Tutto dedicato all’innovazione il convegno

GeaPower

organizzato da

Valagro

e tenutosi a Roma sul tema

'Le sfide della nutrizione: obesità e fame nel mondo'

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Nel corso di una intensa giornata si sono confrontati sul palco relatori di massimo rilievo, a partire da Prem Warrior, ex portavoce Usa del Programma alimentare mondiale dell’Onu e Senior program officier della Bill&Melinda Gates Foundation che, nel suo intervento sul tema 'Nutrire il futuro', ha spiegato per sommi capi gli obiettivi della fondazione e le modalità che essa pone in essere per realizzarli. Modalità che tendono a risolvere problematiche contingenti e future senza mai perdere di vista le priorità di sostenibilità economica e ambientale.

Sul paradosso di un pianeta in cui coesistono fame e obesità, si è incentrato invece l’intervento di Ellen Gustafson, fondatrice e direttore esecutivo del 30 Project, che ha sostenuto la necessità di una brusca virata nell’attuale comune concetto di “approccio al cibo”, con l’abbandono dello 'junk food' in favore della qualità, attraverso un supporto dell’agricoltura reale su base locale.

L’aspetto più tecnico nell’analisi delle problematiche da affrontare è stato curato dai successivi relatori, tra cui Katia Petroni, ricercatrice genetica presso l’Università di Milano, che ha sottolineato come "per sfamare 7 miliardi di esseri umani sia indispensabile ricorrere alla fitogenetica e alla nutrigenomica"; Dario Bressanini, docente di Chimica presso l’Università dell’Insubria, che ha brillantemente sfatato il mito che contrappone 'sintetico' e 'naturale'.

Parimenti interessanti gli interventi di Eike Luedeling, studioso dei cambiamenti climatici presso il World Agroforestry Centre di Nairobi; Vincenzo Lionetti, sperimentatore in fisiologia umana presso la Scuola Superiore S. Anna, e Pierdomenico Perata, professore di Fisiologia delle piante presso lo stesso istituto.

 


 

Ellen Gustafson, fondatrice e direttore esecutivo del '30 Project'
 

Il ruolo fondamentale dell’innovazione, vero filo rosso di tutti gli interventi, è stato ripreso da Alberto Piaggesi, B.I. Manager di Valagro, che ha ricordato come questa sia la "principale arma di ogni azienda che voglia affrontare con successo gli scenari futuri e come essa stessa si stia evolvendo dalla semplice ricerca 'fatta in casa' a una forma di lavoro da svolgere sempre più attraverso un outsourcing strutturato secondo un modello di rete".

Proprio in questa direzione si sta muovendo Valagro che ha trovato in GeaPower il suo Advisory Board, un soggetto in grado di coordinare su argomenti come cambiamenti climatici, trend economici, ingegneria genetica e microbiologia, esperti di innovazione e comitati scientifici.

La posizione di Valagro in questo scenario è stata chiarita dal suo amministratore delegato, Giuseppe Natale, che ha esplicitamente dichiarato falliti i modelli di sviluppo attualmente in uso. Al modello consumistico, secondo Natale, si dovrà sostituire quello basato sul minor consumo e sulla sostenibilità declinata a tutto tondo. "Produrre di più con meno risorse", ha dichiarato.

 

 

Roma, affollata platea la convegno Valagro

 

Si tratta in sostanza di una rivoluzione culturale prima che economica che dovrà essere guidata da responsabilità e consapevolezza e combattuta con le armi di una innovazione non più mirata alla creazione di una richiesta di mercato, ma che sia temperata dall’etica e risponda alle esigenze reali.


A cura di Alessandro Vespa