Saranno l’innovazione e la sostenibilità i pilastri fondamentali del nuovo regolamento europeo che sostituirà l’attuale 2003/2003, ormai datato e inadeguato, proponendosi di armonizzare tutte le attuali disposizioni nazionali sull’uso di fertilizzanti, omogeneizzandole in un testo unico, vincolante per tutti gli stati membri.

E' quanto emerso a Roma dall’Assemblea di Assofertilizzanti, durante la quale l’argomento è stato oggetto di un approfondito dibattito arricchito dagli interventi di numerosi esperti del settore, tra cui Eric Liegeois, responsabile del Gruppo di lavoro sui fertilizzanti della Commissione ruropea, che ha offerto un quadro generale della normativa, soffermandosi poi in particolare sulle motivazioni che hanno indotto la Commissione a presentare una revisione del regolamento; Maria Antonietta Delicato, del Servizio fitosanitario del Mipaaf, che ha evidenziato come le revisioni al regolamento siano da considerarsi un’effettiva opportunità per l’intero comparto che potrà essere maggiormente armonizzato a livello Ue; Anna Benedetti, direttore del Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo Cra-Rps di Roma, che si è soffermata sugli studi di efficacia e l’alto standard di sicurezza richiesto per i fertilizzanti, evidenziando come la nuova normativa offrirà all’industria italiana un’ulteriore occasione per porsi come benchmark internazionale in termini di contenuto di ricerca e Francesca Baroccio, esperto chimico presso il Laboratorio centrale di Roma – Icqrf (Istituto controllo qualità e repressione frodi), che ha chiarito come le modifiche apportate della revisione relative alle tipologie di controlli siano positive nell’ottica di una maggiore uniformità, di standard qualitativi e di efficienza sempre più elevati.

 

Obiettivo primario della revisione del Regolamento CE n. 2003/2003, che definirà le norme relative all’immissione sul mercato dei fertilizzanti e rappresenterà la risposta comunitaria alla necessità di ottimizzare le risorse e le potenzialità dell’agricoltura europea e italiana, è quello di uniformare e unificare le varie normative nazionali utilizzando i massimi standard di sicurezza nell’uso dei fertilizzanti, integrando i prodotti presenti con quelli offerti dal progresso tecnico e dall’ampia ricerca di settore e, infine, creare nuove linee guida europee per quanto concerne le metodologie di analisi, al fine di garantire maggiore efficienza e uniformità dei controlli.

 

Per poter far fronte all’incessante crescita nella richiesta di produzione di generi alimentari, che si prevede raggiungerà nel 2050 il 70%, agricoltura e industria dovranno necessariamente interagire per ottimizzare il ricorso a tutti i mezzi tecnici disponibili, compresi i fertilizzanti; un impegno che - come sottolineato da Marco Rosso, direttore Assofertilizzanti-Federchimica - si baserà nella pratica anche sulla nuova normativa attualmente allo studio e rappresenterà una enorme opportunità per l’intero comparto e per l’industria di settore, che già ora riveste un ruolo assolutamente strategico.

“La valorizzazione della terra, dell’agricoltore e dei fertilizzanti come uno dei principali mezzi tecnici a disposizione dell’agricoltore è uno dei punti di riferimento dell’azione della nostra associazione - ha dichiarato Francesco Caterini, presidente di Assofertilizzanti –. La revisione del Regolamento ci offre la possibilità di armonizzare la normativa italiana ai principi guida comunitari, cogliendo al tempo stesso ulteriori opportunità di sviluppo di questo mercato”.