La radiazione solare, essenziale per la salute e lo sviluppo delle piante, può, quando eccessivamente intensa, creare dei danni a carico dei tessuti e in particolare nei frutti.

A seconda delle temperature si distinguono due tipologie di danno: la necrosi e l'imbrunimento.

La prima si verifica quando la temperatura del frutto (che non corrisponde a quella dell'aria) supera i 52 °C. Il calore causa la morte termica delle cellule epidermiche e sotto epidermiche inducendo la formazione di una macchia necrotica sul lato del frutto esposto al sole.

L'imbrunimento, invece, si verifica con temperature del frutto intorno a 46-49 °C e non determina necrosi ma più semplicemente causa la formazione di macchie di colore dal giallo al bronzo o marrone sul lato del frutto esposto al sole.

Come difendersi? Le tecniche per difendersi dai possibili danni da irraggiamento e innalzamento eccessivo della temperatura (sunburn) sono molteplici e l'efficacia è legata, entro i limiti consentiti dalla temperatura stessa, ad alcuni accorgimenti e precauzioni. Qui sono presentate due tipologie di trattamento consigliate da L. Gobbi: CropAid AntiHeat e Sun Stop Lg.


CropAid AntiHeat

Una fonte organica equilibrata di ferro chelato attentamente formulata per applicazioni fogliari, per la fertirrigazione e persino per le coltivazioni fuori suolo. Adatto anche per piante ornamentali nella miscelazione con fertilizzanti da utilizzare sia in substrati di coltivazione che in sistemi di produzione tradizionali.

Il prodotto è assorbito da foglie e radici ed aumenta la resistenza al caldo delle piante alle vampate di calore estive.

L'efficacia risiede nel trattare le colture con alcuni giorni di anticipo rispetto all'evento, con 500 ml/hl di CropAid AntiHeat. Il trattamento può essere effettuato anche più tardivamente (fino a sei e dodici ore prima del raggiungimento della temperatura critica) solo quando non è possibile prevedere con largo anticipo il fenomeno. Il trattamento va poi ripetuto per tutto il periodo di caldo a cadenza settimanale nebulizzando finemente la soluzione per tutta la pianta.

Si consigliano almeno tre trattamenti a cadenza quindicinale anche se il picco di caldo è terminato. Questo per far sì che la coltura superi rapidamente lo stress subìto.

È preferibile utilizzare acqua a basso contenuto o, meglio, priva di cloro e con pH inferiore a sette. Non bisogna miscelare la soluzione con prodotti a reazione alcalina e bagnanti. CropAid AntiHeat va applicato durante le ore più fresche della giornata. Le piante non devono essere sotto stress prima dell'applicazione, inoltre, vanno monitorate al fine di regolare gli apporti nutritivi in base alle esigenze.

In alcune situazioni può essere necessario apportare del ferro per garantire adeguati livelli del nutriente.

L. Gobbi suggerisce l'uso di Anticlor Fe WP6G (Ferro EDDHA 6 %) da applicare almeno tre volte ogni due settimane durante la stagione di crescita, atomizzando sull'intera coltura per raggiungere la piena copertura.

A completamento della protezione dal caldo e per una più pronta ripresa della pianta dallo stress, si consiglia l'impiego aggiuntivo di Seaweed Mix (250 ml/hl) o di Alga Special allo stesso dosaggio, il giorno precedente il raggiungimento del picco e poi a cadenza settimanale per due o quattro volte.

Per evitare problemi si raccomandano sempre piccole applicazioni preventive.


SunStop Lg

Se l'innalzamento delle temperature è accompagnato da una forte insolazione è consigliabile l'impiego di SunStop Lg. E' un fertilizzante correttivo calcico, non abrasivo sui frutti, innocuo per la fauna utile e per l'operatore e apporta calcio utile alla conservazione dei frutti dopo la raccolta.

Il prodotto possiede un'azione filtrante/riflettente sulle radiazioni elettromagnetiche. Appare translucido quando asciutto ma è in grado di ostacolare il passaggio delle radiazioni nella frazione dell'infrarosso responsabili dell'innalzamento delle temperature nei tessuti vegetali.

Il trattamento va effettuato preventivamente e va ripetuto ad intervalli determinati dal tasso di crescita della pianta (frutti) trattata. Più veloce è l'accrescimento più ravvicinati dovranno essere i trattamenti per poter assicurare una copertura dei tessuti costante e regolare. In genere un trattamento ogni 15-20 giorni, nel periodo di maggiore intensità.

L. Gobbi consiglia di applicare il prodotto per via fogliare sul lato esposto maggiormente all'insolazione prima che la temperatura dell'aria superi i 28-30 °C e di ripetere il trattamento in caso di dilavamento.