La primavera si avvicina e le temperature si stabilizzano su valori miti che favoriscono lo sviluppo vegetativo delle colture cerealicole e della flora infestante presente in campo. Dopo una stagione invernale con condizioni poco favorevoli, siamo quindi giunti al periodo e alla fase fenologica giusta per poter effettuare delle operazioni di concimazioni che favoriscano la crescita veloce e equilibrata delle nostre colture estensive.

Quali scenari possiamo incontrare in questo momento? 
  • campi con la coltura in buono stato vegetativo e nutrizionale sui quali l'agricoltore è intervenuto con la concimazione di fondo alla semina e la prima azotatura di copertura;
  • campi di cereali che manifestano delle carenze fosfatiche con arrossamenti diffusi con piante ancora esili, con scarso apparato radicale in cui non è sta eseguita la concimazione di fondo ma dove l'agricoltore è intervenuto con la prima azotatura di copertura (purtroppo ciò avviene nella maggior parte dei casi);
  • campi in cui, per motivi logistici e climatici, non è stato possibile provvedere alla concimazione di fondo e neppure ala prima copertura di azoto, appezzamenti le cui condizioni colturali non sono certamente buone.

Cosa fare per recuperare la condizione ottimale di crescita delle colture e per garantire tutta l'energia necessaria per portare avanti il ciclo vegeto produttivo nelle condizioni sopra descritte anche quelle in cui la coltura è in buono stato?

Occorre sicuramente intervenire con un concime fogliare.

L'obiettivo dell'operazione è quello di dare forza e nuova energia alla pianta in modo che possa sviluppare l'apparato radicale che per diverse ragioni non è nelle condizioni ottimali per assorbire per l'azoto appena distribuito o l'acqua disponibile nel suolo.
A ciò si aggiunge la necessità di favorire lo sviluppo vegetativo della pianta nella fase dell'accestimento, in cui è necessaria tanta energia per differenziare culmi secondari e spiga per la produzione.

Ad influire negativamente sull'attività dell'apparato radicale concorrono infatti diversi fattori: la mancanza di fosforo alla semina, l'eccessiva umidità per le piogge abbondanti, le temperature molto basse che in alcune zone hanno provocato il sollevamento della crosta superficiale generando di fatto il distacco del capillizio dal suolo.

Per sostenere la pianta in questi momenti critici e mettere le colture in condizioni ottimali di crescita Timac Agro Italia propone la soluzione Fertiactyl GZ, un fertilizzante liquido che potenzia i processi fisiologici della pianta garantendo un maggiore sviluppo radicale, il rapido accrescimento in ogni condizione pedoclimatica e il superamento delle situazioni critichem, con riferimento al post-diserbo.

Il GZ è un prodotto dalla facile duttilità, dalla perfetta solubilità e miscibilità con i più comuni diserbanti presenti in commercio che grazie alla tecnologia Roullier è in grado di:
  • garantire un ottimo sviluppo ipogeo ed epigeo della pianta;
  • potenziare l'interazione suolo pianta;
  • sostenere l'equilibrio vegeto-produttivo in ogni condizione;
  • migliorare gli aspetti quanti-qualitativi delle produzioni.

GZ è un ottimo investimento sulle produzioni.