L’estate è ancora in forma smagliante e non sembra voler abdicare in nessun modo. Il caldo spingerà forte e non sarà difficile avere massime diffusamente superiori ai 40°C in molto località lungo il territorio, fino a 44-45°C sulla Sicilia e Sardegna.
 

Il punto della situazione

Record storico, è ufficiale: l’ultimo radio-sondaggio di San Pietro Capofiume, centro meteorologico di rilevamento in provincia di Bologna, conferma il nuovo record di temperatura sul livello isobarico di 850 hPa (alla quota di circa 1500 metri sul livello del mare). Allo scoccare della mezzanotte del 1 agosto è stato registrato un valore di 25.2°C che soppianta il dato di 24.8°C dell'8 agosto 2013.
Analizzando il profilo spicca anche la ragguardevole temperatura (considerando l’orario, ovvero notte fonda) di 30°C o poco più tra i 350 ed i 640 metri di quota, ma ancora più importante è il parametro che indica il "Pollution Potential" (la capacità di accumulo di inquinanti al suolo) che si pone a fondo scala.
L'aria non è solo rovente, quindi ma anche assolutamente insalubre e di pessima qualità.
 

I valori massimi

Parecchie le località ove si è superata la soglia psicologica dei 40°C. Dati alla mano, ecco le temperature massime raggiunte nelle ultime 24 ore: 43,2°C a Colle Prenestino (Roma), superati i 44°C nella provincia di Foggia, in Sardegna raggiunti per la seconda volta consecutiva i 44°C a Ozieri (Sassari), mentre nel capoluogo sardo la temperatura ha raggiunto “solo” i 41°C. In Emilia-Romagna la temperatura si è posta attorno ai 40°C in varie località, mentre i 30°C si sono raggiunti facilmente in molte località di montagna, tra Alpi e Appennini.
Clima invece piuttosto mite in Liguria, ove a Genova non si è superato i 30°C, sicuramente dovuto dall'influenza delle brezze di mare.
Di tutto rispetto anche le massime nei punti di rilevazione di alta montagna. Tra i tanti spiccano i 23°C del Passo Dei Giovi, i 21°C del Passo Rolle, i 19°C della Paganella, i 18°C del Monte Cimone (a 2100 metri di quota) e i 4°C misurati sul Pian Rosa (a 3488 metri di quota).  
 

Analisi

L’aria bollente africana che proviene direttamente dal cuore del Sahara è al comando sulla Penisola. Ondate di calore si susseguono a catena dagli esordi della stagione estiva, ma questa in atto - salvo buon fine - risulterà probabilmente la più forte mai avvenuta negli ultimi 30 anni, con temperature che stanno raggiungendo e infrangendo diversi record stabiliti nel 2003.
L’anticiclone si manterrà in gran forma per almeno dieci giorni, garantendo condizioni infernali per tutta la prima decade di agosto. Non sarà difficile avere valori termici costantemente prossimi o superiori ai 40 gradi, ma con punte anche di 44-45°C, in particolare tra Sardegna e Sicilia.
L'incontrastato dominio della bolla africana non si avvertirà solo sulla Penisola Italiana, ma anche oltre confine su gran parte dell'Europa centro meridionale.
Un primo possibile cedimento dell’alta pressione subtropicale potrebbe prendere piede tra l'8 ed il 9 agosto ad iniziare dalle regioni settentrionali, quando è prevista l’infiltrazione di deboli correnti più fresche in quota.
La dinamica è simile a quella delle precedenti rinfrescate: un vortice ciclonico nord atlantico riuscirà a penetrare sulle aree centrali europee; approfondimento attivato dall’elevazione dell’anticiclone azzorriano.
Al momento non sembra però poter scendere oltre la linea delle regioni settentrionali, generando tuttalpiù una vivace variabilità ad evoluzione diurna sui rilievi alpini, con una conseguente flessione dei valori termici (che resterebbero comunque molto elevati ed ancora ben al di sopra della media di riferimento).
 

Evoluzione per il ponte di Ferragosto

La conformazione dell’assetto barico risulterà di difficile smantellamento. Poche novità quindi all’orizzonte, perché tutte le principali elaborazioni modellistiche confermano ancora tempo prettamente stabile e caldo dopo la breve pausa che interverrà tra la prima e la seconda decade.
Perde difatti credito l’isolamento di una goccia fredda nel Mediterraneo intravista nei run degli ultimi giorni, con l’aria più fresca in rapido scorrimento sull’area balcanica.
Come accennato, alle spalle di questa debole ondulazione ciclonica è già pronto l’anticiclone africano, che ripristinerà temperature elevate almeno sino al 20 agosto.

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