Bianchi, bianchissimi. Alcuni terreni particolarmente stanchi e impoveriti presentano colori che di florido non hanno alcunché. Terreni sfruttati intensamente, in cui le colture traggono nutrimento più dai fertilizzanti minerali che da quanto il suolo è in grado di dare loro.
Ma la sostanza organica non è solo "concime", bensì è la matrice che conferisce al terreno una molteplicità di caratteristiche che fanno la differenza fra un terreno fertile in senso ampio e uno semplicemente ricco di singoli elementi fra loro distinti e indipendenti.

Fertilità, nella sua accezione più estesa, significa anche capacità del suolo di trattenere e gestire l'umidità, ma anche di assicurare la necessaria matrice in cui devono poi accrescersi le radici delle colture. Fertilità implica biodiversità, perché più un terreno contiene sostanza organica più forme di vita: insetti, batteri, funghi, lombrichi, collemboli e via discorrendo. Ognuno di loro apporta qualcosa alla ricchezza del suolo, aumentandone appunto la fertilità generale.

Purtroppo sono molti i terreni che mostrano livelli di sostanza organica preoccupanti. Sotto la dotazione media dell'1,5-2%, infatti, si marcia progressivamente verso condizioni di squilibrio e di stress crescenti. Sotto l'1% il suolo necessita con urgenza delle manovre correttive. Situazione ottimale sarebbe invece quella in cui la dotazione di sostanza organico si presentasse uguale o superiore al 3%.

In questa logica, per gli agricoltori diventa strategico ed essenziale investire in fertilizzanti organici, ovvero quelli che una volta introdotti nel suolo ne elevino i parametri qualitativi per come enunciato poco sopra.

La fertilizzazione organica, peraltro, risulta utile per andare incontro alle crescenti richieste di protezione delle acque da nitrati e agrofarmaci. Un terreno ricco di sostanza organica non solo necessita meno input inorganici, specialmente azotati, ma funge da filtro naturale nei confronti delle sostanze chimiche impiegate nella difesa delle colture. Passare dall'uno al 3% di sostanza organica può abbattere infatti drasticamente i fenomeni di percolazione lungo il profilo e di run-off verso le acque superficiali. Temi che stanno creando pressioni notevoli nei confronti dei mezzi di difesa e che potrebbero avvantaggiarsi enormemente di un accresciuto apporto di sostanza organica dei suoli. A tutto vantaggio di ambiente e salute.