A livello agricolo, l'introduzione di nuove tecnologie risulta fondamentale per mantenere adeguate produzioni in grado di soddisfare la crescente richiesta alimentare degli ultimi anni. Infatti, l'impiego di nuove tecnologie, così come l'utilizzo di sistemi precisi ed "intelligenti", permette il miglioramento della gestione produttiva e un incremento dell'efficienza d'uso di risorse fondamentali per l'agricoltura come il suolo e l'acqua.

A questo proposito, l'agricoltura di precisione (fertirrigazione, fertilizzazione localizzata fogliare, ecc) è una tecnica recente ma non ancora di largo impiego pur rientrando all'interno di una visione di agricoltura conservativa, soprattutto per quanto riguarda la gestione della risorsa acqua.
Per questo motivo si pensa che la sua diffusione sarà sempre maggiore, nei più disparati ambiti di gestione, nonostante sia una tecnica tutt'altro che semplice. La fertirrigazione, com'è definito dal termine stesso, unisce due operazioni complesse, la fertilizzazione e la microirrigazione. Il vantaggio di questa tecnologia è la prontezza e la rapidità d'azione che permette di agire, in maniera veloce, per agevolare la coltivazione in aree dove non ci saremmo mai sognati di fare agricoltura (deserti, pendii, ecc.)

Senza soffermarsi sulla microirrigazione (adacquamento), i parametri di maggiore interesse relativi alla nutrizione (fertirrigazione) sono la prontezza d'uso dei nutrienti, la capacità di fornire i nutrienti nel reale momento d'utilizzo e la possibilità di ridurre fenomeni di percolazione o perdita dei nutrienti.
Molti dei micronutrienti vengono forniti attraverso la fertirrigazione per evitare che siano soggetti a fenomeni di retrogradazione se distribuiti direttamente al suolo. La retrogradazione è un fenomeno che determina l'insolubilizzazione dei nutrienti e quindi il mancato adsorbimento da parte della pianta. Attraverso la fertirrigazione si può andare anche oltre, quindi distribuire in maniera mirata di composti ad azione specifica. Questa tecnica permette di fornire forme molecolari ricche di componenti organiche (biostimolanti e fertilizzanti organici) in grado di legare i nutrienti, aumentarne l'adsorbimento e l'efficienza d'uso dei macro e micronutrienti.

Fomet Spa, attraverso la produzione di idrolizzati liquidi e prodotti ad uso specifico, fornisce biostimolanti e fertilizzanti organici.

I biostimolanti sono solo una categoria di prodotto, dove spiccano tra le molecole più diffuse per la fertirrigazione gli acidi umici, alghe e microrganismi. Molte di queste sostanze stimolanti incrementano la tolleranza della pianta allo stress termico e a quello idrico. In particolare, nel formulato Kappabrix® (impiegabile come fertilizzante fogliare) gli acidi umici riducono gli stress ossidativi legati all'ossigeno, attivano le difese antiossidanti del sistema fisiologico della pianta e aumentano i livelli di produzione dei composti fenolici. Questi vantaggi sono il risultato dell'azione degli acidi umici presenti in concentrazione del 10% che, insieme al 20% di potassio solubile presente nel formulato Kappabrix®, permettono di lavorare direttamente sulla maturazione e la qualità del raccolto.

Vi sono anche altri prodotti a base organica che possono essere impiegati per la distribuzione di azoto in forma solubile, quali idrolizzati a base di emoglobina ricchi di azoto organico e microelementi naturalmente presenti nelle matrici di partenza, come accade per i prodotti Emosprint® e Drakula® (utilizzabili per via fogliare e radicale).

Non ultimi i formulati Biokelp®, Citoveg® e Citoveg® NP, ricchi di biopromotori grazie alla presenza di acidi ribonucleici non idrolizzati, amminoacidi di origine vegetale e vitamine del gruppo E, B5 e B7. Essi migliorano l'attività dell'apparato radicale, stimolano la crescita vegetativa e migliorano l'efficienza di assimilazione dei nutrienti.
Biokelp® rafforza la risposta della coltura agli stress abiotici (idrici, termici e salini), aumenta la pezzatura del frutto, l'allegagione e la ripresa vegetativa. La linea Citoveg riduce la durata dell'ingresso in produzione (ciclo produttivo) e migliora l'efficienza produttiva della pianta. Senza dimenticare Orostim®, un biostimolante vegetale impiegabile per stimolare la risposta vegetativa della pianta e la resistenza allo stress idrico.

Biokelp, suolo

In questo contesto, tutti i fertilizzanti e biostimolanti sopraelencati godono di completa solubilità in acqua (100%) che garantisce una corretta miscelazione con i fertilizzanti e principi attivi di più largo impiego.
Per maggiori informazioni, consulta le schede tecniche del prodotto, scaricabili dal sito www.fomet.it, o contatta il team di tecnici e agronomi via mail: fomet@fomet.it.