La fertirrigazione è una tecnica agronomica che ben si sposa con la coltivazione del pomodoro, in grado di aumentare significativamente le rese e la qualità del prodotto finito. La buona pratica prevede l’utilizzo di due vasche in cui preparare la soluzione nutritiva (o soluzione madre) e l’impiego di una pompa ad iniezione dosabile. La tendenza in campagna è invece spesso quella di sciogliere i concimi in un’unica tanica e di immettere tutta la soluzione direttamente nel flusso principale d’acqua, senza ricorrere ad un dosatore proporzionale; questa pratica ‘quantitativa’ è spesso adottata per semplicità o per presunto risparmio sulle attrezzature.
In realtà in questo modo le piante non sono nutrite tutte allo stesso modo, anzi, le prime che ricevono la soluzione rischiano di ricevere un eccesso di sali, mentre quelle più distanti dalla testata del campo potrebbero non ricevere una dose di nutrienti sufficiente alla loro crescita. La corretta pratica prevede inoltre che le fertirrigazioni avvengano spesso e con basse dosi (es. 30 kg/ha di concime per applicazione) in modo da garantire sempre alla coltura il soddisfacimento delle proprie esigenze idrico-nutrizionali per ogni fase di sviluppo. Applicare dosi molto superiori di concime con una frequenza più ridotta potrebbe causare la perdita di buona parte dei nutrienti, con conseguente mal nutrizione della pianta e perdita di denaro. Il volume idrico da applicare può essere calcolato in azienda sulla base dei dati dell’evapotraspirato rilevabili semplicemente tramite un evapotrasporimetro di classe A.
Per quanto riguarda i concimi da applicare, la tendenza in campagna è quella di utilizzare sali semplici e binari idrosolubili, anziché sali complessi NPK, poiché spesso gli agricoltori prediligono poter creare ‘ad hoc’ la propria soluzione nutritiva miscelando più concimi tra loro. A tal proposito, come detto sopra, la buona pratica prevede l’impiego di 2 vasche, per poter creare contemporaneamente soluzioni concentrate di sali che, se mescolati assieme, darebbero luogo a precipitati insolubili. In Yara News n.4 sono riportati un possibile piano di concimazione del pomodoro tramite sali semplici e la tabella di corretta miscibilità degli idrosolubili Yara.

Nitram 34 - Nitrato ammonico prilled a rapida e totale solubilizzazione, contenente nitrato di magnesio. L’unico di produzione Italiana, è il miglior Nitrato Ammonico concepito per la fertirrigazione. Ideale durante le prime fasi vegetative e l’accrescimento dei frutti sia in pieno campo che per interventi in copertura ed in generale nelle fasi di elevata richiesta d’azoto.

Nitrosprint - Nitrato di calcio ad altissimo grado di solubilità e purezza ideale per la preparazione di soluzioni nutritive da applicare in tutta sicurezza con ogni tipo di impianto, anche i più sofisticati. Per la sua azione rapida sullo sviluppo delle piante e sulla consistenza dei frutti, è il fertilizzante ideale per la fertirrigazione di tutte le colture orticole, floricole e frutticole. Totalmente assorbito in tempi molto rapidi, apporta calcio solubile, elemento essenziale per la crescita che conferisce una maggiore resistenza agli attacchi patogeni. La sua applicazione su coltivazioni di pomodoro previene la formazione della fisiopatia ‘marciume apicale’ (vedi foto a fianco).

Krista-K - Nitrato potassico cristallino ad altissima solubilità, esente da cloro e metalli pesanti. Particolarmente consigliato per le colture esigenti in potassio, ma sensibili alla salinità, e dove la qualità della produzione è determinante, conferendo una migliore forma e tenuta ai frutti, ed un elevato tenore zuccherino. Concorre ad aumentare quindi il grado Brix del pomodoro.

Testo tratto da "Yara News"