È ormai iniziata l'epoca dei trapianti delle orticole in serra.

Zucchino, pomodoro, melanzana e peperone saranno messi a dimora tra ottobre e novembre e trascorreranno i mesi più rigidi dell'inverno nel clima più mite delle serre. È soprattutto dopo il trapianto però che risulta fondamentale prendersi cura dell'apparato radicale delle giovani piantine, per aiutarle sia ad affrontare le basse temperature e la scarsità di ore di luce, sia a superare lo stress post trapianto. 


Con un apparato radicale sano e ben strutturato infatti, risulta molto più semplice per le piante affrontare le nuove condizioni ambientali e arrivare al momento della produzione con uno sviluppo equilibrato non solo della porzione ipogea, ma anche degli organi epigei. 

 

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(Fonte: Agrisystem)

 
Partendo ancor prima del trapianto Agrisystem consiglia l'immersione dei contenitori delle piantine in una miscela di acqua e Seiland (500 g/hl) per stimolare l'emissione di nuove radici e, a cinque giorni dal trapianto, ripetere l'applicazione di Seiland (500 g/1000 m2) per stimolare la flora microbica della rizosfera. La formulazione di Seiland è a base di micorrize e batteri della rizosfera detti anche Pgpr (Plant Growth Promoting Rhizobacteria) ovvero rizobatteri promotori della crescita della pianta.

L'attività microbiologica del prodotto instaura un rapporto simbiotico con la pianta che favorisce la generazione di radici secondarie e peli radicali attraverso la sintesi di fitormoni, la solubilizzazione di fosforo e potassio, la fissazione dell'azoto e la formazione di metaboliti secondari che impattano positivamente sulla fisiologia della coltura, aumentando la capacità fotosintetica e l'assimilazione dei nutrienti. I batteri Pgpr, in più, formano un biofilm attorno alla radice, che funge da barriera protettiva.

 

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(Fonte: Agrisystem)

 

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(Fonte: Agrisystem)

 
Per dare robustezza ai giovani tessuti delle piantine si consiglia, a distanza di una settimana dal trattamento con il Seiland, l'applicazione di Carbosoil (1,5 kg/1000 m2) e Turbocalcio Plus (1 kg/1000 m2). 


Carbosoil è un concime a base di acidi carbossilici complessati con calcio e magnesio. Permette di ottimizzare gli scambi cationici pianta-suolo favorendo l'assorbimento selettivo, non solo del calcio, ma di tutti gli altri elementi nutritivi presenti nella soluzione circolante anche in condizioni di elevata conducibilità e di anomalie del pH.

 

Il Turbocalcio Plus invece apporta calcio totalmente solubile e complessato con acidi carbossilici a basso peso molecolare e contemporaneamente corregge la struttura dei suoli acidi e incrementa l'infiltrazione di acqua nei suoli salino sodici.

 

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(Fonte: Agrisystem)

 
Dopo cinque giorni si può applicare Carbofol Mosin (500 g/1000 m2) per stimolare le reazioni endogene della pianta agli attacchi patogeni, rinforzare le pareti cellulari promuovendo la formazione di lignina, polifenoli e pectati di calcio e cicatrizzare eventuali ferite. Il trattamento dovrà essere ripetuto a distanza di 10 giorni.


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