Gli aggiornamenti dei modelli previsionali confermano quanto ipotizzato nell’ultimo appuntamento: da ottobre si volterà definitivamente pagina. Il nastro trasportatore atlantico piloterà sull’Europa centro-occidentale una serie di vortici depressionari, che avranno l’effetto di portare maltempo e precipitazioni a tratti molto abbondanti.
 

Il punto della situazione 

Il secondo mese autunnale ha avuto inizio con un contesto più tipico della stagione autunnale, lasciando alle spalle il clima molto mite di settembre. Un profondo vortice depressionario in arrivo dall’Atlantico ha portato una sensibile diminuzione dei valori termici, questo grazie ad un flusso d'aria fredda in discesa dall’area artica.
Una ventilazione che ha oltretutto incentivato l'approfondimento del vortice di bassa pressione che dal Mar Ligure si è portato sul Mar Tirreno, ove continuerà ad insistere per diversi giorni sulle nostre regioni centro-meridionali, ma senza più essere alimentato dalle infiltrazioni nordiche.
La situazione meteorologica italiana è però diametralmente opposta, con un Sud Italia alle prese con ancora intensi temporali e le restanti aree sotto ad un ampio soleggiamento e tepore durante le ore centrali, tanto che per alcuni giorni i valori tra Lazio e Toscana resteranno ben sopra la norma, con punte di 27-28 gradi a Roma e Firenze.
Un ritorno quindi dell’anticiclone su parte della Penisola; tuttavia, i tassi di umidità relativa piuttosto limitati continueranno a favorire un’escursione termica elevata tra le ore notturne ed quelle diurne senza escludere valori minimi lungo le vallate e nelle aree di pianura sotto la soglia dei 10 gradi centigradi.
 

Analisi 

Nei prossimi 10 giorni avremo due distinte fasi: la prima fase verrà ancora contraddistinta dal vortice di bassa pressione giunto nella giornata di lunedì, attualmente centrato sul basso Mediterraneo in prossimità della Tunisia, che continuerà a portare un forte maltempo al Sud e sulle isole maggiori, soprattutto nei versanti orientali, ove si manifesteranno fenomeni molto intensi. 
Il vortice, con il passare delle ore, evolverà tra la Sardegna e la Sicilia dando luogo ancora a rovesci e qualche temporale non solo al Sud, ma anche sulle regioni del Medio Adriatico. 
Nonostante un graduale assorbimento dello stesso, sabato la depressione si avvicinerà al basso Tirreno attivando un blando peggioramento del tempo su quasi tutto il territorio nazionale.
La seconda fase, tra il 7 e l’11 ottobre, prenderà il via con l’arrivo di una nuova ondulazione oceanica - carica di aria umida ed instabile - che si getterà nel Mediterraneo centrale; raggiungerà dapprima il Nord Italia, determinando un aumento della nuvolosità con piogge sparse.
Piogge e rovesci interesseranno quindi nella giornata di domenica le regioni nord occidentali, in successiva estensione tra lunedì e mercoledì su quasi tutta l’Italia.



Le temperature subiranno una contenuta flessione sia nei valori massimi, che si disporranno nuovamente al di sotto delle medie in particolare al Centro-Nord, per il ritorno delle precipitazioni che andranno ad inibire il soleggiamento, sia nei valori minimi notturni, i quali potrebbero scenderanno anche sulle aree interne del Centro Sud al di sotto di 10 gradi.
 

Tendenza 

Le elaborazioni modellistiche sono allineate verso un quadro meteo-climatico di chiaro stampo autunnale, anche viste le masse d’aria in arrivo, ovvero dall'Oceano Atlantico.
Le perturbazioni, in approfondimento sul Regno Unito, evolveranno successivamente sull'Europa settentrionale ove faranno breccia verso i settori occidentali del Continente Europeo e del Mediterraneo. 
I mari caldi approfondiranno i vortici di bassa pressione secondari che avranno modo di raggiungere il Tirreno, i quali porteranno una vivace instabilità e parentesi contraddistinte da un forte maltempo.
 

Temperature in linea 

Stando alle attuali proiezioni non sono previste particolari ondate di freddo; le temperature che resteranno sostanzialmente allineate con le medie stagionali. Non è oltretutto escluso che in alcuni momenti, in particolare quelli soleggiati, le massime possano ancora disporsi oltre la norma, aiutate anche da una circolazione d'aria nel complesso mite dai quadranti occidentali.

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