La qualità del vino è a rischio quando si vendemmia con grappoli non uniformemente maturi. Il fattore principale che influenza l'uniformità di maturazione è il clima e negli ultimi anni le estati torride e siccitose alternate ad altre particolarmente piovose hanno causato disformità di maturazione dell'uva anche nello stesso vigneto. Questo ha fatto ritardare la vendemmia e ha peggiorato la qualità del vino finale.

 

Le premesse per questa annata non sono rincuoranti e diventa necessario mettere in atto strategie e strumenti che favoriscono la corretta maturazione dell'uva anche in condizioni di stress.

 

Lo sa bene l'azienda produttrice di concimi naturali Ilsa che ha individuato delle soluzioni biostimolanti e che in collaborazione con il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria (Crea) di Gorizia ne ha testato l'efficacia sul grado di maturazione delle uve e sulle caratteristiche qualitative del mosto.

 

Test, risultati, riflessioni e suggerimenti sono stati presentati durante il webinar del 12 aprile 2022 organizzato da Ilsa e indirizzato a tecnici agronomi, enologi e viticoltori. Sono intervenuti all'evento online Angelo Cifarelli del Servizio Agronomico di Ilsa, Marta Magnano crop specialist vite di Ilsa, Fabrizio Golinelli esperto di viticoltura ed enologia presso il Crea di Gorizia e Giovanni Mian dottorando presso l'Università degli Studi di Udine.

 

Da cosa dipende la corretta maturazione dell'uva

Come si fa a determinare se la maturazione sta avvenendo o avverrà in maniera uniforme? L'indicatore principale è la tempistica dell'invaiatura cioè quella fase fenologica della maturazione dei frutti durante la quale avviene il cambio di colore degli acini. Quanto più è breve l'invaiatura tanto più sarà uniforme la maturazione.

 

Le altre fasi fenologiche che influenzano l'uniformità di maturazione sono la fioritura e l'allegagione, che possono allungarsi in presenza di periodi freddi e piovosi e l'ingrossamento degli acini che dipende dal caldo e dalla siccità estiva che se in eccesso possono bloccare l'attività fotosintetica, aumentare l'evapotraspirazione e portare alla disidratazione di tessuti e grappoli.

 

La giusta gestione di questi stress abiotici aiuta a diminuire l'accrescimento disforme degli acini e quindi la maturazione non uniforme. L'obiettivo deve essere quello di anticipare la vendemmia, riducendo l'esposizione dei grappoli ai patogeni.

 

La soluzione naturale c'è...

Ilsa ha individuato un prodotto biostimolante in grado di favorire la corretta maturazione dell'uva anche in condizioni di stress: IlsaC-On.

 

È un idrolizzato enzimatico di Fabaceae ottenuto a partire dall'erba medica. È composto dal 5% di amminoacidi totali, da molecole come polifenoli e flavonoidi, ma soprattutto è caratterizzato dalla presenza di triacontanolo, un alcol a lunga catena di atomi di carbonio che possiede una forte azione biostimolante a bassi dosaggi.

 

IlsaC-On ottimizza l'attività fotosintetica e migliora l'assorbimento di acqua e nutrienti dalle radici. In particolare, il biostimolante migliora la divisione cellulare per cui a seconda della fase colturale in cui si usa può migliorare l'ingrossamento degli acini senza creare squilibrio dal punto di vista vegeto produttivo.

 

Le prove in campo con il Crea di Gorizia e i risultati della sperimentazione

Il prodotto IlsaC-On è stato testato su due varietà di uva da vino, Ribolla Gialla e Glera, nelle annate 2020 e 2021. Il biostimolante è stato applicato nelle fasi di fioritura, allegagione e ingrossamento acino. Dopo di che, per valutarne l'efficacia, sono state analizzate le curve di invaiatura, i parametri tecnologici del mosto, le curve di maturazione e la microbiologia del mosto destinato alla vinificazione.

 

Per quanto riguarda la varietà Ribolla Gialla, la maturazione è risultata particolarmente uniforme nell'annata 2020 e in entrambe le annate la fase di invaiatura è stata anticipata di 4 giorni. Sembrano pochi, ma in realtà sono una chiara indicazione di come in due annate diverse il biostimolante ha favorito l'anticipo e l'uniformità.

 

Valutando i parametri tecnologici, il trattato ha sempre avuto più gradi Brix rispetto al non trattato senza però aumentare l'acidità e il pH. La maturazione tecnologica delle uve trattate è stata anticipata di 17 giorni nel 2020 e di 9 giorni nel 2021 rispetto al non trattato dando la possibilità di anticipare la vendemmia.

 

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Valutazione dei parametri tecnologici della varietà Ribolla Gialla nell'annata 2020

(Fonte foto: Crea di Gorizia)

 

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Valutazione dei parametri tecnologici della varietà Ribolla Gialla nell'annata 2021

(Fonte foto: Crea di Gorizia)

 

Altri risultati promettenti riguardano il contenuto di acido citrico, maggiore nelle piante trattate, così come il contenuto di lieviti Saccharomyces e non. Infine, sono state evidenziate minori incidenze fitopatologiche. Le piante trattate, infatti, hanno mostrato un contenuto maggiore di polifenoli capaci di aumentare la resistenza della pianta contro i patogeni, perciò è stata riscontrata minore presenza di peronospora.

 

I risultati della varietà Glera sono ancora pochi perché la sperimentazione è ancora in atto. Ad oggi, però, si può già dire che nell'annata 2021 il trend è lo stesso a quello della varietà Ribolla Gialla: pH e acidità sono a livelli stabili, i gradi Brix, invece, sono più alti rispetto al non trattato e permettono così di anticipare la vendemmia di una settimana.

 

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Valutazione dei parametri tecnologici della varietà Glera nell'annata 2021

(Fonte foto: Crea di Gorizia)