Nelle scorse settimane, con la verifica effettuata presso la sede Ilsa dagli esperti incaricati dal ministero delle Attività produttive, si è ufficialmente concluso il progetto di ricerca “Biovenus”.
Iniziato nel 2003 il progetto, finanziato in parte dal Map per un importo complessivo di 2,63 milioni di €, aveva l’obiettivo di ricercare, sperimentare e sviluppare nuovi fertilizzanti a base di composti organici di origine naturale con elevate proprietà nutrizionali, veicolanti e biostimolanti. L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’attività svolta presso il Centro ricerche aziendale e presso svariate unità di ricerca esterne: il Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari e il Dipartimento di Chimica agraria dell’Università di Bologna, l’Istituto sperimentale per la nutrizione delle Piante di Roma e il Dipartimento di Biotecnologie agrarie dell’Università di Padova.

Visti i brillanti risultati della sperimentazione sono attualmente in corso le pratiche per l’inserimento in legge (Decreto legislativo 217/2006) di numerosi nuovi prodotti biostimolanti, oltre che prodotti ad azione specifica e prodotti ad azione sui fertilizzanti. Sono inoltre in fase avanzata di messa a punto alcuni nuovi concimi di origine animale e vegetale. E’ notizia dell’ultima ora l’approvazione, da parte della commissione tecnico-consultiva sui fertilizzanti, di un coformulante, frutto della ricerca IlsaA proprio nell’ambito del progetto Biovenus. Il prodotto, un idrolizzato proteico ad elevato peso molecolare, presenta la proprietà di modificare alcune caratteristiche chimico-fisiche delle soluzioni acquose, aumentandone la ritenzione da parte delle cuticole fogliari, riducendo così le perdite per gocciolamento delle soluzioni nutrizionali apportate per via fogliare. Il prodotto verrà inserito nella nuova categoria, introdotta dal recente d.lgs 217/2006, dei prodotti ad azione specifica.

Con la conclusione del progetto Biovenus certamente non si conclude l’attività di ricerca che Ilsa andrà anzi ad implementare nel corso degli anni a venire. Attualmente è in pieno svolgimento il progetto “Bioful” finanziato dalla Regione Veneto per 1,25 milioni di € , progetto che consentirà di estrarre proteine e cheratine dalle acque utilizzate nelle fasi intermedie della lavorazione delle pelli. Queste proteine e cheratine saranno successivamente trasformate in fertilizzanti grazie ad innovative soluzioni tecnologiche ed all’esclusivo processo produttivo FCH®, l’unico processo produttivo di concimi organici totalmente controllato durante tutte le sue fasi e che consente di ottenere prodotti completamente standardizzati.