Il biologo Michael Teller diceva che le radici della pianta equivalgono al cervello dei mammiferi. Ovvero, agiscono come un organo chiave che si basa sull’elaborazione e lo scambio di tutti i segnali e le informazioni che riceve. Volendo estremizzare questa similitudine, le radici agirebbero come una sorta di sistema nervoso, in quanto alla sua importanza come nodo centrale dell’organismo.

Nonostante il suo ruolo chiave nella resa e nella qualità delle colture, in molte occasioni l’apparato radicale delle piante non viene gestito correttamente o con la dovuta attenzione che merita. Nell’agricoltura intensiva, direttamente dipendente dalla resa, con produzioni elevate e raccolti di qualità, il sistema radicale e la rizosfera sono forse due dei grandi dimenticati.

In primo luogo, il corretto sviluppo del sistema radicale richiede una particolare attenzione allo stato in cui si trova il suolo. L’interazione pianta-suolo nel suo complesso avviene attraverso le radici e rappresenta la fondamentale via di ingresso di acqua e nutrienti alle colture. Un sistema radicale debole, poco ramificato e senza capacità di esplorare nuovi terreni, rappresenta uno svantaggio comparativo per la produzione di frutta e verdura. Allo stesso modo, mette la pianta a rischio di soffrire malattie come Phytopthora, Fusarium, Phytiumo Rhizoctonia, attacchi di nematodi o la presenza di stress.

Una valida alternativa per garantire un buon insediamento del sistema radicale nella coltura passa attraverso l’applicazione di Seiland, un biostimolante basato sull’azione di microrganismi benefici che attiva i processi biologici del suolo, stimola lo sviluppo delle radici, migliora l’assorbimento dei nutrienti e riduce l’impatto dei fattori abiotici.

Seiland di Seipasa è un prodotto che basa la sua azione specifica sulla matrice organica ricca di polimeri naturali e acidi policarbossilici, sull’inoculo di batteri rizosferici e funghi, e sull'insieme di composti bioattivi con capacità biostimolante. La sua formulazione innovativa apporta 4 elementi chiave per lo sviluppo ottimale del sistema radicale nelle colture.

 
  • Seiland è un prodotto “multi-azione”. Da un lato, migliora e favorisce la proliferazione di microrganismi nel suolo. La sua azione favorisce il miglioramento della fertilità, migliora le caratteristiche del suolo e facilita la disponibilità dei nutrienti. Tutto ciò si traduce in un ottimale sviluppo della coltura anche in terreni bloccati o in periodi di stress. Dall’altro, Seiland ha un effetto protettivo sul sistema radicale, favorendo addirittura la comparsa di nuove radici dopo attacchi da parte di malattie o nematodi.
Prove seiland
Azione di Seiland sulle differenti colture
 
  • Il contenuto di sostanze biostimolanti in Seiland garantisce l’efficace installazione di microrganismi benefici nello spazio radicale. Le fonti di N e C presenti nel prodotto sono una fonte di alimento per questi microrganismi e consentono la loro rapida crescita e colonizzazione. Dette sostanze apportano, inoltre, alla coltivazione dei substrati metabolici che rappresentano un vantaggio comparativo dal punto di vista fisiologico, poiché consentono un risparmio energetico per la coltivazione e ne migliorano l'adattabilità all'ambiente.
  • Seiland incorpora nella sua formulazione microrganismi benefici (batteri e funghi) che conferiscono l'aspetto più biotecnologico del prodotto. L’attività radicale a livello microbiologico stimola la generazione di radici secondarie e peli assorbenti che si traduce in una maggiore esplorazione del terreno, una maggiore efficienza nell’assorbimento dei nutrienti e una protezione della coltura contro lo stress. Nello stesso momento in cui si crea la simbiosi tra la coltura ed i microrganismi, si generano una moltitudine di reazioni specifiche che migliorano la produzione.
  • Seiland stimola la crescita grazie alla funzione dei batteri Pgpr (Plant growth promoting rhizobacteria) che incorpora nella sua formulazione. La sua azione favorisce l’insediamento e lo sviluppo della coltura attraverso la sintesi di fitormoni, la solubilizzazione di fosforo e potassio, la fissazione dell’azoto e la formazione di metaboliti secondari che impattano positivamente sulla fisiologia della coltura, aumentando la capacità fotosintetica e l’assimilazione dei nutrienti. I batteri Pgpr formano un biofilm attorno alla radice, che funge da barriera protettiva. Questi batteri sono in grado di innescare meccanismi di resistenza interna della pianta. 

Si consiglia l’applicazione del biostimolante radicale Seiland sin dal momento del trapianto, o addirittura in semenzaio o vivaio, coincidendo con i momenti di maggiore stress per la pianta. Nelle fasi iniziali si consiglia la sua applicazione a dosi più basse e frequenti. Peraltro, in casi di blocco delle colture dovuto a situazioni di stress, sia biotico che abiotico, il prodotto si è dimostrato altamente efficace aumentandone la dose.