Ammettiamolo, ancora oggi la maggior parte di noi tende considerare il suolo come una fonte inesauribile di prodotti e derrate agricole sempre sufficienti a soddisfare a livello globale le nostre esigenze alimentari. Sappiamo bene, però, che non è così. E parlarne è sempre più necessario.

In occasione della Giornata mondiale del suolo, il 5 dicembre (a Roma, negli spazi della Società geografica italiana) Federchimica Assofertilizzanti e Crea, in collaborazione con Unibo, Unite e le società scientifiche Siss, Sica e Sia, si sono fatti promotori di un seminario dal titolo 'Fertilizzazione sostenibile per la sicurezza alimentare'.

Partendo dall'inconfutabile presupposto che la terra è una risorsa preziosa (da cui dipende la vita dell'uomo) ma fragile e non rinnovabile, l'obiettivo verso cui tendere è quello di riuscire a ottenere più cibo da un suolo più nutrito e più sano.

Alcuni dati emersi nel dibattito possono rivelarsi utili per fare chiarezza:
  • dal suolo dipende oltre il 95% della produzione di cibo a livello globale;
  • nel mondo ogni mezz'ora se ne perdono 500 ettari per svariate cause (erosione, inquinamento, cementificazione, ecc);
  • oggi oltre il 33% dei suoli mondiali è affetto da forti limitazioni per la produzione di alimenti e nei paesi industrializzati le terre destinate all'agricoltura sono sempre più ridotte;
  • per formare 1 cm di suolo fertile necessitano dai cento ai mille anni a seconda del clima, della tipologia di roccia sottostante e di altri fattori;
  • la Fao ha stimato che una gestione realmente sostenibile del suolo a livello mondiale garantirebbe un incremento del 56% delle produzioni

Tavolo dei relatori al convegno Assofertilizzanti

Significative, in chiusura, le parole di Anna Benedetti, dirigente di ricerca Crea, presidente Siss e National focal point della Global soil partnership Fao: "È impensabile non fertilizzare un suolo da destinare ad agricoltura, nel lungo periodo porterà alla perdita della fertilità e della produttività stessa, compromettendo quindi sia la possibilità di avere cibo sufficiente sia la biodiversità definita come il capitale naturale pro capite".

Il suolo è una risorsa indispensabile e in quanto tale va periodicamente reintegrato con elementi nutritivi. È questo il messaggio che Assofertilizzanti ha voluto ribadire al convegno ricordando il suo impegno quotidiano per la tutela della terra e dell'ambiente. Non sono solo parole, non a caso l'associazione promuove da alcuni anni il Progetto Qualità pensato per stimolare fra le aziende associate una rigorosa attenzione alle tematiche connesse alla salute e alla sicurezza umana e ambientale.