Rotonde, saporite e per giunta salubri grazie alla presenza di acidi grassi nobili. Non a caso, le nocciole sono alla base di molteplici preparazioni alimentari di pregio, sostenendo filiere preziose e molto ricercate dai consumatori. Anche tale coltura, però, può patire di deficit nutrizionali e di stress fisiologici che ne limitano sia la produttività assoluta, sia la qualità finale dei raccolti, aspetto questo di pari importanza.

Nel catalogo Syngenta, oltre a collocarsi moderni strumenti di difesa delle colture, appare anche un prodotto speciale, ovvero un biostimolante a base di aminoacidi e di peptidi a catena sia lunga, sia corta. Il suo nome è Isabion® e permette di innalzare le rese nei noccioleti massimizzando i processi fisiologici delle piante coltivate.

Isabion® promuove da un lato la vigoria della porzione epigea della coltura, apportando anche significativi miglioramenti durante la fase della fioritura e dell'allegagione, ma al contempo agisce anche a livello radicale, innalzando le potenzialità della coltura di reperire autonomamente acqua e nutrienti nel terreno.
Ciò grazie all'effetto auxinico apportato dai peptidi a catena corta. Facilmente assorbito dalle piante, Isabion® rifornisce quindi la coltura di aminoacidi e peptidi che stanno alla base della sintesi proteica facilitandone il metabolismo anche a livello di processi fotosintetici.
 

Isabion® alla prova del campo

I benefici derivanti dall'uso di Isabion® sono stati misurati nel corso di alcune specifiche prove su corileto condotte da Sagea Centro di Saggio, i cui risultati sono riportati integralmente sul sito Nocciolare.it.

Le prove hanno messo a confronto due differenti approcci metodologici quanto a tempistiche di intervento. Una prima tesi prevedeva Isabion® applicato tre volte a 3 L/ha a partire dalla fase di allegagione (10 maggio), proseguendo poi con altre due applicazioni il 24 di maggio e il 9 giugno, terminando cioè prima della fine della cascola fisiologica. La seconda tesi prevedeva una traslazione in avanti dei momenti di applicazione, sempre a 3 L/ha, partendo quindi dal 24 maggio e proseguendo poi il 9 e il 25 giugno.

Entrambe le tesi hanno mostrato incrementi significativi nelle rese rispetto al testimone non trattato, con un +5,5% nella tesi precoce e un +20,3% in quella più tardiva. In termini di prodotto sgusciato, le rese si sono attestate nel non trattato su 654 kg/ha, contro 676 e 793 kg/ha delle due tesi con Isabion®. La differenza di performance in tal senso è stata vistosa soprattutto nella tesi con applicazioni più tardive, le quali hanno permesso un incremento dello sgusciato di oltre il 21%.


Nocciole, tesoro prezioso

La corilicoltura in Italia conta circa 71 mila ettari collocati soprattutto in Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia per produzioni oscillanti tra le 100 mila e le 130 mila tonnellate all'anno.

Il Belpaese è infatti il primo produttore europeo di nocciole, vivendo peraltro un periodo di forte crescita dovuto in buona parte all'innovazione tecnica. In tal senso, prodotti come Isabion® di Syngenta possono innalzare le rese per ettaro andando a soddisfare una domanda interna in perenne aumento da parte delle industrie alimentari.

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