Un rapido incremento della produzione di cibo sarà necessario per nutrire la popolazione mondiale, attesa in crescita da 7,7 miliardi di persone a 9,7 entro il 2050. Questo implica concreti investimenti in agricoltura.

La Comunità Europea ha quindi finanziato il progetto FertiCycle che addestrerà 15 giovani ricercatori affinché sviluppino nuovi processi di produzione di fertilizzanti "bio-based". Saranno loro a generare, integrare e applicare conoscenze interdisciplinari per la messa a punto di nuove soluzioni tecniche per la produzione, la gestione e il marketing di questi nuovi tipi di fertilizzanti. 

Il progetto ha ricevuto finanziamenti dallo European Union's Horizon 2020 research programme, nell'ambito dell'accordo n° 860127 per le borse di studio "Sklodowska-Curie".


Il ruolo di Scam

Si è avviato il secondo anno di attività di un'ampia ricerca volta a studiare nuovi fertilizzanti capaci di dare valore a fonti organiche o minerali basate sul riciclo. Sebbene legare l'economia circolare alla fertilizzazione non sia un'idea nuova, appare comunque innovativa in tutta Europa la strategia che lega ricerca e industria nell'approfondimento scientifico del progetto. 

Si tratta infatti di un ampio investimento non solo per studiare e fare ricerca nell'arco di quattro anni, ma anche per formare giovani competenze operative per le imprese del settore. FertiCycle è infatti uno dei più competitivi progetti tra quelli proposti dalla Commissione Europea, volto a creare reti innovative tra ricerca e impresa e operativo nel formare 15 nuovi dottorati di ricerca (PhD) attratti da tutto il mondo verso le università europee impegnate sull'argomento.

Tale rete intende aiutare il settore industriale ad accedere a nuove conoscenze sulla chimica del suolo, la sua biologia, le tecniche agronomiche e le nuove frontiere della manipolazione delle biomasse, al fine di rendere sempre più moderna l'offerta di nuovi fertilizzanti.

In questo progetto l'Italia, da sempre all'avanguardia nelle tematiche di concimazione sostenibile, è presente con la parte di ricerca scientifica coordinata dall'Università di Torino - Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari, e con quella industriale sotto la responsabilità di Scam Spa di Modena, protagonista da oltre 70 anni nel mondo della fertilizzazione. 

FertiCycle chiede quindi al team italiano di partecipare a questa sfida, producendo nuove conoscenze e soluzioni nell'ambito dei fertilizzanti organo minerali (Omf), settore tecnico in cui il Sud dell'Europa è più avanzato.  

Il progetto sta procedendo secondo il programma concordato: a ottobre si sono condivisi, in occasione del meeting annuale della Casa emiliana, i dati preliminari ottenuti dai ricercatori. Sono stati inoltre presentati i primi risultati di laboratorio riguardanti lo studio sull'analisi degli effetti nelle piante e nel suolo dell'utilizzo di Omf in base alla disponibilità e alla dinamica di macro e micronutrienti apportati. Sono stati infine definiti i contenuti per la fase prototipale che si svolgerà nell'azienda modenese dove opereranno due dei PhD del progetto.

Scarica la brochure dei fertilizzanti organo minerali di Scam