La concimazione del vigneto e del frutteto riveste un ruolo chiave nella tecnica agronomica e deve essere valutata molto attentamente da parte dell'azienda agricola che voglia ottenere produzioni soddisfacenti ma soprattutto elevata qualità dei prodotti.

Una concimazione razionale e mirata richiede la conoscenza approfondita del sistema suolo-pianta e strategie di applicazione in grado di soddisfare le esigenze nutritive della vite e delle piante da frutto tenendo presente la crescita e l'attività dell'apparato radicale in tutte le fasi del ciclo. Un razionale apporto di elementi minerali è indispensabile per mantenere un adeguato livello di fertilità nel terreno e ottimizzare l'efficienza produttiva. La scelta di non concimare o di limitare gli apporti alla via fogliare porta nel tempo alla riduzione della fertilità del suolo e all'incapacità di supportare i livelli produttivi e qualitativi desiderati.

 

La concimazione post-raccolta risponde alle esigenze della pianta

Dalla ripresa vegetativa fino alla fioritura l'assorbimento dei nutrienti, in particolare dell'azoto, è modesto: l'accrescimento delle foglie e dei germogli avviene a spese delle sostanze di riserva accumulate negli organi legnosi durante l'autunno precedente. L'azoto assorbito in primavera viene utilizzato più avanti, prevalentemente per l'accrescimento dei germogli e dei frutticini allegati. Nel periodo che precede la dormienza invernale, dopo la raccolta, la pianta assorbe attivamente gli elementi per reintegrare le riserve negli organi legnosi. Dopo l'inverno tali riserve saranno prontamente rimesse in circolo per supportare la ripresa vegetativa. Il periodo post-raccolta è il migliore, verosimilmente, anche per le condizioni meteorologiche: le temperature autunnali consentono l'attività fotosintetica e radicale e il livello di umidità del suolo è sufficiente a svolgere regolarmente i processi di assorbimento fino alla caduta delle foglie. E' in autunno, quindi, il momento ideale per fornire alla pianta tutti gli elementi essenziali con cui ricostituire le riserve. 

La concimazione autunnale ha, dunque, come principale obiettivo e motivazione, l'incremento delle sostanze di riserva che copriranno le esigenze fino a fioritura inoltrata. Un altro importante beneficio è la maggiore resistenza alle gelate collegata all'incremento di sali nella linfa.

 

Gestire al meglio l'azoto

La gestione dell'azoto è la più delicata e rischiosa se condotta in modo approssimativo: la tecnica di concimazione deve permettere di assecondare il più possibile l'andamento delle asportazioni azotate dei fruttiferi e la loro distribuzione nel corso dell'anno mantenendo un livello adeguato durante tutto il ciclo della coltura ed evitando eccessive disponibilità di azoto in primavera. L'apporto di tutto l'azoto in forma prontamente assimilabile all'uscita dall'inverno rischia di allungare il ciclo vegetativo e induce eccessivo lussureggiamento vegetativo con effetti negativi sull'epoca di maturazione e sulla qualità dei frutti.

Nelle applicazioni autunnali l'azoto deve essere somministrato quando le foglie sono ancora attive dal punto di vista fotosintetico, quindi in grado di fornire l'energia necessaria per l'assimilazione dell'azoto assorbito: 30-40 giorni prima della caduta delle foglie si applica circa 1/3 del fabbisogno d'azoto; la restante quota sarà applicata in primavera. Le dosi complessive terranno conto della specie, del portinnesto, dell'obiettivo di resa, della fertilità del terreno e delle condizioni climatiche. Se le esigenze sono contenute ci si può limitare ad un unico intervento, ma i risultati più soddisfacenti si ottengono con una distribuzione frazionata dell'azoto.

 

Ottenere il massimo dalla concimazione autunnale con i concimi a lenta cessione

Per ottenere la massima efficacia nella concimazione autunnale post-raccolta Compo Expert mette a disposizione NPK Original Gold®, un concime formulato appositamente per massimizzare i vantaggi della concimazione autunnale dei fruttiferi e della vite

NPK 15-9-15 e' un concime complesso, ben bilanciato, di rapida e completa solubilità, contenente una parte di azoto a pronto effetto ed una parte di azoto a cessione controllata da Isodur® (isobutilidendiurea), azoto ad alta efficienza: l'azoto di Isodur® è rilasciato gradualmente nel tempo e costituisce nel terreno una vera e propria riserva azotata non dilavabile adeguata a soddisfare le esigenze delle fasi successive. Il potassio interamente da solfato, la presenza di magnesio, zolfo e microelementi essenziali come Fe, Mn e B fanno di NPK Original Gold® il concime ideale per la concimazione autunnale.

Nelle sperimentazioni Isodur® è risultata la forma che garantisce la più alta percentuale di azoto effettivamente utilizzato dalla coltura rispetto a quello perso per dilavamento: si garantisce così la massima efficienza fertilizzante e la certezza che la spesa sostenuta si traduca in effettiva energia per il frutteto, rispettando al contempo le sempre più stringenti esigenze di protezione ambientale.

