Nonostante esistano diverse migliaia di specie di alghe, solo poche specie vengono utilizzate per la produzione dei molti estratti impiegati in agricoltura. La caratteristica comune di queste specie è che tutte appartengono alla famiglia delle alghe brune. Esse hanno una composizione estremamente complessa che comprende carboidrati, aminoacidi, elementi minerali, ormoni fitoregolatori, vitamine. Molti studi sono stati effettuati per spiegare il meccanismo di azione di questi prodotti e diverse sono le teorie che hanno fondamenti scientifici e che vengono comunemente accettate.
La presenza di mannitolo e acido alginico contribuisce a migliorare la veicolazione di sostanze nutrienti nelle piante in relazione alle capacità chelanti di tali sostanze.
Sostanze regolatori di crescita influiscono su diverse attività di sviluppo della pianta: le auxine promuovono lo sviluppo dell'apparato radicale e facilitano l'allungamento delle cellule e l'allegagione; le citokinine promuovono la suddivisione cellulare; le gibberelline promuovono l'allungamento e la suddivisione delle cellule; le betaine migliorano la capacità delle piante di resistere a condizioni di stress. I diversi prodotti a base di alghe presenti oggi sul mercato sono derivati da specie diverse di piante e ottenuti con processi di produzione diversi.

Le specie maggiormente utilizzate sono: Ascophyllum nodosum, Macrocystis, Ecklonia maxima, Fucus, Durvillea potatorum, Laminaria e Sargassum.
Il contenuto delle sostanze attive nella materia prima è determinato dalla specie, dalla fase di crescita, dalle condizioni climatiche e dalla stagione in cui l'alga è raccolta.
I processi di produzione impiegati comprendono: liquefazione meccanica, idrolisi alcalina, fermentazione, congelamento, disidratazione o una combinazione di 2 o più dei sistemi menzionati. Tali processi di produzione hanno impatti diversi nell'ottenimento degli estratti e, in particolare, nel contenuto di regolatori di crescita. Infatti, mentre le citokinine sono molecole relativamente stabili e non vengono alterate durante i vari processi di produzione, le auxine, al contrario, sono molecole particolarmente sensibili e subiscono impatti negativi da processi di produzione che comportano temperature al di sopra di 40 °C, estrazione chimica (idrolisi alcalina) o disidratazione (prodotti in polvere). Solo processi di produzione di tipo "liquefazione meccanica" a temperatura ambiente, permettono di mantenere il contenuto di auxine originariamente presente nella materia prima.

Estratti di alghe che utilizzano la stessa materia prima e con processi di produzione simili avranno una composizione più o meno analoga e la loro applicazione darà risultati sostanzialmente similari.

Al contrario, prodotti derivati da specie diverse e/o ottenuti con processi di estrazione diversi non possono mai essere considerati simili a meno che i loro profili di composizione non siano (casualmente) similari.
Prodotti che favoriscono il contenuto di auxine avranno una risposta biologica diversa rispetto a quelli che favoriscono il contenuto di citokinine. Non solo, ma la risposta biologica ottimale sarà ottenuta applicando i diversi estratti in fasi di crescita diverse e con tempistiche di applicazione diverse.
In altre parole, l'efficacia dei prodotti a base di alghe dipende dalle colture alle quali sono applicati e i risultati possono essere anche molto diversi in funzione del prodotto, delle colture e delle modalità di applicazione utilizzate.

Ogni prodotto, quindi, ha bisogno di linee guida, dosi e tempistiche di applicazione specifiche.

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