La più forte ondata di maltempo dell’ultimo anno, e forse più, è in arrivo nel weekend.
Da diversi mesi, anzi tanti mesi, l’assetto barico sul Mediterraneo centrale non regala precipitazioni degne di nota, ma il vortice ciclonico oceanico che colpirà la Penisola nel fine settimana riporterà fenomeni abbondanti su tutte le regioni, anche se a tratti disomogenei.
La flessione termica associata alle forti precipitazioni favorirà il ritorno di abbondanti nevicate nella regione alpina, al momento prevista ben al disotto del livello dei ghiacciai.
 

Analisi barica

Gli ampi spazi sereni che hanno garantito un quadro meteorologico piacevole da nord a sud vanno gradualmente ad abbandonare la Penisola. Sui settori a nord delle Alpi, tra l'Europa centrale e settentrionale, è difatti attivo un ampio vortice di bassa pressione che, evolvendo verso meridione, andrà a determinare condizioni tipicamente autunnali su una vasta fetta di territorio continentale.
Perciò, nelle prossime 48 ore, verrà servita un’anteprima instabile attivata dal flusso oceanico in scorrimento sull’Europa centrale, assaggio di un più marcato peggioramento che colpirà il Paese nel weekend, tra l’8 ed il 10 settembre, quando sul bacino del Mediterraneo affonderà una vivace saccatura attivata da una profonda depressione sull'Europa centro-settentrionale.
Dall’analisi delle ultime elaborazioni modellistiche emergono però alcune discordanze: da una parte - il modello americano Gfs - vede una lunga fase autunnale, interrotta di tanto in tanto da brevissime parentesi stabili (frutto delle ondate prefrontali che precedono le perturbazioni successive), dall’altro invece - il modello europeo Ecmwf - emerge un periodo sempre variabile, ma con parentesi di bel tempo più durature.
Fino al 20 settembre non sarà quindi difficile assistere a rovesci e temporali che colpiranno a più riprese il Mediterraneo centro-occidentale. Le correnti sud-occidentali raggiungeranno diverse volte le aree tirreniche, per poi propagarsi successivamente al resto d'Italia.
 

In attesa di una forte perturbazione

Come accennato, nel fine settimana transiterà la seconda perturbazione autunnale e verrebbe etichettata come il primo vero episodio perturbato di quest’ultimo lunghissimo periodo estremamente siccitoso.
L'Italia si ritroverà quindi investita da piogge abbondanti e temporali diffusi, localmente di forte intensità. Le possibili precipitazioni attese in 24 ore, a partire dalle 14 del sabato fino alla stessa ora della domenica, risulteranno forti su oltre mezza Italia, con picchi fino a 100 millimetri sull’arco alpino orientale e generalmente comprese tra i 20 ed i 60 millimetri sulle regioni del Nord-Est e del Centro Italia, con successiva diffusione anche al Sud, se l'evoluzione venisse confermata.
 

Parentesi di bel tempo

Nei primi giorni della prossima settimana le condizioni meteo dovrebbero migliorare sensibilmente.
Una breve estensione di una propaggine anticiclonica andrebbe a coinvolgere in maggior misura le regioni meridionali italiane, mentre altrove rimarrà attivo un contesto variabile con ampi spazi sereni e occasionali temporali ad evoluzione diurna, in particolare su rilievi e zone interne limitrofe.
Dopo il 15 settembre, indicativamente, le correnti atlantiche potrebbero ripresentarsi nuovamente a partire dai quadranti occidentali, innescando il ritorno delle piogge più organizzate e consistenti nelle regioni del Nord Italia. Con il passare dei giorni il maltempo raggiungerà con buona probabilità anche il Centro-sud e le due isole maggiori, con un generale aumento dell'instabilità ed un crescente rischio di temporali anche forti.
I valori termici, dopo una temporanea ripresa ma sempre entro le medie del periodo, potrebbero nuovamente scendere, specie sulle aree maggiormente coinvolte dalle precipitazioni.
 

Svolta importante

Se venissero confermate le elaborazioni del modello americano Gfs, propense su un mese di settembre all'insegna della variabilità, in poco meno di dieci giorni potrebbe cadere un quantitativo pari alla media pluviometrica dell’intero mese.
Senz’altro un’ottima notizia che fa sperare il rientro sui binari della normalità stagionale, anche se le piogge che cadranno spesso sotto forma di temporale non si dimostreranno sempre utili. Le precipitazioni torrenziali, sotto forma di nubifragio, faticheranno difatti ad assorbirsi nel terreno scorrendo facilmente nelle vie naturali fino a finire in mare, senza alleviare i danni provocate da ormai un anno e mezzo di siccità.

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