Le nuove norme - nazionali e comunitarie - hanno profondamente modificato l'attività commerciale del settore fertilizzanti. E, nonostante l'annata agraria 2008/9 sia stata tra le peggiori degli ultimi anni, si sono però avvertiti i primi segnali di ripresa dei consumi, associati alla discesa dei prezzi dei concimi.
Di questo si è parlato nel corso del pomeriggio didattico organizzato da Silc Fertilizzanti, la prima società italiana esclusivamente dedicata all'informazione logistico-commerciale per gli operatori del settore fertilizzanti, svoltosi alla Borsa merci di Bologna.

All'incontro hanno preso parte Mariano Alessio Vernì di Silc Fertilizzanti; Rinaldo Canofari, segretario generale dell'Associazione italiana commercio chimico e Federica Ceccarelli, esperta Reach dell'Helpdesk nazionale.

Il primo intervento di Vernì, 'Valutazione consumi 2008-2009, previsioni 2010; situazione del mercato internazionale dei concimi di largo consumo', si è aperto con un'analisi che riguardato le principali colture, la distribuzione territoriale, consumi e previsioni. La seconda parte si è incentrata invece sulla situazione normativa del settore.

Rinaldo Canofari ha fatto il punto su 'Rappresentatività, ruolo, funzioni' dell'Associazione italiana commercio chimico. Il mercato italiano della chimica in Italia si posiziona al terzo posto in Europa dopo Germania e Francia, con la Lombardia seconda regione chimica nel panorama europeo.  Inoltre, all’interno della Ue molte produzioni sono cessate o ridotte e dunque è aumentato il valore delle importazioni.
L'Assicc è l’unica associazione nazionale che rappresenta i distributori italiani, fa parte di Confcommercio e dell’Unione Ctsp – Milano. Vi aderiscono circa 300 aziende che rappresentano, in termini di fatturato, circa l’80% del fatturato totale della distribuzione in Italia. 

La distribuzione rappresenta l’anello di congiunzione tra produzione e utilizzatori a valle, fornisce merci non prodotte in Italia, merci a condizioni di maggior favore e nel caso di improvvise mancanze; svolge, inoltre, funzioni di stoccaggio in caso di sovrapproduzione e azione calmieratrice. 
Poiché il mercato italiano è caratterizzato da un gran numero di aziende medie-piccole-micro, la distribuzione deve essere in grado di essere molto flessibile, fornire prodotti in piccole quantità e con la massima regolarità.
Molti cambiamenti sono avvenuti negli ultimi anni nella struttura della distribuzione per acquisizioni da parte di aziende estere, accorpamenti e chiusure e molti ne avverranno pe l’entrata in vigore del  Reach.

Struttura della distribuzione in Italia
- 420 il numero delle aziende distributrici = 35 % vs Europa;
- 4.000.000 di tonnellate distribuite all’anno;
- 11.000 tonnellate di prodotti mediamente distribuite;
- 5.200 consegne/giorno lavorativo;
- 1.300.000 consegne all’anno;
- fino a 6.000 prodotti a listino per azienda- distributori;
- imprenditori della chimica che distribuiscono prodotti chimici;
- aziende di servizi (logistica, consulenza).

L'incontro è stato anche l'occasione per fare il punto sul Regolamento Reach (Registration, evaluation and authorization of chemicals) diventato a tutti gli effetti il nuovo Regolamento sulla chimica europea. L'argomento è stato affrontato da Federica Ceccarelli, che ha illustrato gli aspetti salienti del più grande intervento legislativo sulla chimica europea.
Il Regolamento Reach coinvolge produttori e importatori di sostanze chimiche, di formulati chimici e di articoli, nonché ogni utilizzatore industriale di sostanze chimiche. Entrato in vigore il 1° giugno 2007, sostituirà numerose direttive e regolamenti in vigore per rafforzare la protezione della salute umana e dell'ambiente dagli effetti nocivi delle sostanze chimiche e al tempo stesso a migliorare la competitività e la capacità di innovazione dell'industria chimica europea. Per approfondimenti: http://echa.europa.eu; http://helpdesk-reach.it