Una situazione globale estremamente complessa quella che da molti mesi affligge il mondo della nutrizione. Prima ancora che iniziasse il conflitto russo-ucraino, infatti, i costi dell'energia erano già lievitati a causa delle forti tensioni internazionali sugli approvvigionamenti di gas naturale.

 

Ciò ha influito pesantemente anche sui costi di produzione dei fertilizzanti, specialmente di quelli azotati. Ulteriori difficoltà sono poi giunte dalla strozzatura nei commerci di concimi fosfatici e potassici, molti dei quali provenienti purtroppo dalle aree belligeranti. Quanto vissuto nella fase finale del 2021, poi aggravatosi nel primo trimestre 2022, ha messo quindi il mondo agricolo di fronte a uno scenario sempre più difficile, già provato dall'emergenza pandemica non del tutto esauritasi.


In Brasile, per esempio, i concimi fosfatici risulterebbero più cari del 53% rispetto al 2020, anno comunque non facile per via della pandemia. Peggio ancora il fosfato monoammonico, cresciuto del 61%, e l'urea, praticamente raddoppiata quanto a costi. Ciò ha aggravato di conseguenza i bilanci dei produttori agricoli.

 

Guardando invece all'Italia, i produttori nazionali di frumento hanno visto passare i costi per l'urea da 42 a 96 euro/ettaro e da 50 a 120 euro/ettaro quelli relativi al fosfato biammonico. Se quindi nel 2020 un cerealicoltore spendeva circa 105 euro/ettaro per questi due fertilizzanti, nel 2021 tale cifra è salita a 240 euro/ettaro, con un incremento complessivo del 130%. Analoga situazione per i maiscoltori, con un aggravio complessivo pari al 118% per i concimi NPK, i quali richiedono oggi circa 600 euro/ettaro contro i 274 euro/ettaro del 2020.  La scarsità di materie prime rischia quindi di trasformarsi in un deterrente all'uso di fertilizzanti NPK tradizionali. 


Purtroppo, senza un adeguato apporto di nutrienti, molti ettari di colture in tutto il mondo potrebbero non disporre di risorse sufficienti per produrre raccolti soddisfacenti per quantità e qualità. Esistono però alcune soluzioni in grado di minimizzare l'impatto di questa situazione critica, aiutando le colture a utilizzare meglio i nutrienti disponibili e quindi a produrre "di più con meno". In tal senso, Valagro propone specifiche linee di biostimolanti vegetali e di concimi NPK idonei all'applicazione fogliare in grado di permettere alle colture di contare su una maggiore disponibilità di nutrienti, minimizzando al contempo gli input dei medesimi.


La gamma Valagro

Nel catalogo della Casa di Atessa merita in tal senso attenzione la Linea Brexil®, la quale propone soluzioni in grado di contrastare l'attuale scarsità di chelati tradizionali. Brexil® è infatti una linea di prodotti vocata alle applicazioni fogliari, contenendo micronutrienti complessati con Lsa, acronimo di lignosulfonato d'ammonio. Formulati come microgranulari, questi prodotti sono in grado di prevenire e curare le diverse forme di microcarenze. Inoltre, l'Lsa utilizzato per la linea Brexil® si è dimostrato in grado di elevare l'efficacia agronomica delle applicazioni rendendola paragonabile a quella dei più comuni chelanti sintetici


L'Lsa ha infatti un'origine naturale ed è riconosciuto e utilizzato dalla pianta per potenziare molti suoi processi fisiologici. Altro aspetto fondamentale negli attuali frangenti ad alto grado di incertezza, è quello relativo alle forniture di Lsa: queste sono infatti garantite per Valagro, assicurando agli agricoltori una disponibilità costante dei prodotti Brexil® ed evitando le fluttuazioni di mercato che invece caratterizzano i chelanti sintetici, rispetto ai quali la linea Brexil® rappresenta quindi una soluzione alternativa ed efficace.


Oltre alla linea Brexil®, Valagro propone anche un'ampia gamma di biostimolanti, come pure di fertirriganti NPK specifici per le applicazioni fogliari, rappresentando quindi le migliori soluzioni praticabili per evitare perdite di resa senza necessitare di elevati dosaggi. 
Da parte loro, i biostimolanti vegetali stimolano i processi di nutrizione delle piante indipendentemente dal contenuto di nutrienti del prodotto, migliorando anche il rapporto fra le piante e la rizosfera. Ciò esalta l'efficienza d'uso dei nutrienti già presenti nel suolo, aumentando al contempo la tolleranza agli stress abiotici e migliorando di conseguenza anche la quantità e la qualità dei raccolti. 


L'azione dei biostimolanti sull'assorbimento dei nutrienti può essere di tipo diretto oppure indiretto. Nel primo caso si parla di prodotti come Actiwave® e YieldOn®. Il primo è un biostimolante idoneo per l'applicazione radicale, stimolando le pompe protoniche affinché assorbano più nutrienti dal terreno. YieldOn® è invece un biostimolante per applicazione fogliare, specifico per colture industriali, in grado di migliorare l'assorbimento e il trasporto dell'azoto e dei microelementi come zinco e ferro. Il tutto, innalzando al contempo l'efficienza d'utilizzo dei fosfati. Fra i biostimolanti ad azione indiretta, invece, le soluzioni di Valagro si possono dividere in due specifiche classi, ovvero quella vocata all'applicazione radicale e quella sviluppata per l'applicazione fogliare. 


Alla prima classe di prodotti appartengono Radifarm®, Viva® e Talete®. Radifarm® è un efficace promotore della radicazione, risultando quindi fondamentale nelle prime fasi di sviluppo della pianta al fine di garantire un ottimo assorbimento radicale dei nutrienti. Viva® agisce invece sulla rizosfera, migliorando la disponibilità dei nutrienti in prossimità delle radici. Infine Talete®, un biostimolante specifico che aumenta la produttività delle colture attraverso l'ottimizzazione dell'assorbimento e dell'utilizzo dell'acqua. Indirettamente, ciò potrebbe anche essere collegato a un miglioramento dei nutrienti presenti nella soluzione del suolo.


Fra i biostimolanti per applicazione fogliare ricadono invece Mc Extra® ed Mc Cream®, capaci di apportare effetti positivi sul metabolismo della pianta, strettamente correlato questo all'utilizzo dei nutrienti nella pianta stessa. A questi si aggiunge Megafol®, antistress e attivatore della crescita che può aiutare le colture a superare momenti critici, inclusi quelli dovuti a una fertilizzazione non ottimale. In questi casi, si consiglia di utilizzare Megafol® con fertilizzanti NPK fogliari, al fine di ottimizzare l'assorbimento dei nutrienti nella pianta.

 

Per approfondimenti: Valagro: la terza via oppure scarica il leaflet