La carota è un'ombrellifera coltivata in diversi areali, dal nord al Sud d'Italia, in alcuni dei quali ha assunto anche la denominazione ad Indicazione geografica protetta (carota dell'Altopiano del Fucino, carota di Ispica).

Per la sua coltivazione necessita di suoli sciolti, freschi e profondi in grado di evitare i ristagni idrici e permettere al fittone di svilupparsi in modo regolare e mantenere la tipica forma cilindrica senza deformazioni. Questo è il motivo per cui è preferibile coltivarla in suoli a tessitura prevalentemente sabbiosa dove vengono facilitate anche le operazioni di raccolta meccanica e di pulitura e lavaggio del fittone. Questi suoli sono, generalmente, quelli più carenti di sostanza organica e quindi, prima della semina, è di fondamentale importanza prevedere la distribuzione di buone quantità di sostanza organica umificata.

E' raccomandabile l'impiego di letami ben decomposti e umificati per evitare di innescare fitopatologie, in special modo fungine, che attaccano il fittone e lo rendono non adatto alla commercializzazione.

Per questo motivo Unimer, al fine di mantenere e migliorare le caratteristiche fisico-chimiche del suolo, consiglia l'apporto di Superstallatico, ammendante a base di letame bovino ed equino sottoposto ad un lungo processo di maturazione e compostaggio controllato che ne favorisce l'umificazione e permette la formazione di elevate quantità di acidi umici e fulvici. Nei suoli stanchi e maggiormente carenti di sostanza organica è possibile utilizzare Microlife che aggiunge, alla qualità di Superstallatico, un consorzio microbico selezionato di funghi e batteri della rizosfera che, rivitalizzando il microbioma del suolo, migliora lo sviluppo dell'apparato radicale e aumenta la sua efficienza nell'assorbimento di nutrienti ed acqua. La particolare composizione del consorzio microbico utilizzato nella formulazione di Microlife, contenente ceppi di Tricoderma, Aspergillus, Pseudomonas e Bacillus, contribuisce anche a solubilizzare gli elementi nutritivi naturalmente contenuti nel suolo, in particolare il fosforo e i microelementi, rendendoli maggiormente disponibili per l'assorbimento da parte della pianta.

La carota necessita di una buona concimazione pre semina che tenga conto del notevole fabbisogno di macro, meso e microelementi della coltura.

Per la concimazione della carota Unimer propone Diablo S, concime organo-minerale NPK 9-12-18 contenente calcio (8), zolfo (15) e microelementi, a basso titolo di cloro, la cui efficienza viene esaltata dal suo contenuto di sostanza organica umificata che protegge gli elementi nutritivi da fenomeni di lisciviazione e insolubilizzazione.

Grazie al potere adsorbente degli acidi umici e fulvici, l'azoto viene trattenuto e preservato da eccessiva lisciviazione e rilasciato nella soluzione circolante in modo graduale e costante seguendo le esigenze della pianta. La carota infatti, pur avendo notevole bisogno di questo elemento, risente di una sua disponibilità eccessiva che favorisce lo sviluppo fogliare a scapito di quello del fittone. Una nutrizione azotata graduale e costante è la condizione ideale anche per evitare un'eccessiva sensibilità della pianta ad attacchi di patologie fogliari di natura fungina.

Il fosforo, elemento che fornisce energia per i processi metabolici della pianta e favorisce lo sviluppo radicale, è anch'esso protetto dalla sostanza organica umificata da fenomeni di insolubilizzazione che si verificano in particolar modo in quei suoli poveri di sostanza organica come quelli sabbiosi utilizzati nella coltivazione della carota.

La carota ha, inoltre, elevate esigenze di potassio, che presiede a numerose funzioni enzimatiche nella pianta per la sintesi di zuccheri, pigmenti ed altre sostanze responsabili delle caratteristiche organolettiche del fittone. La carota ne accumula notevoli quantità nella radice, tanto che, da un punto di vista alimentare, è uno degli alimenti più ricchi di questo elemento.

Anche il calcio è un elemento nutritivo di cui la carota è particolarmente esigente, generalmente carente nei suoli sabbiosi dove viene coltivata. Ha un ruolo diretto nella formazione delle membrane cellulari delle quali migliora consistenza e robustezza. La sua disponibilità è di fondamentale importanza per ottenere fittoni più resistenti alla manipolazione e alla raccolta meccanica e di ottimale conservabilità.

Lo zolfo, al pari dell'azoto con cui svolge un'azione sinergica, è necessario alla sintesi proteica. La sua disponibilità garantisce un'ottimale attività metabolica favorendo il regolare sviluppo della pianta.

Diablo S contiene, inoltre, i microelementi maggiormente necessari come il boro, spesso carente nei suoli sabbiosi perché facilmente lisciviabile, importante per la traslocazione degli zuccheri dalle foglie al fittone, quindi direttamente correlato alla dolcezza e al sapore della carota. Il suo legame agli acidi umici e fulvici, contenuti nella sostanza organica presente nel formulato, lo protegge dal dilavamento e ne migliora la capacità di assimilazione da parte della pianta. Altro microelemento fondamentale per la coltura è il ferro che permette di ottimizzare la fotosintesi della pianta migliorando la colorazione delle foglie, aspetto particolarmente importante per le produzioni destinate al mercato del consumo fresco. Anche questo elemento è difficilmente disponibile nel suolo e gli acidi umici e fulvici lo proteggono dall'insolubilizzazione rendendolo maggiormente assimilabile. Lo zinco è invece un microelemento che entra in diverse reazioni enzimatiche regolatrici del metabolismo vegetale ed è fondamentale per uno sviluppo regolare della pianta.

Per le caratteristiche delle materie prime utilizzate nella sua formulazione e la completezza ed il bilanciamento dei nutrienti, Diablo S è il concime ideale per la produzione di carote di qualità.
 
Diablo S

Come tutti i fertilizzanti Unimer, Diablo S, Superstallatico e Microlife sono formulati in pratici minicubetti utilizzabili con le più comuni macchine spandiconcime. L'operazione di distribuzione meccanizzata è facilitata anche dal basso e costante grado di umidità dei formulati, garantito dal processo di essiccazione e sanificazione in forno industriale a 70 ° per almeno un'ora, come da Reg. CE 1069/2009 e 142/2011 e successive modifiche ed integrazioni, che garantisce anche l'assenza di organismi patogeni per l'uomo e per le piante, aspetto quest'ultimo, di primaria importanza nella produzione orticola ed in special modo in quella della carota.

Per informazioni tecniche: ufficiotecnico@unimer.it