie del periodo, salvo poche veloci irruzioni dai quadranti nord orientali, dopo metà mese.
Gli elevati contrasti potrebbero generare i classici intensi fenomeni specie nel Nord Est, in Valpadana e nell'area appenninica centro-settentrionale, anche se di fatto in periodi temporali limitati.
 

Cosa cambia rispetto al precedente outlook 

Nel mese di novembre, assai più dinamico di ottobre, una serie di depressioni nord atlantiche raggiungeranno il Mediterraneo centrale, al momento previste dalla porta nord-europea.
 

Focus Italia 

Il prossimo mese si presenterà perciò dinamico anche sul nostro territorio, almeno nella prima parte, con una seconda probabilmente più asciutta, ma con alcune irruzioni più fredde dai settori balcanici.


Italia settentrionale 

Il mese di novembre esordirà nella prima settimana sotto tese correnti meridionali, con maltempo sul Triveneto e fenomeni a tratti intermittenti anche sulle regioni occidentali; ci sarà però un graduale miglioramento con il passare dei giorni. Il contesto termico rimarrà assolutamente mite. 
Il miglioramento sul finire della prima decade sembrerebbe però effimero, poiché a metà mese si registrerebbe un guasto con fenomeni in transito dai settori occidentali a quelli orientali. 
Il quadro meteorologico si stabilizzerà nella terza decade, ma con correnti più secche e fredde che attiveranno un netto calo termico, con neve sui crinali nord-orientali e in Romagna a quote basse. 
Ampie schiarite sui restanti settori, miglioramento che prenderà successivamente piede su tutte le aree settentrionali. 
Novembre nel complesso risulterà variabile, con fenomeni forti seppur di breve durata. Meglio sulle regioni occidentali, alle prese con un contesto più asciutto; temperature oltre le medie del periodo almeno per le prime due decadi. 


Italia centrale 

Sostenute correnti meridionali in apertura anche per le regioni centrali. Non sarà escluso un vivace maltempo su Toscana, Sardegna e settori tirrenici in generale, mentre andrà meglio sulle aree adriatiche con al più veloci rovesci. L’aspetto termico risulterà molto mite. 
Un miglioramento subentrerà alla fine della prima decade, anche se potrebbe durare pochi giorni. Difatti al giro di boa mensile torneranno fenomeni a tratti intensi, ma veloci, in evoluzione da ovest ad est. Grazie ai contrasti localmente imponenti, potrebbero registrarsi dei nubifragi su alcuni settori. 
L’ultima decade esordirà con il bel tempo, ma un calo termico farà percepire come sensibile la flessione dei valori minimi. 
Correnti dai quadranti nord orientali attiveranno rovesci anche nevosi in alta collina sul lato adriatico, a cui seguirebbe rapidamente il ritorno di ampi spazi sereni.
Il mese risulterà sostanzialmente variabile, con fenomeni forti sui settori appenninici nella prima parte mentre più asciutta la seconda; le temperature chiuderanno con un probabile sopramedia


Italia meridionale 

Una sostenuta ventilazione dai quadranti meridionali attiverà un vivace maltempo sulle isole maggiori ed aree tirreniche, con qualche locale rovescio in estensione anche ai settori orientali. Le temperature in questa fase si disporranno sensibilmente oltre le medie del periodo.
Il miglioramento alla fine della prima decade non riuscirà a consolidarsi, perché già da metà mese si registrerebbero fenomeni sulle regioni occidentali, in rapido trasferimento su quelle orientali.
Un successivo miglioramento seguito da una sensibile flessione delle temperature, che si riporteranno su valori normali in particolare nei valori minimi, chiuderà la fase centrale del mese.
Le correnti in arrivo dai settori balcanici risulteranno più incisivi sulle regioni meridionali, tanto da scatenare attorno al 25 novembre un netto calo termico, con forti fenomeni e neve in collina sul lato adriatico.
Il mese risulterebbe nel complesso dinamico con fenomeni forti sui settori appenninici tirrenici nella prima parte, ma con un aspetto termico piuttosto mite.
 

Tendenza per i mesi successivi 

Dalle ultime analisi, dovremo attenderci una seconda parte autunnale più dinamica della prima, ma con l’avvio della fase invernale piuttosto anonima, con clima instabile ma non eccessivamente freddo.

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