 

 

Duratec®, due tecnologie per un prodotto… unico

Per un'efficace concimazione autunnale si può impiegare anche la nuova linea Duratec®, che riunisce, in un unico prodotto, le due tecnologie più avanzate introdotte in questi anni da Compo nel campo dei fertilizzanti: la tecnologia Net (Nitrogen efficient technology) con azoto ammoniacale stabilizzato mediante l'inibitore della nitrificazione 3,4 Dmpp e la tecnologia di cessione controllata dei nutrienti tramite Poligen W3, una membrana di rivestimento dei granuli riconosciuta e autorizzata dalla legge sui fertilizzanti.

Il 25% dei granuli dei concimi Duratec® è ricoperto con Poligen W3, un polimero di rivestimento elastico dei granuli, che si distingue per l'efficacia nel rilascio programmato delle sostanze nutritive, che avviene in funzione della temperatura in sintonia con le esigenze delle piante. L'azoto ammoniacale dei granuli non ricoperti (75%) è stabilizzato con l'inibitore della nitrificazione 3,4 Dmpp che, rallentando il processo di nitrificazione per alcune settimane, diminuisce in modo considerevole le perdite di azoto per dilavamento e volatilizzazione.

La combinazione dei due sistemi permette di modulare il rilascio dei nutrienti ed in particolar modo dell'azoto in perfetta armonia con le esigenze delle colture garantendo un maggiore equilibrio vegeto-produttivo e produzioni di elevata qualità.

Disponibili in tre titolazioni differenti, 14+7+14(+2), 21+5+9(+2) e 24+5+5(+2), per soddisfare le esigenze delle varie colture, i concimi Duratec® sono prodotti con materie prime della miglior qualità: il potassio interamente da solfato, il fosforo ad alta solubilità e la presenza di microelementi quali boro, ferro e zinco.

 

 

 

La concimazione autunnale post-raccolta migliora la qualità

I benefici della concimazione in post-raccolta con NPK Original Gold® o Duratec® sono molteplici. Con i concimi a cessione controllata, le foglie restano sulla pianta più a lungo, prolungando la sintesi delle sostanze di riserva e il loro accumulo negli organi legnosi. La disponibilità di azoto segue il ritmo di assorbimento della radice fino al gelo invernale, perché la sua velocità di liberazione si riduce al diminuire della temperatura. In primavera si evidenzia più equilibrio nello sviluppo dei germogli e migliore distribuzione delle gemme a fiore. Il rilascio prolungato permette, inoltre, di avere buone disponibilità di azoto assimilabile e quindi di posticipare la frazione primaverile dell'azoto ad allegagione avvenuta, quando il potenziale produttivo delle piante è già quantificabile e si può calibrare meglio il dosaggio e la scelta del concime da impiegare.

La concimazione autunnale in post-raccolta con concimi a cessione controllata porta non solo vantaggi economici e ambientali, ma anche effetti positivi su produzione e qualità, registrati in prove pluriennali su vite, melo, pesco, nettarina, actinidia. Di questi aspetti le più avanzate aziende produttrici sono testimoni ogni anno. In sintesi - rispetto alla concimazione primaverile convenzionale - si ottengono miglioramenti quali:

• Migliore equilibrio vegeto-produttivo senza rivegetazioni tardive né eccessivo rigoglio

• Aumento della fertilità delle gemme con minor numero di gemme cieche

• Aumento della produzione per pianta, del diametro e del peso medio dei frutti 

• Aumento dei gradi Brix

• Maggiore consistenza dei frutti (minori problemi di frigo-conservazione) 

• Maggiore uniformità dei frutti con incremento della percentuale di frutti di calibro superiore

 

 

La concimazione autunnale migliora produzione e qualità: dati sul melo

 

Nella vite, la concimazione autunnale, oltre a migliorare gli aspetti produttivi (migliore distribuzione dei grappoli sulla pianta, aumento del numero di grappoli per pianta, minore peso medio del grappolo), aumenta il tenore zuccherino, il colore, l'accumulo dei precursori delle sostanze nobili del vino, promuovendo il contenuto di polifenoli e antociani e un quadro aromatico più completo con note sensoriali più definite ed equilibrate. Consente, inoltre, di ottenere mosti con predisposizione a subire processi enologici di invecchiamento anche marcati.

 

La concimazione autunnale influenza positivamente le caratteristiche dei vini

 

Per completare la concimazione realizzata in autunno con le linee a lenta cessione, Compo Expert consiglia al viticoltore e al frutticoltore un'applicazione in primavera con le linee a lenta cessione o con concimi Blaukorn® con potassio da solfato; offre inoltre, a completamento, due linee di elevata qualità, Basaplant® e Hakaphos®, per la fertirrigazione, accompagnate eventualmente con prodotti a base di microelementi (Agrilon® Microcombi, Basafer® FL, Basafer® Plus) per la prevenzione delle carenze, al servizio della qualità e del successo delle colture.