Lo scorso 22 giugno 2020 è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il dm (Mipaaf) 9/4/20 che ha apportato qualche modifica al dm 6793/2018 relativo (tra le altre cose) ai Corroboranti.

L'incontro-intervista tra Ivano Valmori e Mariano Alessio Vernì ha affrontato gli aspetti più equivoci e spinosi in materia di mezzi tecnici consentiti in agricoltura biologica privi di database ufficiali. In realtà, considerando che il dm 6793 presentava alcune zone grigie, confidavamo che il dm di modifica provvedesse a chiarirci le idee.

In realtà l'unica modifica di rilievo per quanto riguarda i corroboranti è stata l'eliminazione della parola "biostimolanti" al punto 14 dell'art.2 in quanto frutto di un maldestro copia/incolla relativo al dm 18354/2009 (assieme ad altre inesattezze).

Non si è approfittato per isolare chiaramente le norme di etichettatura da quelle di presentazione di richiesta di inclusione di un nuovo corroborante, si è ribadito che i corroboranti non possono essere commercializzati con denominazione di fantasia mentre continua ad essere consentito l'uso di nomi commerciali (peccato che nessuno ha definito il confine tra i due), non si sono fornite indicazioni sull'autodichiarazione, privando di valore eventuali circolari mai pubblicate in GU.

Su tutto aleggia l'assenza di un registro ufficiale (quello di Image Line non può surrogare agli obblighi dell'autorità) con le conseguenti difficoltà di verifica da parte degli organismi di controllo e certificazione. Il mondo di mezzo dei Corroboranti continua ad essere oggetto di assalti alla diligenza anche grazie alle lacune normative: speriamo che la prossima volta si affronti la materia con maggiore attenzione.

Buona visione.
 

 

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