Il momento più adatto per la concimazione potassica della vite è l’autunno o all’inizio della ripresa vegetativa, in un’unica soluzione oppure frazionando gli interventi, in base al tipo di terreno.
Il potassio è necessario per la sintesi delle sostanze aromatiche, dell’alcol e dei composti che conferiscono morbidezza gustativa. Il magnesio favorisce una maggiore sintesi di zuccheri, proteine e sostanze pectiche.

Disseccamento del rachide
L’equilibrio tra potassio e magnesio è uno dei fattori su cui ruota la strategia per ridurre il disseccamento del rachide. Prove di campo durate diversi anni, hanno dimostrato come una concimazione preventiva combinata, con potassio e magnesio, sia l’unico rimedio agronomico per ridurre il disseccamento del rachide, con qualsiasi andamento meteorologico.

La grande variabilità tra le annate è probabilmente legata alla disponibilità idrica del terreno, che condiziona la mobilità e l’assorbimento degli elementi nutritivi da parte della pianta.
In annate con estati calde e asciutte, soprattutto a ridosso della vendemmia, l’assorbimento radicale del potassio è limitato. Concimazioni fogliari con solfato di potassio (SoluSOP 52) danno i migliori risultati.
In annate piovose e fresche invece, il potassio viene invece assorbito in maniera privilegiata rispetto ad altri elementi e le piante incorrono in problemi di carenza di magnesio; i risultati migliori si ottengono con concimazioni fogliari a base di solfato di magnesio (EPSO Top).
L’abbinata del potassio e del magnesio, al terreno con Patentkali (solfato potassico magnesiaco, 30%K2O, 10%MgO, 42,5% SO3), permette di ottenere una riduzione del danno da disseccamento del rachide, indipendentemente dal decorso meteorologico dell’annata che non può essere previsto con certezza.

K+S Italia Srl ha aderito al Progetto Qualità di Assofertilizzanti, ottenendo il Marchio Qualità per l’anno 2014. Per richiedere gratuitamente le guide sulla concimazione della vite, rivolgersi a:
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