Lieve ripresa delle temperature in vista, attivata da correnti atlantiche miti, in particolare in questa seconda parte della settimana. Gli ampi spazi sereni incentiveranno difatti un maggiore soleggiamento, con un aumento termico più sensibile nei valori massimi, che si riporteranno in linea con le medie del periodo. I valori minimi resteranno ancora sotto alla norma grazie al forte irraggiamento in atto nelle ore notturne.
 

Analisi

L’alta pressione riconquista, anche se in via del tutto temporanea, l’areale del Mediterraneo e quindi anche l'Italia, approfittando dell’evoluzione della circolazione depressionaria sui settori balcanici, responsabile della fase instabile dell’ultima settimana.
Piogge, temporali ed anche abbondanti nevicate in montagna, favorite quest’ultime dalle temperature frizzanti, abbandoneranno per un paio di giorni le nostre regioni regalando cieli prevalentemente sereni e valori massimi diurni in ripresa.
Locali strascichi della terza ondata di maltempo non saranno comunque esclusi sino al fine settimana, con ulteriori temporali, localizzati per lo più nelle zone interne e montane delle adriatiche.
Il quadro meteorologico si presenterà quindi più stabile oggi e domani, ma con nuove infiltrazioni instabili più organizzate che dovrebbero giungere già nel fine settimana, perché il Mediterraneo - con l'Italia al centro - si ritroverà in una palude barica.
Un contesto sostanzialmente predisposto per attirare nuove interferenze fresche ed instabili, con l’alta pressione sempre in gran forma tra il Mar Baltico e la Penisola Scandinava.
 

Previsioni fino al 27 settembre

Un contesto vivacemente instabile, frutto del peggioramento in arrivo, porterà frequenti rovesci e temporali. Le aree più coinvolte in questa prima fase saranno quelle tra il Sud e le due Isole Maggiori, ove verrà a generarsi un piccolo vortice depressionario.
La variabilità, anche a sfondo instabile, potrebbe caratterizzare il quadro dei primi giorni della prossima settimana.
 

Evoluzione meteorologica dal 28 al 4 ottobre

Il tempo di fine mese sarà condizionato, come previsto dagli ultimi run modellistici dei più autorevoli centri di calcolo, da un duplice attacco depressionario. Sui settori orientali vige l'ampia circolazione d'aria fresca, che tenderà a retrocedere sui suoi passi, puntando nuovamente le regioni settentrionali; sui settori occidentali, invece, si riaffacceranno le correnti atlantiche che, seppur in forma disorganizzata, contribuiranno ad innalzare il livello di variabilità sui bacini marini centro-meridionali.
Un binomio esplosivo che attirerà da una parte aria piuttosto fresca e dall’altra aria molto umida e più mite atlantica.
L'alta pressione non riuscirà, nonostante diversi tentativi, ad imporsi sul Mediterraneo mantenendo vivo anche nei primi giorni di ottobre un vivace peggioramento, a tratti strutturato e piuttosto duraturo.
 

Tendenza

Viene confermata la previsione accennata nel precedente appuntamento, ovvero un fine mese ed un inizio ottobre all'insegna dell'instabilità. Restava da valutare se l’instabilità avesse un sapore più atlantico (quindi umido e mite) o balcanico (più freddo e disorganizzato). Secondo gli ultimi dati, l’andamento reale sarà un mix tra le due componenti, con un flusso d’aria umida atlantica in contrapposizione con le infiltrazioni fresche orientali.
A fine periodo previsionale sembra però affacciarsi un maggiore contributo atlantico, non escludendo il ritorno in grande stile delle perturbazioni - da tanto assenti - autunnali. Fenomeni che andrebbero a portare delle piogge consistenti ad iniziare dalle aree occidentali, in graduale estensione al resto del Paese, il tutto in un contesto termico in linea o poco al di sotto.

In conclusione anche il mese di ottobre sembra rimanere sulla stessa linea di quanto ipotizzato nelle previsioni stagionali. Ci aspetta difatti un periodo ove le piogge finalmente non mancheranno ed il contesto climatico diverrà più consono all’andamento autunnale.

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