Sembra di stare già in primavera ma quest'anno la primavera deve ancora arrivare!
Temperature miti e lunghi periodi di siccità hanno caratterizzato tutto il periodo invernale e condizionato le produzioni di ortaggi invernali e in serra. Ora però la "vera" primavera è alle porte e bisogna predisporsi per le nuove semine o trapianti in pieno campo, in serra o tunnel, di pomodori, peperoni, melanzane, patate, fragole, meloni ed altri ortaggi da frutto, a foglia o bulbo.

Requisito indispensabile per partire nel modo giusto e limitare gli ormai consueti stress causati dal clima bizzarro: favorire una buona e rapida formazione dell'apparato radicale.
Se con prodotti naturali e rispettosi dell'ambiente, ancora meglio!
 

Perché è importante favorire una buona radicazione iniziale?

Le radici, principali e secondarie o avventizie, svolgono innumerevoli funzioni positive, evidenti sia nell'immediato che successivamente durante il ciclo colturale.
Un apparato radicale ben sviluppato, non solo in profondità ma con un buon sviluppo delle radici secondarie, permette un ottimale ancoraggio al suolo ed un'altissima efficienza nell'assorbimento di acqua ed elementi nutritivi, che aumenta anche l'efficienza delle operazioni di irrigazione e di concimazione.

Inoltre, nell'apparato radicale vengono accumulate molte sostanze di riserva e sostanze ormonali che sostengono e influenzano positivamente le piante in tutte le fasi fenologiche successive (fioritura, allegagione, sviluppo dei frutti), per cui è importante che le piante abbiano a disposizione un apparato radicale ben sviluppato, che possa esplorare meglio il terreno ed assorbire le sostanze di cui ha bisogno.
Inoltre, se le piante hanno un apparato radicale subito funzionante (il cosiddetto "attecchimento"), vengono limitati i fenomeni di "crisi di post-trapianto", le carenze nutrizionali iniziali e, aspetto che riveste l'importanza principale, hanno un potenziale produttivo molto superiore.
 

Il contributo di Ilsa

Grazie al suo dipartimento di ricerca e sviluppo interno ed alle tecnologie esclusive di cui dispone, Ilsa ha studiato e poi realizzato alcuni specifici prodotti che, applicati in pre e post-trapianto, stimolano la formazione delle radici e lo sviluppo vegetativo iniziale delle piante.

Fertilizzanti speciali e biostimolanti a base di fosforo altamente disponibile, amminoacidi essenziali proprio per lo stimolo della radicazione e la formazione di riserve nutrizionali (prolina, glicina, arginina, acido glutammico) ed altri composti naturali ad azione biostimolante, la cui combinazione favorisce l'equilibrata e rapida proliferazione non solo delle radici primarie, ma anche di tutto il sistema radicale.
 

Quali prodotti? Come applicarli?

Dalle evidenze raccolte in campo in questi anni dagli agricoltori che adottano la metodologia Ilsa per il trapianto delle colture orticole, che confermano i risultati delle prove di sviluppo, la strategia suggerita è la seguente:

IlsActigreen Start Microgranulare: fertilizzante NP 918 con azione starter e con alto contenuto di azoto organico, grazie alla presenza contemporanea di Agrogel® e Gelamin®, le due gelatine idrolizzate per uso agricolo (solida e liquida) di produzione esclusiva di Ilsa. La presenza di azoto in forma organica e minerale, l'alta disponibilità del fosforo e l'attività del biostimolante usato come legante (in un granulo ottenuto da granulazione a freddo) rendono questo prodotto altamente efficace, anche a basse dosi di applicazione (5080 kg/ha), in pre-semina o pre-trapianto, o contemporaneamente alla semina.

IlsaStim+: biostimolante (tra i pochi biostimolanti registrati come tali secondo legge) a base di idrolizzato enzimatico di fabaceae, è un vero e proprio "radicante" da applicare in fertirrigazione nei primi turni post-trapianto, a dosi di 3-5 kg/ha, in cui l'azione congiunta di triacontanolo naturale, amminoacidi vegetali levogiri, composti fenolici, consente alle radici di svilupparsi in condizioni ideali, limitando qualsiasi stress.
Questo biostimolante, 100% vegetale, può essere anche applicato in occasione del bagno delle radici in pre-trapianto, a dosaggi di 300 grammi ogni 100 litri di acqua.

IlsaPolicos: biostimolante (anch'esso registrato come tale in legge) a base di lieviti e alghe, con betaine e triacontanolo naturale che, applicato in fertirrigazione alla dose di 10 kg/ha, ha un'azione multipla sulle piante, stimolando sia la radicazione che la fioritura, e l'allegagione e lo sviluppo dei frutti se applicato anche nelle fasi successive. IlsaPolicos risulta particolarmente adatto per i trapianti con temperature eccessivamente alte (come la media di questo periodo), in quanto limita fenomeni di "sfilamento" delle piante aumentando, così, il livello di compattezza.

IlsaDeepdown: è una specialità nutrizionale a base di azoto proteico, amminoacidi specifici per le fasi di radicazione e fosforo altamente disponibile. Applicato a dosi di 2030 kg/ha nei primi turni di fertirrigazione, nutre e sviluppa al meglio le piantine nelle prime fasi.


IlsaDrip Forte: fertilizzante ad alto contenuto di azoto (9%) ed amminoacidi (>58%), in particolare prolina, arginina, glicina e acido glutammico, che nutre efficacemente le radici nelle prime fasi e stimola l'allungamento delle radici primarie e secondarie. Va applicato a dosaggi di 1520 kg/ha, in fertirrigazione, successivamente a IlsaDeepdown e congiuntamente a IlsaPolicos.
 

Questi cinque prodotti possono essere applicati in miscela tra loro, da soli o in miscela ad altri formulati commerciali, grazie alla loro assoluta miscibilità e compatibilità.

Come evidente anche dalle prove effettuate negli ultimi anni (tutte disponibili sul sito www.ilsagroup.com), i risultati in termini di maggior sviluppo e massa radicale si traducono in benefici indiscutibili dal punto di vista dell'aumento della produzione finale.


 

Corridonia (Mc), Peperoncino, var. Cayambe: evidente il maggior sviluppo delle radici favorito da IlsActigreen Start e IlsaStim+



Vittoria (Rg), Pomodoro ciliegino: le applicazioni in fertirrigazione post-trapianto con IlsaStim+ e IlsaDrip Forte hanno favorito uno sviluppo radicale notevolmente maggiore rispetto al testimone.