L'entrata in vigore del regolamento sui prodotti fertilizzanti (UE 2019/1009) che normerà, a livello comunitario, concimi, correttivi, ammendanti, substrati di coltivazione e biostimolanti, resta un tema caldo da approfondire negli ormai consueti incontri tra Ivano Valmori (Image Line) e Mariano Alessio Vernì (Silc fertilizzanti).

Questa volta proviamo ad immaginare non tanto le ricadute sugli operatori del settore quanto gli adeguamenti necessari alla gestione burocratica delle nuove famiglie. La nuova norma si "sovrappone" al dlgs 75/2010, sarà quindi necessario capire se e come l'autorità nazionale deciderà di gestire le aree di accavallamento.

Storicamente il Mipaaf ha evitato che la legge italiana andasse a toccare i concimi compresi nel regolamento comunitario, ad esempio quando, nel 2006, si passò dalla legge 748 del 1984 al dlgs 217, si eliminarono tutti i concimi Ce che erano stati introdotti nel 2003. Con l'introduzione dei registri informatici (Sian) si stabilì, tra l'altro, che i concimi per agricoltura convenzionale disciplinati dal Reg. (CE) 2003/03 fossero esentati dall'obbligo di registrazione.

Considerando i tempi tecnici e la lentezza dell'apparato burocratico, riteniamo che il Mipaaf debba immediatamente aprire un confronto con le parti interessate per illustrare le intenzioni dell'autorità e pianificare gli interventi da mettere in atto. Probabilmente siamo già in ritardo e sarà molto difficile che entro luglio 2022 sia pronto il registro dei fertilizzanti consentiti in agricoltura biologica elaborato sulla base dell'approccio seguito dal Reg. (UE) 2019/1009.

I fabbricanti devono anche sapere con adeguato anticipo (immediatamente, per intenderci) quali sono le intenzioni del Mipaaf ad esempio per i biostimolanti visto che si tratta di una famiglia di prodotti fertilizzanti finora prevista solo dal dlgs 75/2010 ma adesso già definita in alcune norme Ue. Lo stesso dicasi per i concimi organici ed organo-minerali per i quali la sovrapposizione è solo parziale, senza dimenticare i limiti dei contaminanti che, in Italia, sono previsti solo su alcuni fertilizzanti e non sempre coincidono con i valori comunitari.

Buona visione.


 
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