Fin troppo facile parlare del mercato dei concimi quando il sensazionalismo governa l'informazione. Tutti diventano esperti, fioccano numeri e statistiche, si fanno previsioni e conteggi e per ogni causa si analizzano gli ipotizzati effetti.

Con non poca lungimiranza, AgroNotizie ha dato avvio a questa rubrica poco più di un anno fa, il primo articolo è datato infatti 28 aprile 2021, nelle settimane e nei mesi successivi ci siamo sempre sforzati di dare un quadro realistico della situazione di mercato fornendo elementi oggettivi e spunti di riflessione.


Già sul finire dell'anno ma poi, dopo l'inizio delle ostilità in Ucraina, con sempre maggior frequenza, abbiamo assistito al moltiplicarsi di articoli, comunicati stampa, dichiarazioni, interviste di soggetti più o meno coinvolti nel settore agricolo ma spesso a digiuno di nozioni sul comparto fertilizzanti. Con questo non vogliamo dire che tutti hanno scritto/detto cose sbagliate ma solo che l'ostentata ricerca del sensazionalismo ha fatto abbandonare la strada della sincerità che, al contrario, dovrebbe essere la linea maestra proprio quando si parla di mercato.

 

Oggi i prezzi dell'azoto sono in diminuzione ma quasi nessuno ne parla e il valore del gas naturale europeo è sostanzialmente stabile anche se resta molto alto rispetto ad inizio 2021.

 

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(Fonte: SILC Fertilizzanti)


Dal grafico si rileva l'impennata (da circa 25 ad oltre 65 dollari) dei futures in coincidenza con l'inizio delle ostilità e delle varie dichiarazioni che si sono susseguite nelle settimane successive, tuttavia, seppur con qualche incertezza, il prezzo è tornato su valori persino inferiori a quelli di fine 2021 che, lo ricordiamo, portarono alla chiusura di molti impianti in Europa. In tutto il Mondo il prezzo dell'urea è in flessione, ancor di più in quei Paesi che avevano avuto un atteggiamento fortemente speculativo ed a breve l'India si proporrà sul mercato con una richiesta di oltre un milione di tonnellate che vedrà la Cina nuovamente attiva sul mercato asiatico. 
Le azotature di copertura primaverile prevedono anche l'impiego di nitrati i cui prezzi non sono paragonabili con quelli dell'urea: oltre 3,5 euro/kg di azoto da nitrato ammonico 26/27 contro i circa 2,5 euro/kg di azoto ureico. Di conseguenza i produttori europei dovranno inevitabilmente ridurre drasticamente il prezzo di vendita dei nitrati (in particolare quelli a basso titolo <28% N) se vorranno conservare le quote di mercato in questa strana stagione. In Italia c'è anche un particolare uso primaverile/estivo su riso con concimi NK a base di urea e cloruro di potassio: con molta probabilità saranno i risicoltori a beneficiare al massimo della riduzione del costo dell'azoto.

 

Relativamente a fosforo e potassio il quadro contiene luci ed ombre. Con l'eccezione del potassio su riso, si tratta di elementi fertilizzanti il cui impiego inizierà solo per le semine autunnali. La domanda è quindi scarsa e i prezzi record (siamo ai livelli del 2008 se non di più) non aiutano il mercato estivo. I più anziani ricorderanno quando i prezzi dei concimi erano fissati dal Cip (Comitato Interministeriale Prezzi) che in estate prevedeva, appunto, il livello minimo dell'anno proprio per favorire l'acquisto anticipato. In quegli anni c'era anche l'abitudine di ripristinare la fertilità del suolo grazie a consistenti concimazioni a base di fosforo effettuate all'interramento delle stoppie dei grani. Una volta cancellato il Cip e tornate le normali regole di mercato, molte pratiche agronomiche di ripristino fertilità furono abbandonate. Oggi ci vorrebbe il coraggio di rivedere alcuni comportamenti anche perché, così come sono aumentati i costi di produzione, anche i valori delle coltivazioni agricole hanno raggiunto livelli prezzo di tutto rispetto. Fosforo e potassio sono gli elementi nutritivi di cui spesso si decide di farne a meno solo perché costano troppo ma questo ragionamento è profondamente errato e oggi i mercati ci dovrebbero guidare verso nuove forme imprenditoriali. 
Non appena i prezzi di questi importanti elementi fertilizzanti cominceranno a diminuire (ancora una volta l'estate potrebbe essere il momento più adatto), sarebbe davvero il caso di fare qualche attenta riflessione di carattere agronomico-commerciale per valutare l'opportunità di investire sul ripristino della fertilità. Le regole sono sempre le stesse, a volte dimenticate, a partire dall'analisi del terreno fino al calcolo delle asportazioni. 
Sincerità e coraggio ci potrebbero portare davvero lontano.


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Le quotazioni non considerano i costi di magazzinaggio e consegna visto che sono relativamente rari i casi di concimi che vanno direttamente dal produttore/importatore al consumatore finale.
Invitiamo i lettori ad utilizzare le informazioni contenute nel report esclusivamente per ampliare le proprie conoscenze di mercato ed essere facilitati nel fare confronti e integrare quanto appreso da altre fonti.


Con cadenza quindicinale, AgroNotizie ospita un commento sul mercato dei concimi di largo consumo in collaborazione con SILC Fertilizzanti di Ravenna e, in particolare, con "SILC Informa".
Leggi tutti gli articoli nella rubrica "Concimi: informazioni e opportunità".
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