Le colture orticole solitamente coltivate nel periodo estivo, ma anche invernale, sono diventate sempre più popolari all'interno dell'offerta di prodotti lavati e pronti per il consumo. Il mercato della IV gamma infatti è sempre più dinamico, continuamente in evoluzione e alla ricerca di nuove tecnologie e innovazioni tecniche per lo sviluppo colturale con standard qualitativi sempre più alti, per l'ottimizzazione delle perdite per scarto e per avere rese maggiori e costanti.

La maggiore attenzione su colture come insalate da taglio, fragole, orticole invernali verte anche sul riuscire a "proteggere" le colture da eventuali agenti negativi come per esempio fattori abiotici (escursioni termiche, stress da trapianto, ecc…) e maggiore resistenza ai fattori biotici. Tra le soluzioni impiegate per la gestione delle temperature ci possono essere serre fredde, serre riscaldate o tunnel, strutture che permettono di anticipare o posticipare il periodo di coltivazione e di posizionarsi sul mercato in periodi in cui il prodotto non sarebbe naturalmente disponibile.

In queste condizioni la nutrizione è spesso legata alla distribuzione dei fertilizzanti attraverso l'impiego di soluzioni circolanti distribuite in manichetta, utile per soddisfare le esigenze di cicli di produzione sempre più brevi, avvalendosi di formulati minerali, organominerali o organici. Questi ultimi sono indispensabili per mantenere una fertilità di base del terreno ed evitare fenomeni di stanchezza, problemi fitosanitari e di alternanza di produzione. Sarà quindi fondamentale utilizzare tutta la tecnologia a disposizione per riuscire a produrre in maniera efficiente e sostenibile grazie anche all'utilizzo di formulati che sono in grado di apportare sostanze specifiche come lieviti attivi, acidi umici, acidi fulvici derivati dai processi metabolici e gruppi di microrganismi (pool) che incrementino la "vitalità microbiotica" del suolo.

Di seguito vi elenchiamo una prova realizzata attraverso l'impiego del nuovo formulato Citoveg per la fertilizzazione dello spinacio sotto serra fredda.
 
Citoveg


Scopo della prova

Verificare lo sviluppo radicale in seguito all'utilizzo di Citoveg a dosaggi variabili, il conseguente sviluppo fogliare e una conseguente maggiore produzione.

Punti di interesse:
  • sviluppo radicale;
  • aumento peli radicali;
  • aumento della crescita vegetativa;
  • indici di crescita;
  • rapporto parte ipogea/epigea.
piano sperimentale


I tempi

  • preparazioni vasi e semina spinacio (circa 10 semi per vaso), 23/01/2019;
  • emergenza, 12/02/2019;
  • diradamento manuale, 22/02/2019;
Vasi con germogli
  • 1° trattamento Citoveg a dosaggio variabile, 22/02/2019;
Trattamenti
  • 1° rilievo dopo 10 giorni dal 1° trattamento, 04/03/2019;
Rilievo
 
  • 2° trattamento di Citoveg a dosaggio variabile 12 gg dopo il 1° intervento, 06/03/2019;
Secondo trattamento
 
  • 2° rilievo dopo 7 giorni dal 2° trattamento, 13/03/2019;
Secondo rilievo
 
  • 3° rilievo dopo 5 giorni dal 3° trattamento, 20/03/2019.
terzo rilievo
 
Terzo rilievo
Figura 1: Sviluppo dell'apparato radicale a dosaggi variabili di Citoveg.

terzo rilievo

terzo rilievo
 
tabelle
andamento produttivo
 

Conclusioni

L'utilizzo radicale di Citoveg® ha portato ad un evidente aumento produttivo su spinacio. Anche in questa prova nella fase iniziale, dopo 10 gg dalla prima applicazione, non si apprezzano differenze significative dalle tesi trattate con Citoveg® e trattate solo con acqua dimostrando che la pianta ha una risposta graduale all'utilizzo del prodotto; a 7 gg dopo il 2° trattamento la campionatura dimostra un incremento del 14% nell'altezza della parte aerea già al dosaggio di 10 Kg/ha, enfatizzando ulteriormente lo sviluppo aereo a dosaggi superiori.

La massima evidenza dell'efficacia del prodotto si rileva dopo 5 gg dal 3° trattamento (c.a. 60 gg dopo la semina) in quanto è visibile l'effetto dell'Irds (Increase root development system) sull'apparato radicale (Fig. 1) che si mostra ben più sviluppato e ramificato nelle tesi trattate rispetto al testimone trattato solo con acqua. Questo ha portato ad un sempre più marcato aumento in termini di peso fresco dell'apparato fogliare con effetto dose dipendente. Pertanto già dopo il 3° intervento a 10 Kg/ha si hanno effetti molto positivi sulla coltura ma i risultati migliori si ottengono con dosaggi compresi tra i 15 e 20 Kg/ha.

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