Il mese di settembre ha ricalcato un andamento ibrido tra la stagione estiva e l’imminente autunnale, con ancora l’assenza delle vere perturbazioni, salvo alcune fasi concentrate a base di episodi temporaleschi anche violenti. 
Per novembre ci attendiamo, viste le simulazioni dei modelli meteorologici, un mese di graduale sblocco circolatorio, con principali azioni meridiane e dai settori nord atlantici (ben più ficcanti), in contrapposizione alle poche fasi altopressorie. 
La circolazione atmosferica prevalente sarà comunque lungo i meridiani, con arrivo della neve sulle Alpi ed Appennini, in un contesto di media termica o forse leggermente inferiore in alcune aree. Le precipitazioni potrebbero invece indicare un sensibile sopra media.
Questa evoluzione è caratteristica di quello che in gergo tecnico climatologico viene indicata come una tendenza da "reversal pattern": ovvero sarà molto facile trovarsi nel giro di pochi giorni una configurazione opposta a quella in essere fino a poco tempo prima.

Comparazione con la tendenza precedente
Rispetto alla precedente elaborazione emerge un andamento che ricalca le anomalie previste, seppure con tempistiche rimodulate. Questa fase stagionale denota un clima improntato a un'alternanza tra fasi di alta pressione saldamente arroccata sui settori occidentali europei e intrusioni instabili meridiane, che nel prossimo futuro potrebbero affondare sul Nord-Atlantico e sull’area scandinava. 

Focus Italia: novembre più freddo e con maggiori precipitazioni
Il mese novembre sarà probabilmente contraddistinto da diverse fasi di alta pressione sulla Penisola, con alcune incursioni instabili e fresche sul litorale Adriatico e regioni centro meridionali in genere. 
Sulle restanti aree le precipitazioni risulteranno tutto sommato sotto le medie. Solo nell’ultima decade qualche perturbazione atlantica potrebbe transitare con più decisione sul centro Europa, lambendo di conseguenza le settentrionali. Il contesto attiverà una sostenuta ventilazione su tutto lo Stivale.

Italia settentrionale
Il mese di novembre inizierà sotto un contesto sostanzialmente variabile, con rovesci sui settori nord orientali. Seguirà successivamente una fase di forte instabilità con ventilazione sostenuta a rotazione ciclonica. Il quadro meteorologico sarà contraddistinto da diverse ondate di maltempo diffuso e forti nevicate alle quote medie alpine
La decade centrale vedrebbe nuovi impulsi perturbati con una conseguente diminuzione delle temperature. Nuove nevicate interesserebbero le quote medio-basse dei settori alpini orientali; variabile con ampi spazi sereni invece sui settori occidentali.
L’alta pressione introdurrà l’ultima parte del mese, ma le minime durante le ore notturne inizieranno ad essere rilevanti. Una bassa pressione ad azione meridiana, con instabilità in transito da ovest verso est, chiuderà novembre con un successivo crollo delle temperature per l’arrivo di un nucleo artico a seguire.
In breve: il mese al Nord potrebbe trascorrere in leggero sotto media termico e sopra media pluviometrico, in particolare sui settori di levante.

Italia centrale
La prima settimana del mese di novembre si mostrerà sostanzialmente variabile, con rovesci sulle aree appenniniche ed adriatiche. Seguirà una fase di forte instabilità con forti venti a rotazione ciclonica da sud-ovest. Il contesto attiverà anche per il Centro maltempo diffuso sulle aree tirreniche ed in Sardegna.
La seconda decade vedrebbe nuovi impulsi perturbati con sensibile calo termico. La ventilazione si disporrà dai quadranti nord occidentali e la neve imbiancherà le cime più alte degli Appennini.
L’alta pressione introdurrà l’ultima parte del mese, ma le temperature notturne continueranno ad essere piuttosto fredde. Una bassa pressione ad azione meridiana interesserà poi i giorni a venire, con instabilità in transito da Ovest verso Est. Il nucleo di aria artica predisporrà una cospicua flessione delle temperature.
In breve: il mese al Centro potrebbe trascorrere in sostanziale media termica ed in generale sopra media pluviometrico. 

Italia meridionale
Il mese aprirà in un contesto variabile con rovesci sulle aree appenniniche e del basso Adriatico. Come per le restanti aree italiane seguirà una fase di forte instabilità, con una sostenuta ventilazione dai quadranti sud occidentali. Nel contesto verrà attivato un diffuso maltempo sulle aree tirreniche, con possibili estensione anche alle regioni orientali.
Negli ultimi giorni della prima decade potrebbe intravvedersi una neve prematura in Appennino dai 900 metri di quota, un assetto che porterebbe ad un sopra media pluviometrico.
Nuovi impulsi perturbati con calo termico interesseranno la parte centrale di novembre, i venti si disporranno dai quadranti nord occidentali e nuove nevicate interesseranno i settori appenninici di Basilicata e Calabria.
Una breve fase anticiclonica aprirà l’ultima decade, anche se durante le ore notturne si avranno minime tutto sommato di rispetto. La bassa pressione meridiana raggiungerà poi anche le regioni meridionali portando vivace instabilità sui tutti i settori. La flessione termica potrebbe risultare rilevante.
In breve: il mese al Sud risulterebbe in media termica ed in sostanziale media pluviometrico.

Tendenza per i mesi successivi in Italia
Dalle ultime analisi la stagione autunnale chiuderebbe il varco in larga parte alle piovose perturbazioni atlantiche, risultando di stampo prettamente meridiano con diverse fasi anticicloniche. L’imminente stagione invernale potrebbe vedere nel contesto maggiori occasioni fredde rispetto agli ultimi, ma con la costante presenza delle alte pressioni ben salde alle medie latitudini. 

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