Avevamo detto che giugno avrebbe aperto le danze del caldo e in effetti così è stato. Naturalmente l’invecchiamento dell’anticiclone permetterà l’accensione di focolai temporaleschi ad evoluzione diurna, ma tali fenomeni porteranno anche una lieve flessione delle temperature, rendendo il contesto anche più gradevole.
 

Il punto della situazione 

L’estate meteorologica, che di norma ha inizio il primo di giugno, quest'anno è partita con almeno venti giorni di anticipo, ma potrebbe venire frenata bruscamente ed essere costretta a fare un passo indietro dopo un lungo periodo di sole e temperature sopra la norma. 
L’alta pressione, ancora ben presente su gran parte dell’Europa meridionale, ha toccato il suo massimo proprio in queste ore, portando valori termici ben oltre i 30 gradi su tutte le aree interne della Penisola settentrionale e centrale, con qualche grado in meno invece al Sud. 
I primi segnali di un imminente cedimento sono però già presenti, ma il ponte del 2 giugno sarà interamente salvo e trascorrerà senza grossi cambiamenti, a parte una maggiore presenza di temporali ad evoluzione diurna (sostanzialmente a carattere locale e in prossimità dei rilievi alpini o appenninici).
 

Analisi

Dall’analisi modellistica emerge un allineamento sulla prossima tendenza tra tutte le elaborazioni dei principali centri di calcolo (Gfs, Ecmwf e Ukmo), concordi nel prevedere un break estivo importante per l’arrivo di un vortice perturbato nord-atlantico sull'Europa centro-meridionale. 
Il tutto avrà inizio da una profonda depressione posta in pieno oceano, circa sull’Islanda, che affondando verso sud-est, grazie ad un’azione spropositata del Jet Stream, bucherà l’egemonia del Mediterraneo centrale.
Non si tratterà di un assalto diretto, ma di infiltrazioni crescenti che, a contatto con i caldi mari del Tirreno, andranno a scavare gradualmente un’area depressionaria che aggancerà successivamente la vera perturbazione nordica. 
Difatti, come già accennato, l’invecchiamento del campo anticiclonico inizierà a proporre già in queste ore un aumento dell’instabilità - i primi segnali del prossimo guasto - in particolare sulle regioni del Centro-Nord. Inizialmente sarò circoscritta ai rilievi più alti. 
Insomma, l'anticiclone che ha portato l’estate negli ultimi giorni di maggio al Centro-Nord inizia a mostrare cedimenti strutturali.
 

Temporali violenti dal 5 al 7 giugno

L’onda perturbata che transiterà sarà molto incisiva, tant’è che si perderanno almeno 5°C, ma durante i temporali si arriverà anche a cali di 10°C. 
I fenomeni saranno violenti, accompagnati di sovente da grandine e colpi di vento, vista l'enorme energia accumulata in atmosfera in questi e nei prossimi giorni. 
Al momento le regioni più colpite sembrano essere quelle centro-settentrionali, ma non saranno comunque escluse anche quelle meridionali.
 

Tendenza metà giugno

Dopo la parentesi temporalesca l’estate riprenderà i suoi passi, ma con un carattere più consono al periodo e più altalenante, anche se non mancheranno eventuali contributi nord africani. 
Dai primi giorni della seconda decade del mese vi sarà difatti una contesa fra il dominio anticiclonico sub-tropicale ed una figura depressionaria ubicata tra Regno Unito e Penisola Scandinava. 
Le onde depressionarie, collegate a questo vortice, si susseguiranno sull’Europa centrale e potranno coinvolgere marginalmente anche l'Italia, soprattutto l’arco alpino e le pianure adiacenti. La stagione potrebbe quindi procedere con l'alternanza di nuove rimonte anticicloniche con rapide incursioni d'aria più fresca, ovvero tutti gli elementi per un normale quadro meteorologico d'inizio estate.

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