Ci hanno provato. Ogni tanto gli va bene, ogni tanto gli va male. Questa volta gli è andata male.
La festa ai soliti mariuoli è stata rovinata dalle Forze dell’Ordine operanti sul territorio di Bari, protagoniste di una brillante operazione che ha portato al sequestro di 504 tonnellate di fertilizzanti illegalmente importati dalla Cina. La Guardia di Finanza, unitamente ai funzionari del locale Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e ai Nas dei Carabinieri, attraverso il loro operato congiunto, hanno portato alla buona riuscita di questa delicata operazione, dando così un importante segnale a difesa della tutela della qualità dell'intera produzione agricola italiana.

Assofertilizzanti, ovvero l'Associazione nazionale imprese produttrici di fertilizzanti che fa parte di Federchimica, ha espresso piena soddisfazione e plauso alle Forze dell'Ordine, dal momento che la sicurezza alimentare dei prodotti agricoli che arrivano fino alle tavole dei consumatori, infatti, nasce anche dalla certezza che i fertilizzanti utilizzati nelle coltivazioni rispettino sempre i requisiti stabiliti dalla legge.

Il costante impegno delle Forze dell’Ordine costituisce una garanzia nella salvaguardia del made in Italy agroalimentare. Di fronte alle minacce alla sicurezza alimentare e alla qualità dei prodotti nostrani, tutta la filiera, dal produttore al distributore fino al consumatore, è chiamata a un atto di responsabilità per far sì che si contrastino sempre di più queste sacche di illegalità”, ha dichiarato Francesco Caterini, presidente di Assofertilizzanti.

Da tempo l’Associazione si impegna infatti sul concetto di qualità, per contribuire anch’essa a preservare il vero made in Italy, la cui eccellenza non può prescindere da un utilizzo corretto ed efficace dei mezzi tecnici, tra cui i fertilizzanti, a monte della filiera agroalimentare.

Per garantire la massima qualità del prodotto fertilizzante, ormai dal 2011 Assofertilizzanti lavora a fianco del Ministero dell’Agricoltura, e in particolare dell’Icqrf - Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi – Tramite una accordo di partnership pubblico-privato è stato possibile, infatti, dare vita al Progetto Qualità, che permette oggi di assegnare il Marchio Qualità alle aziende associate che soddisfano specifici criteri di sostenibilità, tra i quali spiccano certificazioni di sistema, di prodotto e ambientali.